A Palazzo Cusani, nella serata di giovedì 9 marzo, si è svolto un interessante incontro dal titolo "Le emozioni dello sport. Racconti e storie di vita sportiva". Organizzata da Carola Mangiarotti, presidente del comitato provinciale Ansmes, in collaborazione con l'Unvs e il Rotary Milano International Net, dopo i saluti del generale Alfonso Miro (nella veste di padrone di casa), del rappresentante del Comune, Simonetta D’Amico, del vice presidente del Coni nazionale, Claudia Giordani, dei presidenti regionali del Coni e del Cip, Marco Riva e Pierangelo Santelli e del presidente nazionale Ansmes Francesco Conforti, è stata guidata dai relatori, Marco Francioso e Claudio Gallo.
Con la regia di Ghigo Ferrari Castellani (vice presidente Ansmes di Milano e recentemente insignito della Stella d’oro) sono state ascoltate le testimonianze di Alfredo Rota (campione olimpico di scherma), Adolivio Capece (giornalista ed esperto di scacchi) e di Arjola Trimi (nuotatrice paralimpica, campione del mondo e 13 volte europea).
Al termine della manifestazione Marco Riva e Claudia Giordani hanno consegnato un riconoscimento al presidente Conforti che, a sua volta, dopo aver rivolto l’apprezzamento per quanto realizzato dall’intero comitato provinciale Ansmes di Milano, si è complimentato e ha premiato Carola Mangiarotti.
La Regione Lombardia ha aperto il bando per avvicinare i giovani alla pratica sportiva. Dote Sport è un'iniziativa pensata per aiutare i nuclei familiari in condizioni economiche meno favorevoli ad avvicinare i propri figli allo sport. E' possibile presentare domande dal 20 febbraio al 22 marzo 2023.
Possono accedere alla Dote Sport 2022 le famiglie in possesso dei seguenti requisiti:
- residenza continuativa da almeno 5 anni in Lombardia di almeno uno dei genitori, o del tutore/genitore affidatario con cui il minore convive;
- valore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) ordinario o minorenni (se il nucleo familiare è composto da un solo genitore e un minore), richiesto a partire dal 1° gennaio 2023 e in corso di validità al momento della presentazione della domanda, non superiore a euro 20.000,00, limite elevato a euro 30.000,00 se nel nucleo familiare è presente un minore disabile;
- figli minori di età compresa fra i 6 e i 17 anni compiuti o da compiere entro il 31 dicembre 2023;
- iscrizione del minore, nell’anno sportivo 2022/2023, a corsi o attività sportive che:prevedano costi compresi tra 100,00 e 600,00 euro;
abbiano una durata continuativa di almeno sei mesi;
- siano svolti in Lombardia;siano tenuti da:associazioni o società sportive dilettantistiche iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche oppure società in house di Enti Locali lombardi che gestiscono impianti sportivi.
Per maggiori informazioni e per il bando ufficiale, occorre andare a questo link.
“Il Coni parte dalla base e arriva al vertice. Un atleta non nasce campione, lo diventa… la base è il vertice e il vertice ha bisogno della base. Noi senza le Asd non tocchiamo più palla. Dobbiamo tutelare le società di base”. Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Le società sportive rappresentano da sempre il cuore dello sport italiano. Stanno vivendo un momento di difficoltà, come gran parte del nostro Paese. Per questo motivo, viene organizzato un corso volto a fornire loro gli strumenti, adeguati e aggiornati, per creare economicità con le loro attività sul territorio e dare risposte ai giovani e alle famiglie.
Il corso, organizzato dal CR Lombardia e dal CR Veneto, avrà inizio il 14 marzo e terminerà il 18 aprile con due appuntamenti a settimana, il martedì dalle 18:30 alle 20:30 e il sabato dalle 10:30 alle 12:30.
Dopo il primo incontro che vedrà la presenza del presidente del CR Lombardia CONI, Marco Riva, del presidente CONI Veneto, Dino Ponchio, di Sindaci, Delegati regionali e fiduciari e dei Direttori Scuola dello sport CONI Lombardia e CONI Veneto, il corso si svilupperà nei seguenti 8 moduli:
Sabato 18 marzo - Leadership, organizzazione e processi operativi delle società sportive
Martedì 21 marzo - Fundraising delle società sportive
Sabato 25 marzo - Gestione di una società sportiva
Martedì 28 marzo - Bilancio e performance
Sabato 1° aprile - Marketing e organizzazione degli eventi
Martedì 4 aprile - Diritto e contratti dello sport
Sabato 15 aprile - Lo sport sostenibile
Martedì 18 aprile - Comunicazione e social media
Ecco l'elenco dei docenti coinvolti:
Francesco Citterio - Responsabile Marketing, Comunicazione e Relazioni Istituzionali della In Sport srl ssd
Matteo Gerli - Imprenditore e gestore di impianti sportivi, Enjoy Sport Center Cernusco sul Naviglio (MI)
Marco Gritti - Psicologo, Consulente e Formatore, Bergamo
Federico Loda – Commercialista, specialista in ambito sportivo, Verona
Tiziana Pikler - Giornalista Professionista, Direttrice di L Football
Emanuele Poli - Docente (a.c.) Unimore, collaboratore FC Internazionale e Unione Sportiva Cremonese
Biancamaria Stivanello - Avvocato cassazionista, specializzata in diritto e fiscalità dello sport dilettantistico, Padova
Luca Villa - Ingegnere gestionale ed esperto di gestione, amministrazione ed organizzazione di impiantistica sportiva, Gessate (MI)
A breve, nella sezione Scuola Regionale dello Sport sarà possibile iscriversi all'evento.
Al seguente link, è disponibile la locandina del corso.
Con il secondo posto nella discesa di Kvitfjell, Sofia Goggia ha conquistato matematicamente la vittoria della Coppa del Mondo di discesa libera. Per la sciatrice bergamasca si tratta della quarta vittoria in questa specialità, la tesza consecutiva. Goggia, infatti, si era già aggiudicata la coppa di cristallo delle discesiste nel 2018, 2021 e 2022.
Quando alla fine della stagione manca solo la gara delle finali di Soldeu, grazie al piazzamento alle spalle della norvegese Kaisa Lie (alla sua prima vittoria in discesa), l'Azzurra è arrivata a quota 660 punti, ben 209 in più rispetto alla diretta inseguitrice, vale a dire la slovena Ilka Stuhec.
Il presidente del CR Lombardia, Marco Riva, ha così commentato il successo della Bergamasca: "Faccio i miei complimenti alla nostra campionessa Sofia Goggia per la conquista della sua quarta Coppa del Mondo di discesa libera. In una stagione non facile e costellata da tante difficoltà, è stata capace, ancora una volta, di confermarsi ai vertici mondiali della discesa libera. Si tratta dell’ennesima conferma di una carriera di altissimo livello durante la quale ha regalato a se stessa, alla squadra e a tutti i tifosi trionfi e soddisfazioni. Un traguardo raggiunto, oltre che alle indiscutibili qualità tecniche e fisiche, grazie alle qualità morali, alla forza d’animo, al temperamento e al “cuore” che le permettono di essere una fuoriclasse ed un esempio per tutti i giovani che vogliono affrontare lo sport, non solo lo sci, con la giusta predisposizione. A Sofia, oltre ai già espressi complimenti da parte di tutto il movimento sportivo lombardo che ho l’onore di rappresentare, anche i migliori auguri per tutte le sfide del futuro".
(Foto ANSA)
Lunedì 27 febbraio, presso il Palazzo delle Federazioni di Milano, si è tenuto l’incontro “Sport è legalità”, organizzato in collaborazione tra il CONI Lombardia e l’associazione Libera. Si è trattato del primo di una serie di incontri dedicati al pericolo di infiltrazione delle organizzazioni mafiose nel mondo dello sport. Un incontro durante il quale si è parlato di sport e gioventù come barriera culturale contro la malavita, di interessi mafiosi nelle attività sportive di qualsiasi livello e grado e di come l’influenza economica delle cosche stia invadendo anche il Nord Italia che da sempre si è considerato immune a questa infiltrazione.
Al tavolo dei relatori il presidente del CONI Lombardia, Marco Riva, la referente di Libera Milano, Lucilla Andreucci, il presidente onorario di Libera, Nando dalla Chiesa, e Cesare Giuzzi, giornalista del Corriere della Sera che da tempo si occupa del tema. Era presente anche l’assessora allo sport, Martina Riva, per portare un saluto istituzionale a nome del sindaco Giuseppe Sala.
Ad aprire la serata è stato Marco Riva che ha dato il benvenuto ai presenti e ha ricordato il protocollo firmato a livello nazionale tra CONI e Libera e il rapporto di collaborazione a livello locale. “Per prima cosa – ha detto - dobbiamo sempre pensare allo sport come un elemento positivo, di aggregazione e di cultura, Insieme agli aspetti positivi, non va nascosto, ci sono dei pericoli che dobbiamo tenere in considerazione. Lo sport, per esempio, è un possibile settore di investimento e di opportunità di riciclaggio per le mafie. Per cui, sono necessari controlli sempre più adeguati sia in Italia sia in altri paesi sui soggetti che vogliono acquisire il controllo delle realtà sportive. Non trascuriamo, poi, l’argomento delle scommesse sportive. Su questo, dobbiamo dunque, istituire un tavolo di confronto con Libera e con tutto il nostro mondo per affrontare queste questioni”.
Lucilla Andreucci, poi, ha parlato dell’impegno di Libera per far conoscere ai più giovani la realtà mafiosa portando quasi 10 mila studenti delle medie a fare sport all’interno dei beni confiscati alle organizzazioni criminali. “Quella di Libera è una sfida culturale – ha dichiarato -. Connettersi con i giovani non è mai stato facile e forse oggi lo è ancora di più. Quest’anno, il 19 marzo, a due giorni dalla Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie coinvolgeremo tutti i nostri ragazzi in una tre giorni di sport e faremo indossare loro delle maglie con un numero, in genere il 21, e il nome delle vittime che vogliamo ricordare. Questo perché siamo certi che lo sport può accendere una curiosità, una scintilla e può avere la forza di far conoscere storie e portarle in campo per farle vivere con la vita. Crediamo nella forza dello sport per dare delle opportunità e occasioni di aggregazione.”
Il professor Nando dalla Chiesa, poi, ha esposto alla platea quanto lo sport, non solo a livelli alti, sia sempre più al centro degli interessi delle mafie. “Il rapporto tra sport e criminalità organizzata – ha detto tra le altre cose - è un rapporto storico che è andato allargandosi. Non è un fenomeno nuovo, c’è sempre stato perché le opportunità ci sono, perché può dare denaro, prestigio e potere sociale. Rispetto al passato, però, è una cosa più cosciente che ha cambiato anche l’immaginario della collettività. Quando ero bambino, lo sport era un modo per togliere dal rapporto con la criminalità e la delinquenza, era lo strumento che teneva lontani dalla strada. Ora, può succedere che lo sport avvicini alla criminalità organizzata senza che la famiglia se ne accorga. Oggi coinvolge anche il calcio dilettantistico e, forse, la novità vera è che coinvolge pesantemente anche le realtà del nord. Oggi anche il mondo delle scommesse, e non solo in Italia, coinvolge anche le piccole squadre e non solo per il risultato, ma anche solo per un semplice calcio d’angolo.”
In chiusura ha preso la parola Cesare Giuzzi che da anni studia e scrive di come le varie organizzazioni criminali riescano a inserirsi nello sport a tutti i livelli dal calcio dei dilettanti fino a quello della Serie A. “Al nord ci siamo sempre vantati di avere gli anticorpi nei confronti dei mafiosi, ma le carte dimostrano che non è vero. Se noi ci concentriamo spesso sui capitali delle organizzazioni criminali, di fatto c’è una cosa che vediamo sempre più al nord negli ultimi anni ed è la gestione dell’impresa mafiosa. Non è solo il riciclaggio di capitali. In questo momento, infatti, il business principale di queste organizzazioni è la fatturazione falsa, una cosa che, purtroppo, trova sempre poco spazio anche nella narrazione che si fa sulla stampa”.
A concludere l’incontro, infine, ha provveduto Lucilla Andreucci che ha ricordato che il 21 marzo ci sarà la celebrazione della XXVIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie che, come detto, inizierà il 19 con lo sport e i ragazzi e che vedrà l’affluenza a Milano di familiari da tutto il mondo a infoltire una grande manifestazione che si concluderà in Piazza del Duomo.