
Il Comitato Regionale della Lombardia, il suo Presidente e la Giunta Regionale si stringono in un forte abbraccio alla famiglia di Elena Fanchini, che si è spenta a soli 37 anni a causa di un tumore nella sua casa di Solato. L'ex sciatrice, nata a Lovere il 30 aprile 1985, da agosto aveva iniziato le cure per una recidiva del tumore che l'aveva colpita la prima volta nel 2018 e che le aveva impedito di partecipare alle Olimpiadi di Pyeongchang.
Sorella di Nadia e Sabrina, anch'esse ex nazionali di sci alpino, nel corso di una carriera da discesita cosparsa di numerosi infortuni Elena aveva ottenuto un argento mondiale a meno di 20 anni a Bormio 2005 e due vittorie in Coppa del Mondo. Nel circuito si è sempre fatta amare da compagne di squadra e da avversarie per il carattere aperto e il sorriso che era capace di regalare in qualsiasi occasione.
"E' sempre una tragedia quando una giovane vita come quella di Elena viene strappata agli affetti della famiglia e delle persone che hanno imparato ad amarla. Al di là dell'aspetto agonistico, quello che ci resterà per sempre di lei è la capacità di affrontare con decisione le sfide dello sport e della vita senza mai perdere la capacità di regalare un sorriso e uno sguardo di gentilezza a chi ha avuto la fortuna di incrociare la sua strada in questo percorso troppo breve". Queste le parole con cui il presidente del CR Lombardia, Marco Riva, ha voluto ricordare Elena Fanchini.
(Foto ANSA)

Nella mattinata di lunedì 6 febbraio si è svolta in piazza del Duomo a Milano una cerimonia simbolica dell'alzabandiera per segnare i 3 anni esatti dalla Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Alla presenza delle istituzioni locali guidate dal sindaco Giuseppe Sala e dal presidente della Regione Attilio Fontana, e con il mondo dello sport lombardo rappresentato dal presidente del CR Lombardia del CONI Marco Riva, i tre recenti medagliati agli Europei di Pattinaggio di Figura Sara Conti, Niccolò Macii e Rebecca Ghilardi hanno provveduto a issare la bandiera delle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026 che per tutta la giornata ha sventolato accanto alla bandiera dell'Italia e dell'Europa. Presenti numerosi atleti del passato, del presente e del futuro dello sport lombardo insieme a dirigenti di Federazioni e Membri della Giunta Nazionale e Regionale del CONI.
Nel corso della cerimonio dopo l'inno di Mameli, suonato dalla Civica Orchestra di Fiati, alcuni giovani allievi del Conservatorio di Milano hanno suggellato il momento interpretando "Fino all'alba", il brano dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026.

Venerdì 3 febbraio il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha fatto visita alla città di Mantova e ha incontrato il mondo dello sport della città a partire dai medagliati olimpici Fausto Desalu, Giancarlo Masini e Lucilla Boari. All'incontro, organizzato da Tiziana Pikler e Federica De Stefani, entrambe Fiduciarie CONI, e svoltosi presso la Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi alla presenza del sindaco, Mattia Palazzi, e del presidente della Provincia, Carlo Bottani, ha preso parte anche il presidente del CR Lombardia del CONI, Marco Riva.
Nel fare il bilancio delle ultime stagioni, Malagò ha voluto sottolineare come lo sport sia riuscito a reagire alle difficoltà dovute alla pandemia. "Nella difficoltà è riuscito a esaltarsi e questo non era scontato. Altre realtà, come la politica, hanno cercato di capire il nostro segreto. Ma è impossibile farlo proprio, è una peculiarità che solo il nostro mondo riesce a esprimere. Basti pensare che nel biennio 2021-2022 l’Italia è stata seconda solo agli Stati Uniti per numero di titoli a livello olimpico, mondiale e continentali. Un dato inimmaginabile, incredibile". Un grazie per questi risultati, ha proseguito Malagò, va "agli sportivi, alle società, ma anche alla base. Penso a quei genitori, nonni o parenti che giorno dopo giorno accompagnano i ragazzi ad allenarsi. Sono loro la linfa per arrivare ai grandi traguardi, sono il nostro porto sicuro".
L'importanza del territorio, poi, è stata evidenziata anche da Marco Riva che, dopo aver sottolineato la presenza del Delegato di Mantova, Giuseppe Faugiana, ha voluto ringraziare del lavoro svolto con "competenza, dedizione e passione le atlete, gli atleti, i tecnici, i dirigenti sportivi, le istituzioni, ma anche i privati" che operano nel Mantovano. "Come ripeto spesso, il motto olimpico è più veloce, più in alto, più forte, ma che è stata aggiunta una parole che è insieme. Perché bisogna lavorare in squadra e dalla base e dal territorio arriva l'eccellenza dello sport italiano che stiamo vivendo in questi anni". Con uno sguardo verso futuro e i Giochi di Milano e Cortina del 2026, ha proseguito affermando che "al di là della parte agonistica, la questione della cultura sportiva è fondamentale e noi dobbiamo operare in questa direzione facendo formazione e organizzando iniziative da questo punto di vista per costruire un mondo migliore attraveso lo sport".
Il presidente Marco Riva ha partecipato nella mattinata di martedì 31 gennaio, alla festa che si è tenuta presso la sede di IceLab di Bergamo per i successi ottenuti dai pattinatori italiani ai Campionati Europei di Pattinaggio di Figura disputatisi la scorsa settimana a Epoo, in Finlandia. Due ori e due argenti ottenuti da atleti che sono legati proprio alla struttura guidata da Federica Pesenti. All'incontro erano presenti Filippo Ambrosini e Rebecca Ghilardi, argento nelle Coppie, Matteo Rizzo, argento negli Uomini, Sara Conti e Niccolò Macii, oro nelle Coppie. Del gruppo IceLab fanno parte anche Charlene Guignard e Marco Fabbri, oro nella Danza, ma che non hanno potuto prendere parte alla mattinata. Oltre al presidente Riva, che ha consegnato una coppa alla Pesenti, hanno presenziato anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, l'assessora allo sport del Comune di Milano, Martina Riva, e le ex atlete Carolina Kostner e Nicole Della Monica in rappresentanza di Fiamme Gialle e Fiamme Oro.

Dopo la forzata pausa causata dalla pandemia, si è svolto l'annuale incontro dei dirigenti dello sport professionistico milanese e l'Arcivescovo. A guidare la delegazione alla presenza di Monsignor Delpini c'era il presidente del Comitato Regionale Lombardia del CONI, Marco Riva, accompagnato da alcuni membri della Giunta. Nel suo discorso, Riva ha sottolineato l'importanza di "superare i propri limiti, ma anche stare insieme e fare squadra, nella consapevolezza che lo sport è uno dei più importanti poli educativi". Evidenziando, poi, come al motto delle Olimpiadi "più veloce, più in alto, più forte", è stato aggiunta la parola "insieme", elemento fondamentale "per costruire un mondo migliore e il futuro".
Nel parlare agli intervenuti nel Salonbe della Curia, l'Arcivescovo si è dichiarato appassionato di un lavoro "che coinvolge un gran numero di persone come dirigenti e responsabili, ma anche milioni di tifosi. Mi interessa stabilire un rapporto che permetta la stima vicendevole, al di là di giudizi sommari con cui a volte si guarda al professionismo". Un rapporto importante perché "a me sembra che la rilevanza dello sport professionistico e dei suoi risultati possa dare un contributo positivo per il contesto sociale. I campioni diventano modelli di comportamento: se il campione è onesto, capace di fair-play e ha qualità umane, impatta particolarmente".
In chiusura dell'incontro, il presidente Riva ha invitato l'Arcivescovo a un incontro con tutto il mondo degli Organismi Sportivi regionali al CONI Lombardia "per proseguire un percorso fondato sui quei valori che condividiamo".