Importante incontro del Presidente Oreste Perri e del Direttore della Scuola Regionale dello Sport Prof. Cesare Beltrami, con i vertici della LND-Lombardia della FIGC e con il Presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Tisci ed il Segretario Nazionale FIGC-SGS Vito Di Gioia. E' stato presentato il nuovo programma di sviluppo del calcio giovanile attraverso l'istituzione dei Centri Federali Territoriali di cui ben 30 previsti nella sola Lombardia.
Diverse le sinergie identificate tra SGS e Coni Lombardia: dalla selezione degli impianti sportivi idonei ai programmi di sviluppo giovanile, alle attività di responsabilità sociale nei carceri minorili, ai progetti educativi rivolti ai genitori dei ragazzi delle scuole calcio mediante l'integrazione del programma Coni Edugoal nell'attività di base.
Grande condivisione anche sull'attività scolastica dove sara' possibile coinvolgere gli istituti primari partecipanti alle diverse iniziative promosse dal CONI e dalla FIGC nei festival finali a livello provinciale e regionale organizzati dal Settore Giovanile e Scolastico nell'ambito del programma 'Valori in Rete'. Medesima visione anche sul valore dello sport nelle classi della scuola secondaria e dell'impegno che deve essere necessariamente didattico oltre che sportivo per la maggiore federazione sportiva nazionale. Molto apprezzata in tal senso la nuova formula dei Campionati Studenteschi Nazionali di calcio ideata congiuntamente da FIGC, MIUR e CONI per includere tutti gli studenti, senza esclusioni, in una grande manifestazione non solo di sport ma anche di educazione sociale. (Per approfondimenti sul progetto 'Valori in rete' clicca su http://www.figc.it/other/attivita_scolastica_sgs/ProgettoValorInRete_FIGC_MIUR.pdf).
Si è svolta presso la Fondazione Cariplo di Milano la cerimonia di consegna del Premio Internazionale "Edoardo Mangiarotti" 2016.
A ricevere il Premio 2016 è stata Beatrice "Bebe" Vio, la fiorettista paralimpica azzurra, dominatrice della stagione 2015 conclusasi con la conquista del titolo iridato e con la qualificazione ai Giochi Paralimpici Rio2016.
La diciottenne veneta ha ricevuto il premio dalle mani di Donna Mimì Mangiarotti, moglie del compianto Edoardo, dalla figlia Carola e dal nipote Carlo, alla presenza del Presidente del CONI, Giovanni Malagò e del Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso.
"Bebe è la migliore ambasciatrice della vita, dello sport e della scherma" ha detto il vertice federale tra gli applausi tributati alla fiorettista da una platea ricca di personalità del mondo della scherma e dello sport lombardo e nazionale, tra cui il membro CIO Ottavio Cinquanta, l'Assessore allo Sport della Regione Lombardia, Antonio Rossi, il Presidente del CONI Lombardia, Oreste Perri, il vertice del Comitato regionale FederScherma Lombardia, Maurizio Novellini, il direttore de "La Gazzetta dello Sport", Andrea Monti e di SkySport, Giovanni Bruno.
"Ricordare Edoardo Mangiarotti è un dovere dello sport italiano - ha sottolineato il Presidente del CONI, Giovanni Malagò -. Ciò che ha fatto lui, quanto conquistato in pedana, ciò che ha rappresentato e rappresenta ancora oggi per lo sport, lo rende immortale ed è giusto che venga ricordato con un premio assegnato a giovani atleti".
Bebe Vio, succede nell’albo d’oro alla campionessa paralimpica Martina Caironi e al campione di nuoto Gregorio Paltrinieri.
Sono state assegnate anche quattro menzioni d’onore, che sono andate ai giovani Guido Giovannetti, arbitro di basket, Alessandro Pittin, campione azzurro di combinata nordica, Maria Bresciani, nuotatrice affetta da sindrome di Down, ed alla canoista Costanza Bonaccorsi.
Il Premio Internazionale Edoardo Mangiarotti è patrocinato dal CONI, dalla Federazione Italiana Scherma, dal Comune di Milano, dal CUS Milano e supportato dalla Fondazione Cariplo ed è voluto dalla famiglia Mangiarotti unitamente all’Associazione delle Medaglie d’Oro al Valore Atletico, l’Unione Nazionale Veterani dello sport, l’Associazione Benemeriti del Comune e della Provincia di Milano, il Panathlon International Club Milano, il Premio Emilio e Aldo De Martino e la Gazzetta dello Spor.
Il premio consiste in una borsa di studio di 5000 euro per il vincitore e di 1000 euro ciascuna per le quattro Menzioni d’Onore
Terzo podio in quattro gare per Michela Moioli nella Coppa del mondo di snowboardcross femminile. La ventenne bergamasca di Alzano Lombardo, seconda e terza nelle due precedenti gare di Feldberg, si è piazzata ancora terza nella big final disputata sulla pista russa di Sunny Valley, preceduta dalla ceca Eva Samkova (al quinto trionfo della carriera e secondo dell'anno) e dall'australiana Belle Brockhoff. Moioli, al sesto piazzamento fra le migliori tre della carriera, è stata sempre protagonista in tutte le run di finale, mostrando ancora una volta quella continuità di rendimento che le consente di lottare a pieno titolo per la conquista della vittoria nella coppa di specialità, dove attualmente occupa il terzo posto con 2400 punti contro i 2720 della leader francese Noelle Moenne Loccoz (soltanto dodicesima) e i 2560 della Samkova, quando mancano ancora tre prove alla conclusione.
Si ferma invece ai piedi del podio la bella corsa di Emanuel Perathoner nella gara maschile. L'altoatesino dell'Esercito ha concluso quarto la run conclusiva, davanti a lui il leader della graduatoria generale Pierre Vaultier che si è imposto davanti al canadese Christopher Robanske e allo spagnolo Lucas Eguibar. Fuori in semifinale Omar Visintin, eliminati anzitempo Luca Matteotti, Fabio Cordi, Tommaso Leoni, Lorenzo Sommariva e Michele Godino. In classifica generale Vaultier sale a 2980 punti contro i 2500 di Nikolay Olyunin e i 1740 di Hammerle, Visintin è decimo con 1010. Il prossimo appuntamento è fissato sabato 27 febbraio sullla pista olimpica coreana di Bokwang.
Brescia protagonista con le sue atlete, Nadia Fanchini che ha vinto la gara di discesa libera di Coppa del Mondo che si è disputata a La Thuile in Valle d’Aosta e sul terzo gradino del podio, l’altra bresciana Daniela Merighetti. Una giornata davvero speciale.
Secondo posto per la campionessa americana Lindsay Vonn.