Con la prima tappa di Mantova, ha avuto inizio il Road tour 2025 – Dirigere lo sport, fortemente voluto dal Presidente CONI Lombardia, Marco Riva, e ideato e organizzato dalla Scuola regionale dello sport del CONI Lombardia – Adriana Lombardi - in collaborazione con i Delegati Provinciali CONI e le Amministrazioni locali.
Si tratta di un percorso formativo personalizzato su tre incontri dedicati ad approfondire i temi collegati agli aspetti relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro (l’introduzione del lavoro sportivo richiede la sicurezza obbligatoria dei lavoratori e di quanti usufruiscono delle attività), giuridici (applicazione della normativa sul safeguarding) e fiscali (questione IVA).
Attraverso questi tre moduli, i dirigenti sportivi acquisiranno conoscenze fondamentali, così da avere una guida pratica e utile per facilitare l'applicazione concreta delle normative.
L’obiettivo è offrire un'esperienza didattica personalizzata, integrando aspetti teorici con i quesiti e gli approfondimenti richiesti dai partecipanti, dando risposte ai numerosi dubbi per assicurare una formazione più completa e a misura rispetto alle esigenze specifiche, dando un senso di vicinanza territoriale e disponibilità maggiore rispetto a quanto sia possibile offrire con corsi a distanza.
I relatori sono affermati professionisti del settore, da anni esperti docenti e più volte apprezzati protagonisti della formazione erogata dalla SRdS CONI Lombardia.
Queste le date delle tappe nelle dodici delegazioni:
Mantova | 16-19 settembre
Cremona | 30 settembre- 2 ottobre
Como - San Fermo della Battaglia | 7-9 ottobre
Pavia | 7-9 ottobre
Varese – Busto Arsizio | 14-16 ottobre
Lecco | 21-23 ottobre
Lodi | 21-23 ottobre
Milano | 21-23 ottobre
Monza e Brianza – Muggiò |28- 30 ottobre
Sondrio | 4- 6 novembre
Bergamo | 11-13 novembre
Brescia | 18-20 novembre
Iscrizione gratuita dalla pagina del sito di CONI Lombardia: https://lombardia.coni.it/scuola-regionale-dello-sport/corsi.html
Giacomo Gentili (28enne di Cremona) e Andrea Panizza (27enne di Lecco), insieme a Luca Chiumento e Luca Rambaldi, già argento ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, hanno conquistato la prima medaglia azzurra ai Mondiali di canottaggio ospitati da Shanghai, in Cina, ottenendo l’oro nel quattro di coppia.
Primi nelle batterie e terzi nelle semifinali, nell’ultimo atto gli atleti tricolore mettono in scena una prova mozzafiato: l’Italia parte forte e ai 500 metri Polonia e Gran Bretagna sono già dietro di oltre un secondo; a metà gara il vantaggio raddoppia, ma Stati Uniti e britannici non mollano. Questi ultimi tentano il tutto per tutto ai 1.500, spaventano i nostri ma il trionfo è realtà: vince l’Italia in 05:48.08, argento alla Gran Bretagna (05:50.06), di bronzo la Polonia (05:51.34). Il cielo è azzurro sopra Shanghai.
(Foto FIC)
Al secondo giorno di gare in Ruanda per i Mondiali strada, la prima medaglia per l'Italia è arrivata grazie a Federica Venturelli. La 20enne ciclista di Cremona, infatti, ha chiuso la prova crono U23 mettendosi al collo un bronzo, alle spalle della favorita e dominatrice della prova, la britannica Zoe Backstedt, che copre i 22,6 km della prova in 30’56”16, e della slovacca Viktoria Chladonova, a 1’50”85. L’azzurra ferma il cronometro a 2’11”58 dalla britannica. Dopo aver fatto segnare il quarto tempo al primo rilevamento, nei passaggi successivi Federica ha recuperato una posizione, scavalcando l’australiana Wilson-Haffenden.
(Foto Federciclismo)
Iliass Aouani è medaglia di bronzo nella maratona ai Mondiali di Tokyo (Giappone): un risultato fragoroso nella mattinata nipponica di lunedì fa esultare l’atletica italiana e fa esplodere di gioia la Lombardia, la terra in cui (tra Milano Sud e San Donato Milanese) l’azzurro è atleticamente cresciuto prima di trasferirsi negli Stati Uniti per studiare e poi a Ferrara alla corte di Massimo Magnani.
Il milanese (29 settembre 1995), campione europeo di maratona lo scorso 13 aprile a Lovanio (Belgio), è protagonista di una grandissima prova anche sul piano della gestione strategica di gara. È una maratona “tattica”, condizionata anche dal clima particolarmente umido: Aouani, bandana nera in testa, è sempre nel gruppo di testa, transitato in 1h05:19 alla mezza. Il plotone perde Yeman Crippa, al 35esimo chilometro si passa in 1h47:47 con ancora 16 atleti nel cuore della sfida. Il gruppo in vetta è ancora composto da 13 atleti al 38esimo chilometro con Aouani e Yohanes Chiappinelli: diventeranno sei al passaggio al 40esimo chilometro in 2h03:33, cinque all’ultimo chilometro, senza Chiappinelli ma con un Aouani lucidissimo nell’affrontare ogni situazione tattica. A giocarsi l’iride con Iliass arrivano Haimro Alami (Israele), Abel Chelangat (Uganda), Amanal Petros (Germania) e Alphonce Simbu (Tanzania): cedono Alami e Chelangat (che era stato il più attivo nelle fasi più “effervescenti” tra il 35esimo e il 40esimo chilometro) ed è Petros a lanciare al comando la volata lunga nei 350 metri finali in pista. Per l’oro è testa a testa mozzafiato tra Petros e Simbu con il tanzaniano che sorpassa il tedesco proprio all’ultimo metro, ma per Aouani c’è un memorabile bronzo in 2h09:53, a cinque secondi dal crono del vincitore.
(Foto Grana/FIDAL)

C’è un'importante presenza lombarda nell’Italia che, a poco più di un anno di distanza dal trionfo di Utrecht, nei Paesi Bassi, si conferma sul gradino più alto del podio ai Campionati Europei di softball, uno dei cinque nuovi sport (la sua ultima apparizione risale all’edizione di Tokyo 2020) inseriti all’interno del programma olimpico dei Giochi di Los Angeles 2028. Nel roster azzurro, infatti, figurano le lombarde Laura Bigatton, Elisa Cecchetti, Alessandra Rotondo e Melany Sheldon oltre a Giulia Longhi (romana che gioca a Bollate) e Christina Toniolo (americana di nascita che gioca a Saronno).
Nella finale per la medaglia d’oro andata in scena sul campo 1 dell’Eagles Park di Praga (Repubblica Ceca), infatti, la Nazionale dell’head coach Craig Montvidas ha avuto la meglio per 4-3 dopo l'extra-inning nei confronti dei Paesi Bassi, regalando al nostro Paese il 14° titolo della sua storia nel massimo torneo continentale, il quinto nelle ultime sette edizioni nonché il quarto in terra ceca dopo i tre firmati nel 1997, 2001 e 2005 (sempre a Praga) e l’ultimo conquistato nel 2019 a Ostrava.
Atto conclusivo complicato in avvio per le azzurre, che nella seconda parte della finale hanno però messo le cose in chiaro e sono riuscite a concludere la rassegna con un bilancio di otto successi in virtù degli altri sette ottenuti rispettivamente nella fase di Opening Round (quattro) e in quella di Super Round (tre in altrettante apparizioni). Un percorso quasi netto, sporcato solamente dalla sconfitta di misura (5-3) per mano della Spagna rimediata dall’Italia nel secondo impegno della poule X.
Il podio continentale, infine, è stato completato dalla Gran Bretagna, che nel bronze medal game si è garantita il successo per 4-2 ai danni della Spagna.
(foto WSBC Europe/izzygrace_media)