
Un grande weekend per i lombardi sulle nevi di Cortina d'Ampezzo, che fa ben sperare per i mondiali americani di Vale di inizio febbraio. Protagonista assoluta è Elena Fanchini che conquista la medaglia d'oro e un ottimo quarto posto in pochi giorni. Venerdì 16 gennaio la 29enne bergamasca ha trionfato nella discesa libera bissando il suo primo successo, ottenuto nel 2005 a Lake Louise. La Fanchini ha trionfato con il tempo di 1'09''53, beffando per 15 centesimi la canadese Yurkiw e la Regensburg, giunta terza a 31 centesimi. La bresciana Merighetti è arrivata settima, mentre la sorella di Elena, Nadia è giunta quindicesima.
Daniela Merighetti si è però rilanciata nella discesa di domenica, disputatasi sempre a Cortina. La gara, che ha visto il trionfo "storico" della statunitense Lindsay Vonn ha confermato l'eccellente stato di forma delle azzurre. La sciatrice bresciana si è classificata terza con un ritardo di 54 centesimi dalla Vonn (seconda è giunta l'austriaca Goergl). La Fanchini ha sfiorato nuovamente il podio giungendo quarta a soli 23 centesimi dalla connazionale.

La Carabà Edizioni pubblica alcuni libri dove tema dominante è la sopravvivenza. GIUSEPPE RIGHINI, Docente di Scienze Motorie presso l'Università Cattolica di Milano, ai tanti titoli accademici e riconoscimenti aggiunge anche quello di Docente del Coni e della FIN e da quando ha 16 anni insegna nuoto nelle piscine, sia ai normodotati che ai disabili. Il suo libo appena pubblicato "MANUALE DI SOPRAVVIVENZA ACQUATICA PER MAMMA E PAPA'" (Carabà Sportiva Edizioni, p. 86, 18 euro) ha lo scopo di fornire elementi indispensabili per la sopravvivenza acquatica (qualcuno direbbe per non affondare) agli addetti ai lavori (studenti di Scienze Motorie, Istruttori di nuoto, assistenti bagnanti) e soprattutto ai genitori, i quali sono i primi "maestri" per la vita futura dei bambini. Insegnare a galleggiare e a sopravvivere in acqua diventa un atto naturale, se ben interpretato dal punto di vista educativo e didattico. Capire il significato dell'ambientamento acquatico, vincere la paura del primo bagnetto o della prima volta nell'acqua profonda, vuol dire far gioire i neonati e i bambini affinchè imparino il "senso" dell'acqua, loro amica e risorsa per la loro crescita. Ma serve anche per i genitori che troppo spesso non considerano le conseguenze di un impato troppo forte a livello psicologico dei neonati con l'acqua.
A differenza di Paganini, che non concedeva mai bis, GIUSEPPE RIGHINI ci riprova, questa volta con la collaborazione di DIEGO TROMBELLO, Docente di Scienze motorie, ex calciatore dal rilevante passato, impegnato in Docenze con CONI e FIGC. Non più nuoto, ma calcio questa volta con "MISTER VOGLIO GIOCARE A CALCIO" (Carabà Sportiva Edizioni, p. 144, 20 euro), un manuale educativo per gli addetti ai lavori, ma anche soprattutto per i genitori (che ne hanno tanto bisogno più dei loro ragazzi, visto quello che combinano fuori dal campo!!) e per tutti coloro che amano i bambini e il gioco del calcio. Includere e non escludere, questo è l'intento dell'insegnamento.
Dal nuoto al calcio a tanti altri sport, questo si propone GIULIANA CASSANI, docente, ex quattrocentista e ora tecnico di atletica leggera, consigliere regionale FIDAL col suo "MANUALE DI SOPRAVVIVENZA DEL GIOVANE ATLETA E DEI SUOI GENITORI" (Carabà Sportiva Edizioni, p. 133, 13 euro), pensato per le famiglie, soprattutto dei giovani praticanti lo sport ad ogni livello. Un libro che, con un linguaggio semplice, vuole fornire una bussola per orientarsi nel mondo dello sport giovanile: spiegazioni, aneddoti di campioni, allenatori e dirigenti, curiosità, consigli, indicazioni di quelli che potrebbero essere i reali pericoli di una pratica inadeguata. L'autrice ha l'obiettivo di individuare quale sia il percorso sportivo che prevede una corretta crescita educativa e tecnica e se, oltre al progetto agonistico esiste anche quello pedagogico, per fornire gli strumenti utili a scegliere l'ambito sportivo in cui l'atleta possa essere protagonista. Il libro è suddiviso in dieci capitoli che analizzano varie problematiche (campionismo, selezione, alimentazione, alienazione, doping, limiti del tecnico, famiglia, scuola, discriminazione, ecc...) e 7 schede con le aree di base per una corretta pratica (pedagogica, neurologica, psicologica, ecc.). La sezione "Voci dal campo" raccoglie pensieri di tecnici e dirigenti che, per alcune discipline, hanno dedicato la loro vita ad avviare i giovani a far parte di un mondo, sempre e comunque, meraviglioso: lo Sport. Il Manuale è corredato da una gustosa introduzione di Gianfranco Baraldi, Presidente Associazione Nazionale Olimpici Azzurri d'Italia e chiuso dalla postfazione della campionessa di sci Claudia Giordani.
Di Eddy Merckx si sa tutto e più di tutto. Forse solo Girardengo, Binda e il Campionissimo Fausto Coppi sono riusciti ad entrare nell'immaginario popolare, amati, odiati, ma comunque rispettati ed esaltati da chi ama il ciclismo. E sul corridore fiammingo è la stessa cosa: Merckx è fortissimo in volata, Merckx è un passista straordinario, Merckx non lo puoi battere a cronometro e a chi per la prima volta lo ha chiamato Cannibale andrebbe consegnato un premio. Era questo il sentimento diffuso nell'agone ciclistico all'apice della carriera del Cannibale, tra il 1969 e il 1974
Autore teatrale e radiofonico, docente di scrittura creativa, EMILIANO PODDI in "TRE VOLTE INVANO" (Instar Libri-Blu Edizioni, p. 194, 9 euro) racconta la storia di Emiliano, un ragazzo che cresce nella passione per il basket. Le sue giornate scorrono al ritmo degli allenamenti e delle partite, i suoi traguardi si chiamano finli di interzona, campionati nazionali, squadre al vertice. Le sue avventure si susseguono con un ritmo incalante, in pagine che sono il contrario di un romanzo di formazione. Le esperienze infatti non sono transitorie, restano ferme a mezzo metro da terra, come un tiro in sospensione da tre punti.
Niente a che vedere col famigerato binario 21 in partenza da Milano con destinazione Auschwitz, tempi davvero brutti quelli. Un più comodo "binario 6" in partenza da Cremona diretto a Milano, preso tutte le mattine, un avanti-indietro tra casa e Università e viceversa. E su questa tratta ALESSANDRO BOTTA, 22enne rampante, laureando in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Milano, ha costruito una serie di storie di avvenimenti sportivi registratisi nella Provincia di Cremona.
Nell'ottobre del 1908, curiosamente a Chiasso, si disputava il primo Inter-Milan, la sfida che sarebbe diventata il derby italiano per eccellenza, il più giocato, il più prestigioso. A celebrarne l'epopea sono tre autori che di sport se ne intendono come pochi altri: ALBERTO FIGLIOLIA, DAVIDE GASSI e MAURO RAIMONDI, che con "IL DERBY DELLA MADONNINA" (Book Time Editore, p. 283, 16 euro) ne esalta il mito ripercorrendo in sessantuno storie la gloriosa epopea della stracittadina attraverso partite famose e incontri che pochi conoscono. Un lungo, intenso e vivace racconto, ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all'immenso Meazza che segnò con entrambe le maglie, dai fuoriclasse come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola, Matthaeus e Van Basten, Ibrahimovic e Kakà, a giocatori meno celebri ma che un'impronta nel derby l'anno lasciata: Smerzi, Bonizzoni, Cappellini, Belli, De Vecchi, Minaudo e tanti altri "campioni per un giorno".
L’atleta italiana (di Basiglio –MI) Alice Bagnoli vince la medaglia di bronzo in combinata ai Campionati Mondiali Under 17, terminati ieri, dopo quattro giorni di gara a Bujama Lacus, Perù, concludendo in bellezza la carriera agonistica nella categoria Under 17, in cui ha dominato le classifiche europee 2012 a oggi conquistando 8 medaglie individuali e 4 di squadra.
Nel 2014 Alice ha ottenuto anche il bronzo di squadra ai Campionati Europei Under 21 disputati in Italia.
Questa di Bujama Lacus è la prima vittoria mondiale per Alice che ha trovato un’ottima forma fisica e la concentrazione necessarie per ottenere un quarto posto in Slalom, il quinto in Figure , il 7° in Salto e piazzarsi così terza in combinata, dietro alla statunitense Brooke Baldwin e alla bielorussa Aliaksandra Danishenskaya.
Beatrice Pirri e Francesco Caldarola, gli altri due atleti italiani in squadra, hanno raggiunto buone prestazioni, ma non sufficienti a farli accedere alle finali.
Il Presidente della Federazione Sci Nautico e Wakeboard, Luciano Serafica, esultante dichiara “Questo 2015 non poteva iniziare meglio. La medaglia ottenuta da Alice conferma che le strategie e le azioni intraprese dalla FISW per consolidare le posizioni italiane nelle classifiche internazionali sono corrette e proficue. Se i nostri tecnici proseguiranno il lavoro intrapreso con la forza e l’entusiasmo di sempre vedremo altri bei risultati. Vorrei ricordare che quest’anno, a settembre, si disputeranno in Italia i Campionati Mondiali Open che potranno diventare un successo soltanto con la fiducia e il lavoro di tutti.”
Nella classifica di squadra, l’Italia si piazza al 10° posto (21 nazioni in gara), prima di Nuova Zelanda, Messico e Svezia.
Si è chiuso il 2014, anno molto positivo per la boxe olimpica lombarda. I pugili della nostra regione hanno conquistato almeno una medaglia d’oro, oltre ad una serie di buoni piazzamenti, in quasi tutti i tornei nazionali.
Il primo appuntamento dell’anno è con la finale del 1° torneo nazionale femminile a squadre denominato “International Women Boxing League”. Al campionato hanno partecipato sei macroregioni. Purtroppo, per problemi organizzativi, la Lombardia non è riuscita a proporre una propria squadra per cui le atlete lombarde sono andate a rafforzare i vari team iscritti.
E’, per esempio, il caso di Alessandra Manfredini che, con le sue tre vittorie, ha contribuito al successo finale delle favorite Amazzoni sulle Valchirie, tra le cui fila militava Vissia Trovato.
Dal 25 al 27 aprile, a Marcianise, si sono svolti il Guanto d’Oro femminile ed i tornei nazionali femminili giovanili. La Lombardia ha confermato i due successi dell’anno precedente con Ilaria Scopece ed Alessandra Manfredini. Alle vittorie delle due già affermate atlete lombarde, si è aggiunto il primo posto della giovanissima Daniela Albini nel Torneo Nazionale Junior, successo che le varrà la convocazione in Nazionale.
Al Torneo Club degli Azzurrini, svoltosi a Roccaforte Mondovì dal 2 al 4 maggio, due vittorie lombarde nella categoria youth. I vincitori sono Andrea Sito e Giorgio Mazzoleni.
Al PalaBadminton di Milano, dal 16 al 18 maggio, si sono svolti i Campionati Italiani Universitari. Al successo, atteso ma sofferto, del popolare Giulio Zito, si affianca la vittoria di un nome nuovo della boxe lombarda, Karim Salem.
Il Torneo Italia è stato, negli anni 80-90, un trampolino di lancio per moltissimi campioni di ogni nazionalità. Dal 31 maggio al 2 giugno, il torneo è stato riproposto ad Andria a livello nazionale. La Lombardia ha meritato due successi con lo junior Federico Colombi e lo youth Gerardo Scalcione.
Ancora la Lombardia regione organizzatrice di un importante evento a carattere nazionale, si tratta dell’VIII Torneo Nazionale Guanto d’Oro d’Italia, un vero e proprio campionato italiano under 23, proposto dal 27 al 29 giugno a Bergamo per l’organizzazione della Bergamo Boxe. Un successo per la Lombardia con Daniele Scardina e due secondi posti per Fateh Benkorichi ed Alessio Spahiu, benauguranti per gli impegni futuri.
Assente la campionessa in carica Federica Monacelli, i Campionati Italiani Elite femminili di Roma sono stati avari di soddisfazioni per le atlete lombarde.
Dopo un cammino spettacolare, si conclude a Napoli, con il terzo posto nella classifica generale,il percorso dei Cobra Longobardi, squadra regionale maschile, che ha partecipato alla I edizione della Talent League of Boxing. I pugili lombardi sono stati sconfitti di misura nel confronto andata-ritorno con gli Squali Borboni.
Lombardia a secco anche ai Campionati Italiani Junior e Schoolboy svoltisi a Roccaforte Mondovì all’inizio di novembre. Nessun atleta lombardo è, infatti, riuscito a giungere alle finali.
Si torna a vincere ai Campionati Italiani Youth, disputati a Trevi dal 21 al 23 novembre. Dopo il torneo degli Azzurrini, Andrea Sito si aggiudica la vittoria anche nella massima rassegna nazionale della sua categoria.
La stagione pugilistica si conclude, come di consueto, con i Campionati Italiani Elite maschili, giunti alla 92^ edizione e svoltisi a Taviano ed Ugento. Dopo un percorso netto di quattro vittorie a testa, la Lombardia conquista due meravigliosi successi con Fateh Benkorichi ed Alessio Spahiu. La Lombardia è seconda nel medagliere dietro le Fiamme Oro.
Riepilogando, nel 2014 la Lombardia ha quindi vinto ben 5 titoli italiani ed ottenuto 8 vittorie nei tornei nazionali individuali.
Prima di tornare ai blocchi l’atletica lombarda celebra un grande 2014 con due ore e mezza di festa. Si sono svolte questo pomeriggio al Crowne Plaza Hotel di San Donato Milanese (MI) le Premiazioni Regionali organizzate dal comitato FIDAL Lombardia per dare lustro a un’attività anche nel 2014 virtuosa per forza d’urto e per risultati. Lo ha ribadito anche Grazia Vanni, presidente del Comitato regionale lombardo FIDAL, che in apertura ha ricordato i numeri del movimento regionale: “Contiamo del 20 per cento della forza dell’atletica italiana, con 41.078 atleti tesserati, 494 società e 644 competizioni organizzate: ci soddisfa molto anche il settore tecnico, non solo per l’ampia partecipazione alle giornate di raduno (nel 2014 sono state 45 con 1375 atleti e 500 tecnici coinvolti, ndr) ma anche per l’entusiasmo che esprimono i giovani che aderiscono a queste iniziative”. All’appuntamento è intervenuto con passione anche il presidente della FIDAL Alfio Giomi: “Non è vero che siamo vecchi: siamo giovani e siamo tanti, come si può vedere in questa platea. Non possiamo che sorridere di fronte a una gioventù che fa atletica così bene come quella lombarda”. A San Donato c’era l’assessore regionale allo Sport Antonio Rossi ma anche il presidente del CONI Lombardia Pierluigi Marzorati che di fronte alla platea dell’atletica regionale si è preso un impegno piuttosto importante: “Lotterò perché Milano abbia un impianto coperto utilizzabile come velodromo e pista indoor e perché abbia una nuova pista all’aperto da 10mila posti”.
I “TOP” DEL 2014
Il clou del pomeriggio è stato l’incoronazione dei lombardi “top” della stagione appena conclusa. Sono stati celebrati i vincitori del sondaggio sull’Atleta Under 20 dell’Anno proposto dal 17 novembre al 22 dicembre 2014 in homepage del sito www.fidal-lombardia.it. Lei viene dalla pianura, lui dalla montagna: lei da Trezzano Rosa (MI), lui da San Pellegrino Terme (Valle Brembana). Entrambi hanno centrato piazzamenti di rilievo in manifestazioni di respiro mondiale. Lei è Ilaria Verderio, 16enne velocista e ostacolista della Pro Sesto settima ai Giochi olimpici giovanili di Nanchino sui 400, lui è Nadir Cavagna (Atl. Val Brembana), 19enne “camoscio” arrampicatosi fino al quarto posto della rassegna iridata Juniores di corsa in montagna a Casette di Massa. Ilaria si è imposta con il 50,8% dei voti (seconda Nicole Reina con il 21,6%), Nadir con il 43,3% davanti a Luca Cacopardo (38,9%). Assenti più che giustificati i vincitori del titolo di Atleta dell’Anno-Eccellenza Lombarda: Eleonora Giorgi (Fiamme Azzurre) e Diego Marani (Fiamme Gialle/Riccardi) sono infatti negli Stati Uniti in raduno. Nel 2014 Giorgi, originaria di Cabiate (CO) ma ormai milanese d’adozione, si è piazzata quinta nella 20 km di marcia sia in Coppa del Mondo a Taicang (Cina) sia agli Europei di Zurigo (Svizzera); Marani, mantovano di Gazoldo degli Ippoliti, è invece sprinter cresciuto fino al terzo posto delle liste italiane all-time dei 200: il suo 20.36 realizzato nella semifinale degli Europei di Zurigo lo pone infatti alle spalle dei soli Pietro Mennea e Andrew Howe.
A vincere il titolo di Società dell’Anno è stata l’Atletica Riccardi Milano, sodalizio fondato nel 1946 da Renato Tammaro e nel 2014 campione d’Italia Assoluta su pista tra gli uomini per la quarta volta. Sul palco del Crowne Plaza, commosso e sempre presente nonostante i problemi di salute, c’era proprio il presidentissimo dei bianco verdi: Tammaro è stato celebrato anche dal presidente della FIDAL Giomi. Consegnati anche i riconoscimenti di Giudici di Gara dell’Anno (Edoardo Colombo, Elda Gualazzi, Sergio Legnani, Giuseppe Macchi, Taoufiq Saoudi) e di Tecnici dell’Anno (Giovanni Grazioli e PaoloPrestipino).
Un punto, e sarebbero stati 5.300. Ma Simone Fassinaha ugualmente festeggiato quando nel pomeriggio, a Padova, ha stabilito il record italiano juniores indoor di eptathlon, specialità di cui è Tricolore di categoria in carica, realizzando 5.299 punti. il diciottenne monzese del Team-A Lombardia, già azzurrino ai Mondiali Under 18 di Donetsk 2013 e a queli Juniores di Eugene 2014, ha migliorato di 140 lunghezze il primato nazionale che dal gennaio 2013 apparteneva a Vincenzo Vigliotti, con 5.159 punti. Questi i parziali di Fassina: 7.39 nei 60 ostacoli, 6,84 nel lungo, 13,77 nel peso, 1,92 nell’alto, 8.35 nei 60 ostacoli, 4,40 nell’asta, 2:56.17 nei 1000. Il precedente primato di Fassina nell’eptathlon era di 5.154 punti, stabilito l’anno scorso, sempre a Padova, nella gara che gli diede il titolo italiano juniores. Un miglioramento netto, dopo che il promettente atleta lombardo aveva chiuso la prima giornata di gare alla spalle del trevigiano Jacopo Zanatta, alla fine secondo (da debuttante nell’eptathlon) con 4.983 punti (e una punta di 2.04 nell’alto).