
La partecipazione del CONI Delegazione di Bergamo a Lilliput scaturisce dalla delineazione del progetto Sport 360° reso operativo e finanziato anni fa con l’obiettivo di una divulgazione più ampia di tutto il pacchetto dell’offerta sportiva sul nostro territorio.
Il progetto, che si svolgerà dal 17 al 20 marzo, si pone l’obiettivo di far conoscere ai bambini e ai ragazzi il maggior numero di discipline sportive comprese quelle meno praticate e percepite.
L’intento è quello di cambiare l’avvicinamento alla pratica sportiva molto spesso riconducibile a canali occasionali che spesso portano ad abbandono precoce dovuto alla non gratificazione della scelta.
Solo la prova di sport il più possibile varia, porta il ragazzo a scegliere quello che più lo gratifica considerando tutte le componenti che caratterizzano la pratica sportiva continuativa. Il CONI con la sua rinnovata presenza vuole continuare nell’intento di una divulgazione capillare dei canali sul territorio ai quali ci si può rivolgere per conoscere, ed eventualmente iniziare a praticare, nuove discipline sportive.
I partner sportivi impegnati con il CONI Bergamo in questo progetto sono le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione Sportiva, le Associazioni Benemerite qui di seguito elencate:
FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio
FIPAV Federazione Italiana Pallavolo
FIP Federazione Italiana Pallacanestro
FIR Federazione Italiana Rugby
FIDAF Federazione Italiana di American Football
FIN Federazione Italiana Nuoto - Pallanuoto
FIDAL Federazione Italiana d’Atletica Leggera
FIJLKAM Federazione Italiana, Judo, Lotta Karate, Arti Marziali
FGI Federazione Ginnastica Italiana
FITAC Federazione Italiana Tiro con l’arco
FIS Federazione Italiana Scherma
FIG Federazione Italiana Golf
FIB Federazione Italiana Bocce
PANATHLON International
CSAIN Calciobalilla, Tennis Tavolo
FEDERCHEER – Cheerleading & Cheerdance

“L’altro calcio” è il titolo del convegno organizzato dal Coni Lodi, all’ITCG Bassi di Lodi alla presenza del Presidente Oreste Perri e dell’assistente arbitrale internazionale Renato Faverani. Le regole e l’arbitro sono indispensabili per tutti coloro che praticano lo sport.
Oreste Perri ha sottolineato come i ragazzi che praticano lo sport hanno diritto di non essere campioni, un principio importante che va rispettato da tutti evidenziando anche il concetto di vittoria.
Vittoria significa superare gli obbiettivi che ci si è dati, non per forza arrivare primi.
Il pensiero di Faverani: il rispetto delle regole sia nello sport che nella vita è fondamentale. In tutti i due casi sono indispensabili sacrificio, impegno, volontà e determinazione

Il giovane campione, figlio di Marco Ganna, azzurro di canoa nel 1984 alle Olimpiadi di Los Angeles con allenatore l'attuale presidente, Oreste Perri, al VeloPark di Londra, ha vinto la medaglia d'oro nell'inseguimento individuale battendo in finale il tedesco Domenic Weinstein. Ganna, 19enne di Verbania, del Team Colpack di Bergamo, era entrato nella storia già nelle qualificazioni dove aveva centrato il nuovo primato italiano percorrendo i 4 chilometri di gara col tempo di 4'16"127.
Tocca a Filippo Ganna scrivere una pagina indimenticabile nella storia del ciclismo italiano. Il talento azzurro, che compirà 20 anni il prossimo 25 luglio, riporta il nostro paese sul tetto del mondo nella prova di inseguimento individuale dopo un'attesa di quarant'anni: l'ultimo a riuscirsi era stato Francesco Moser che nel 1976 aveva avuto la meglio sull'olandese Roy Schuiten. Prima di Moser avevano centrato l'impresa solo Fausto Coppi (1947 e 1949), Antonio Bevilacqua (1950 e 1951), Guido Messina (1954, 1955 e 1956) e Leandro Faggin (1963, 1965, 1966).

Il Presidente Perri è stato invitato dal Console Generale dell'Ecuador, Console Narcisa Soria Valencia per conoscere l'Arch. Pierina Correa Delgado, presidente della Fedeguayas, Federazione sportiva che coordina le attività di tutte le federazioni nella Provincia del Guayas, regione molto ricca ed estesa dell'Ecuador. Hanno discusso di vari temi attinenti all'attività sportiva, dal livello amatoriale a livello agonistico, dediacndo ampio spazio all'importanza della formazione sia per tecnici che per dirigenti.

E' l'argento che arriva dalla spada di Roberta Marzani, che sale sul secondo gradino del podio finale.
L'atleta bergamasca è stata fermata in finale per 15-11 dalla tedesca Nadine Stahlberg, dopo che in semifinale aveva avuto la meglio sull'ucraina Vlada Kharkova per 15-7.
L'azzurra aveva sconfitto ai quarti l'ucraina Inna Brovko per 15-8, dando continuità ai successi maturati nel turno delle 64 contro la finlandese Syvala per 15-9, poi contro la russa Alena Komarova per 15-11 e, nel turno delle 16, contro l'altra portacolori russa, Daria Filina per 15-4.
Si è fermata ai piedi del podio l'avanzata di Alice Clerici. L'atleta piemontese, infatti, dopo aver sconfitto la svedese Karlsson per 15-8, la bielorussa Khlystunova per 15-9 e, nel turno delle 16, la tedesca Treudt-Goesser per 15-9, è stata superata 15-14 dalla tedeca Nadine Stahlberg.
Stop nel turno delle 32 per Eleonora De Marchi, sconfitta dall'ucraina Vlada Kharkova col punteggio di 15-14, mentre nel tabellone delle 64 era uscita di scena l'altra azzurra, Federica Isola, eliminata per mano della danese Emilia Borrye col punteggio di 15-9.
Rimane fuori dal podio la sciabola maschile azzurra. L'amaro in bocca è tutto per Leonardo Dreossi, sconfitto 15-14 dall'israeliano Kostiantyn Voronov nell'assalto dei quarti di finale.
Stop nel turno dei 16 invece per Dario Cavaliere, eliminato dal polacco Mateusz Godlewski per 15-9.
Nel turno dei 32 erano usciti di scena sia Federico Riccardi, sconfitto 15-7 dal francese Jean Philippe Patrice, e sia Eugenio Castello, superato 15-14 nel derby azzurro da Leonardo Dreossi.