
Anna Danesi (Brescia, 20 aprile 1996), Benedetta Sartori (Milano, 14 aprile 2001), Stella Nervini (Milano, 10 settembre 2003), Loveth Omoruyi (Lodi, 25 agosto 2002), Carlotta Cambi, Alessia Orro, Sarah Fahr, Yasmina Akrari, Myriam Sylla, , Gaia Giovannini, Paola Egonu, Ekaterina Antropova, Monica De Gennaro ed Eleonora Fersino. Sono questi i nomi delle 14 azzurre, di cui 4 Lombarde, che, a 23 anni di distanza dall’ultima volta (Germania 2002), hanno riportato l’Italia sul gradino più alto del podio dei Mondiali femminili di pallavolo. Le ragazze del commissario Julio Velasco, dopo la semifinale al cardiopalma portata a casa al tie-break ai danni del Brasile (poi di bronzo in virtù del successo in cinque parziali sul Giappone), nell’ultimo atto valido per la medaglia d’oro andato in scena al Huamark Indoor Stadium di Bangkok (Thailandia) sono riuscite ad avere la meglio anche nei confronti della Turchia del coach italiano Davide Santarelli, costretta ad alzare bandiera bianca al termine di un nuovo epico tie-break (25-23, 13-25, 26-24, 19-25, 15-8).
Per la nostra Nazionale, che ha chiuso la rassegna iridata da imbattuta in virtù di sette vittorie e zero sconfitte, si tratta del 36° successo consecutivo in apparizioni ufficiali (ritoccato ulteriormente il record assoluto). L’ennesimo capolavoro di una squadra imbattibile, che si è presentata in terra asiatica dopo i due trionfi di fila firmati in Volleyball Nations League e soprattutto dopo lo storico oro conquistato l’11 agosto del 2024 in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Va rimarcato, inoltre, che il podio odierno è il quarto per l’Italia nella storia dei Mondiali nonché il terzo di fila dopo l’argento ottenuto in Giappone nel 2018 ed il bronzo vinto tra Paesi Bassi e Polonia nel 2022.

Porta la firma di Carlo Fumagalli (Milano, 25 aprile 1996), Amedeo Della Valle, Raphael Gaspardo e Dario Masciarelli la prima storica medaglia dell’Italia maschile ai Campionati Europei di basket 3x3. A Copenaghen (Danimarca), infatti, il quartetto azzurro è riuscito a portare a compimento una splendida cavalcata continentale, terminata con al collo il bronzo.
I ragazzi allenati da Claudio Negri, dopo aver concluso la Pool A al secondo posto in virtù della vittoria messa a segno ai danni della Svizzera (23-20 all’overtime) e della sconfitta rimediata per mano della Serbia (21-15), nella giornata conclusiva della manifestazione hanno aperto le danze sconfiggendo ai quarti di finale i Paesi Bassi con il risultato di 21-18. In semifinale, quindi, ad avere la meglio è stata la Lituania (poi vincitrice dell'oro grazie al successo per 21-17 firmato sulla Lettonia), che si è imposta per 21-15 ed ha negato alla nostra Nazionale la possibilità di andarsi a giocare il titolo. Relegati nel bronze medal match, quindi, gli azzurri hanno affrontato la Germania, costretta a cedere con lo score di 22-15. Grande prova di testa da parte dell’Italia che, dopo un inizio in salita in cui gli avversari hanno fatto valere la loro fisicità, ha progressivamente preso il controllo delle operazioni nella seconda metà di gara. Decisiva la prestazione di Gaspardo, mattatore della sfida con ben 13 punti, mentre i restanti li hanno firmati Della Valle (6), così come lo stesso Gaspardo alla prima esperienza della carriera sul circuito 3x3, e Masciarelli (3).
(Foto FIBA)

Nella giornata di sabato il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio insieme al presidente del CONI Lombardia e componente di Giunta nazionale CONI Marco Riva, ha incontrato la Giunta, il Consiglio, i Delegati, i dipendenti e i collaboratori del CONI Comitato Regionale Lombardia.

Ancora un successo per la pallavolo italiana e lombarda. La Nazionale femminile Under 21, infatti, ha scritto un nuovo, importante capitolo della gloriosa storia della pallavolo giovanile italiana: grazie al successo per 3-2 (25-22, 22-25, 15-25, 25-19, 15-11) sul Giappone, le azzurrine si sono laureate Campionesse del Mondo.
A Surabaya in Indonesia, Merit Chinenyenwa Adigwe (Crema, 24 agosto 2006), Erika Esposito (Magenta - MI, 1 febbraio 2006), Dalila Marchesini (Varese, 3 gennaio 2006) e compagne, guidate in panchina da Nino Gagliardi, hanno brillato al termine di un percorso iniziato il 7 agosto: vittorie contro Repubblica Ceca, Algeria, Polonia, Egitto, poi l’unico stop con la Turchia, seguito dai successi su Indonesia, Cina, Brasile e infine il trionfo in finale contro il Giappone, squadra che fin lì non aveva mai conosciuto la sconfitta.
Questo gruppo straordinario si regala così la seconda medaglia internazionale consecutiva, dopo l’argento agli Europei Under 20 di Sofia nel 2024. Un oro mondiale conquistato a suon di vittorie, 8 in totale, crescendo di partita in partita e mettendo in campo un gioco sempre più convincente. Tutte le 12 atlete convocate hanno dato il loro determinante contributo a un successo pieno e meritato.
Soddisfazioni anche a livello personale con la Adigwe che è stata nominata MVP del torneo ed è stata inserita nel sestetto ideale insieme alla Marchesini premiata come miglior centrale.
(Foto FIVB)

Si chiude con tre medaglie d’oro e un bronzo la spedizione lombarda ai Campionati Europei Under20 di Atletica Leggera in corso di svolgimento a Tampere (Finlandia).
La nostra atletica si è confermata padrona del salto triplo agli Europei Under 20. Dopo il trionfo di Erika Saraceni tra le donne, Francesco Efeosa Crotti (originario di Capralba - CR, nato agonisticamente nell’Atletica Estrada e ora tesserato per il CUS Pro Patria Milano) si laurea re continentale giovanile dell’hop-step-jump con il nuovo personale a 15,93 (+1.3) che vale la medaglia d’oro e la conferma delle capacità del cremasco di saper trovare i progressi metrici nelle gare più importanti. Interlocutorio il primo turno (15,08/0.0 lasciando oltre 40 centimetri al momento dello stacco), fantastico il secondo: Crotti atterra a 15,93 con vento pienamente nella norma (+1.3) per migliorare di sette centimetri il personale siglato in occasione del titolo italiano Juniores a Grosseto e per atterrare sulla prima posizione. Dopo un solido 15,52 (vento nullo) al terzo salto, il lombardo “passa” al giro di boa al comando sul francese Emmanuel Idinna (15,85) e sul turco Emre Colak (15,75): il podio resterà tale fino alla fine, con l’azzurro che fa segnare un nullo, un 15,33 (+0.8) e un altro ininfluente nullo.
In giornata arriva anche il primo trionfo nella staffetta 4x100 feminile con un quartetto per metà lombardo, un titolo con le firme della milanese Elisa Valensin (Fiamme Oro/CUS Pro Patria Milano) e di una dirompente Kelly Ann Doualla (CUS Pro Patria Milano). La 4x100 delle azzurre vola alla medaglia d’oro con lo straordinario crono di 43.72 per Alice Pagliarini, Elisa Valensin, Margherita Castellani e Kelly Doualla, la campionessa europea dei 100 che vince il suo secondo titolo in questa rassegna con una formidabile ultima frazione davanti a Gran Bretagna (43.98) e Polonia (44.07). È il primo successo della storia in questa specialità per l’Italia con il record nazionale di categoria (demolito il 44.40 di Aurora Berton, Moillet Kouakou, Alessia Carpinteri e Vittoria Fontana nel 2018 a Jesolo) e il quarto tempo continentale U20 di sempre.
Anche un clamoroso Matteo Togni sbaraglia la concorrenza. Il bergamasco, tesserato per le Fiamme Oro con la Bergamo Stars Atletica come ultimo club civile, trionfa disputando una finale perfetta sui 110m ostacoli: con 13.27 (+0.6) agguanta la medaglia d’oro davanti al bulgaro Hristiyan Kasabov (13.31) e al ceco Matyas Zach (13.33) realizzando il nuovo primato italiano Juniores, tre centesimi al di sotto del precedente limite detenuto da un altro lombardo, il varesino Lorenzo Perini, che con 13.30 fu argento proprio in un’edizione degli Europei Under 20 a Rieti 2013. Per l’Italia è un oro storico: nessun italiano agli Eurojuniores aveva mai vinto il titolo.
In chiusura di evento, infine, anche la 4x400 femminile, per tre quarti firmata Lombardia, partecipa alla festa azzurra. L’Italia, infatti, è bronzo nella finale della staffetta del miglio aperta da un’eccellente frazione di Francesca Meletto (Atl. Brescia 1950), cronometrata in un 53.7 da fermo sovrapponibile al PB dell’atleta a 53.74: la comasca cambia per prima con la sarda Laura Frattaroli, che resiste nel terzetto di testa con Francia e Germania. La terza a entrare in scena è Alice Caglio (Vis Nova Giussano), esordiente in Nazionale nella rassegna di Tampere: la sua è una frazione di coraggio e cuore, con un primo 200m senza badare a spese che le permette di passare al comando; negli ultimi 50 metri Alice paga pesante dazio, ma riesce a consegnare il testimone (prima di cadere sfinita) a Giulia Macchi (Bracco) subito in scia a Olanda e Germania, mentre la Francia si invola. Se lo “split” di Caglio è 54.3 lanciato, Macchi infila un formidabile 52.9 lanciato per andare a superare l’Olanda e a giocarsi l’argento con le tedesche: l’Italia è bronzo a 3:34.65.
(foto Grana/FIDAL)