Pubblichiamo gli auguri da parte del nostro presidente Marco Riva a tutti gli sportivi lombardi:
L’evento, tenutosi martedì, è stato ideato e organizzato dal CONI CR Lombardia con il sostegno di Regione Lombardia all'interno del progetto "Tutti in campo" e ha visto premiati atlete, atleti, tecnici, squadre e le eccellenze sportive lombarde che si sono distinte nel corso del 2023 insieme a degli "ambasciatori dello sport lombardo" e che ha visto la la collaborazione dei Comitati Regionali di FASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana), LND (Lega Nazionale Dilettanti) e FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo).
23 i premi assegnati nel corso della serata presentata da Sandro Sabatini e Laura Barriales.
L’FC Inter ha ottenuto il riconoscimento come Squadra dell’anno, mentre Manuel Locatelli (calcio), Filippo Tortu, Roberto Rigali (atletica), Danilo Sollazzo (tiro a segno), Matto Zurloni (arrampicata), e le coppie Guignard-Fabbri e Conti-Macii (pattinaggio sul ghiaccio) sono stati premiati come Atleti dell’anno nelle rispettive discipline. Marco Villa per il ciclismo su pista e Antonio La Torre per l’atletica, poi, sono stati Tecnici dell’anno. Un premio speciale, inoltre, è stato assegnato a Simone Barlaam come Atleta CIP dell’anno.
La Calcio Lecco, la Feralpisalò, l’Olimpia Milano e la Pallacanestro Brescia hanno ottenuto, invece, una Menzione speciale per i risultati ottenuti nel corso dell’anno.
Uno spazio a parte, infine, lo hanno avuto i riconoscimenti Stars of Honor Lombardia che sono andati a Franco Baresi, Francesca Schiavone, Lea Pericoli, Pierluigi Marzorati e Dino Meneghin. In chiusura di serata è stato assegnato anche il premio come Dirigente sportivo al Professor Franco Ascani, membro della Commissione Cultura e Patrimonio Olimpico del CIO.
A fare gli onori di casa il Presidente del CONI Lombardia Marco Riva che ha sottolineato l’importanza e il valore ed ha così commentato la serata: "Abbiamo premiato eccellenze lombarde del 2023 e dei Testimonial dello sport. Li ringraziamo a nome del movimento sportivo lombardo. Ci sono delle squadre come l'Inter, arrivata in finale di Champions League e vincitrice della Coppa Italia, ma allo stesso tempo l'Olimpia Milano, la pallacanestro Brescia e tanti atleti ambasciatori dello sport, anche del passato. Penso che questo sia il filo conduttore tra i successi recenti e quelli appunto che hanno fatto la storia, un modo per diffondere cultura sportiva, un modo per far si che i ragazzi e le ragazze abbiano dei modelli di riferimento e di ispirazione in quello che sarà parte del territorio in cui avranno luogo i Giochi olimpici e paralimpici di Milano-Cortina 2026. A loro dico semplicemente grazie".
Una serata, quella del CONI Lombardia Awards resa possibile anche dalla collaborazione con la Regione Lombardia che ha presenziato con il Sottosegretario con delega allo Sport e ai Giovani, Lara Magoni che ha sottolineato l’importanza di aiutare il movimento sportivo. “È stata una serata straordinaria di stelle e passione sportiva. Tanti giovani che si sono messi in evidenza a livello internazionale nelle competizioni, ma anche società che hanno saputo gestire al meglio il percorso di crescita delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, accompagnandoli fino ad ottenere grandi risultati. Un plauso a quello che è lo sport, dalla base che è fondamentale, fino all’agonismo e i grandi campioni. Il CONI, insieme a Regione Lombardia, ha voluto premiare queste eccellenze in questa prima edizione che vuole essere l’inizio di un percorso in cui verranno messi in evidenza gli atleti che ci hanno reso orgogliosi di essere Lombardi nel mondo. Promuoviamo le cose belle perché il mondo oggi ha bisogno di messaggi positivi. Messaggi che lo sport può dare e può generare. Diciamolo, perché siamo tutti responsabili del futuro dei nostri figli”.
A presenziare alla cena anche il Presidente del CONI nazionale Giovanni Malagò: "I numeri nello sport non sono sempre tutto, ma quando si tratta di elencare risultati dicono ogni cosa qui in Lombardia. È un attestato di gratitudine, lo faccio in tutte le regioni d'Italia ma qui è doveroso perché Milano è città Olimpica, la Lombardia è regione olimpica. È impressionante il parterre di atleti di oggi e di ieri, ma anche di domani: i numeri in qualificazione Olimpica fanno ben sperare".
Foto CONI LOMBARDIA/ph Fabio Bozzani
Il 16 dicembre si è concluso il percorso che ha fatto tappa in ognuna delle 12 Province lombarde e che ha visto consegnare ben 362 Benemerenze per l’anno 2021. Dopo le difficoltà dovute alla pausa forzata legata alla pandemia mondiale, il CONI CR Lombardia ha suddiviso la tradizionale cerimonia legata ai riconoscimenti in ognuna delle singole province.
A Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Sondrio e Varese sono state assegnate 1 Stella d’Oro Società, 5 Stelle d’Oro Dirigenti, 3 Stelle d’Argento Società, 7 Stelle d’Argento Dirigenti, 9 Stelle di Bronzi Società, 38 Stelle di Bronzo Dirigenti, 1 Palma d’Argento, 12 Palme di Bronzo, 12 Medaglie d’Oro, 49 Medaglie d’Argento e 225 Medaglie di Bronzo.
Nella serata di venerdì 24 novembre l’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini, ha fatto visita al Palazzo delle Federazioni di via Piranesi per incontrare i dirigenti del Comitato Regionale. Accolto al suo arrivo dal presidente regionale Marco Riva, l'Arcivescovo ha avuto la possibilità di visitare la struttura e di incontrare l'intera Giunta Regionale con cui si è intrattenuto per alcuni minuti.
Quella che è stata la prima visita di un Arcivescovo di Milano nella sede del CONI è proseguita, poi, con l’incontro con il mondo dello sport lombardo, alla presenza dei Presidenti delle Federazioni, delle Discipline Associate, degli Enti di Promozione e delle Associazioni Benemerite del CONI.
Ad aprire l’incontro è stato proprio il presidente Riva che ha ringraziato Mons. Delpini per aver accettato l’invito. “Questa è una visita speciale – ha esordito il numero uno del CONI Regionale – che significa molto per tutti noi e per l’intero sistema sportivo lombardo, non solo per la storicità dell’incontro, ma per l’attenzione che ci viene rivolta dalla massima istituzione ecclesiastica del nostro territorio. Molti di noi conoscono il ruolo sociale che hanno le associazioni e gli oratori nella crescita sportiva dei giovani e sono certo, in questo delicato momento di scontri ideologici, dell’opportunità di mettere anche lo sport e i suoi valori al centro si un cammino comune per la pace, che costituisce uno dei principali obiettivi del movimento olimpico”.
“Lo sport – ha proseguito Riva – è veicolo di valori ed è pedina fondamentale per il percorso educativo dei giovani in modo che possano diventare appassionati costruttori di futuro, come ha ribadito più volte l’Arcivescovo. Un ruolo che oggi ha ottenuto il meritato riconoscimento grazie all’inserimento in Costituzione dell’Articolo 33 con cui si è riconosciuto il valore civile, sociale e culturale dello sport che può diventare una sorta di difesa immunitaria sociale”.
“Questa visita speciale e le parole di Monsignor Delpini sono certo ci permetteranno di sviluppare riflessioni e suggestioni su nostro mondo con tutti coloro che riusciremo a mettere in campo, insieme nei prossimi mesi, anche alla luce del percorso verso Milano-Cortina 2026. Sempre tenendo ben presente il motto olimpico che è Più veloci, Più in alto, Più forti e Insieme, concetto da poco introdotto dal CIO”.
Ha preso parola, poi, l’Arcivescovo che dopo aver ringraziato per l’invito ricevuto, si è rivolto ai presenti partendo da tre concetti: Riconoscenza, Alleanza e Promozione. Concetti che ha così sviluppato.
“Esprimo la gratitudine come cittadino italiano e come rappresentante della Chiesa cattolica di Milano per l’opera di promozione dello sport e per la preparazione all’evento delle Olimpiadi invernali 2026 che avranno Milano e Cortina luoghi ospitali. Il lavoro che richiede questo evento, le risorse che vi sono investite, l’impegno di preparazione delle federazioni e degli atleti, le implicazioni per le città ospitanti è una impresa che merita la riconoscenza di cui io mi faccio voce”.
“La convergenza intorno allo sport può essere un campo di intesa e di alleanza, non tanto per una collaborazione specifica, quanto per la condivisione di quel patrimonio immenso di valori, esperienze, interrogativi che lo sport ha suscitato nei secoli e che è possibile ereditare come ricchezza comune”.
“La comunità cristiana promuove la pratica sportiva come un bene per la persona a partire da una visione della persona umana che ha caratterizzato in modo significativo la storia della civiltà europea”.
L’intervento di Monsignor Delpini è proseguito, poi, evidenziando l’importanza e la centralità dello sport sul corpo umano degli sportivi nella cura della prestazione sia nelle manifestazioni olimpiche sia in quelle paralimpiche prima di chiudere con una proposta e un auspicio verso il mondo dello sport.
“In conclusione, mi permetto di proporre che questa visita di cortesia possa favorire qualche forma di amicizia duratura, una sorta pratica di conversazione e collaborazione tra il CONI e la Diocesi di Milano”.
Prima di lasciare il Palazzo delle Federazioni, l’Arcivescovo e il presidente Riva hanno visitato la mixed-zone preparata per l’occasione dove hanno avuto modo di incontrare i giornalisti presenti.
(Foto Bozzani)
L’ obiettivo dell’iniziativa è educare i ragazzi e le ragazze che parteciperanno ai Centri CONI alla promozione di una cultura del fair play attraverso il rispetto di sé e dell’essere umano diverso, abbattendo gli stereotipi presenti anche nel mondo sportivo, e favorendo così un reale cambiamento culturale nelle generazioni di oggi e di domani.
https://www.coni.it/it/news/22485-in-campo-contro-la-violenza-di-genere,-tema-prevenzione-ispirerà-attività-dei-centri-coni-2023-2024.html