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News
07 Gennaio 2012

Edwin Soi fa il bis al Campaccio 2012


(Foto di Giancarlo Colombo) Edwin Soi fa doppietta e per la seconda volta e vince il 55° Campaccio, dopo il trionfo del 2008 ed il quinto posto del 2009. Una gara conclusa in 29’13”, decisa in volata negli ultimi cinquecento metri con il 25enne keniano che ha battuto allo sprint l’altro keniano Vincent Chepkok e l’etiope Kinde Atanaw. Solo quarto in 29’18” l’etiope campione mondiale di cross Imane Merga non al meglio delle sue condizioni fisiche. Primo degli italiani con una coraggiosa gara fin dalle prime battute è stato Stefano La Rosa, ottavo, in 30’08”, decimo Gabriele De Nard in 30’16” ad un 1’03” dal vincitore. Edwin Soi nel 2008 dopo aver vinto il Campaccio vinse anche il bronzo alle Olimpiadi sui 5000 metri, inizia dunque nel migliore dei modi, e sotto i migliori auspici, l’anno olimpico per il keniano seguito dal tecnico italiano Renato Canova. Le Olimpiadi sono in estate ma è risaputo che chi svolge una buona stagione di cross facilmente potrà eccellere nelle gare in pista nella stagione estiva: “Sto ben e l’ho dimostrato ancora oggi dopo il successo al Boclassic – ci ha detto Edwin Soi subito dopo la gara - Oggi mi sentivo sicuro e avrei vinto in qualsiasi tipo di situazione di gara. Ho vinto in volata anche perché tecnicamente non ho sbagliato nulla. Sono stato all’interno della curva, ho preso vantaggio e nessuno è riuscito a battermi più”. Così invece Vincent Chepkok: “E’ stata una gara molto veloce, soprattutto nella parte finale, non ho vinto ma sono comunque contento, per ora va bene, la stagione è ancora lunga”. Una gara dal ritmo più lento nella prima metà con Stefano La Rosa e Gabriele De Nard coraggiosi a fare l’andatura nei primi tre giri finché il plotone degli atleti africani ha deciso di iniziare a correre cambiando ritmo e faccia alla gara. Quarto e quinto giro in mano a Soi, Atanaw (prima gara in Europa per lui), Chepkok e Merga che si sono studiati a vicenda fino al giro conclusivo. Soddisfazione da parte del primo italiano Stefano La Rosa, campione italiano 2011 sui 5000 metri, forse l’azzurro più in forma del momento: “Non sono un crossista puro, ho provato a imporre il mio ritmo, ma gli africani fanno davvero paura quando decidono di correre forte. Con Gabriele De Nard che è un grande specialista abbiamo tentato di fare la nostra gara, sui nostri ritmi. Ora per me il cross di Villalagarina, i campionati italiani e poi a fine febbraio la RomaOstia half marathon. Dopodichè sarà pista, 5000 e 10000 metri, con il sogno olimpico che si avvicina”. Il capitano azzurro Gabriele Da Nard è invece parzialmente soddisfatto: “Sono stato davanti, ho tentato di fare il mio ritmo e la mia gara, sono poi crollato nell’ultimo chilometro. Forse ho pagato un po’ di stanchezza dopo aver corso a Bolzano pochi giorni fa. Ora anche per me il cross di Villalagarina e poi la Coppa Campioni di Cross con le Fiamme Gialle”. Nella gara femminile trionfo in solitaria di Mercy Cherono, keniana dalla corsa elegante, che con 19’26 ha fatto anche il record del percorso frantumando il 20’04 di Aniko Kalovics della passata edizione. Seconda e comunque velocissima sul traguardo l’altra keniana Sylvia Kibet in 19’47”, terzo grandino del podio per l’etiope Afera Godfay in 19’49”. Si è ben difesa la portacolori della Forestale Silvia Weissteiner, sesta in 20’18”. Elena Romagnolo dopo un 2011 difficile ha terminato il suo Campaccio in undicesima posizione, in 21’20” con quasi due minuti di distacco dalle migliori: “Sono soddisfatta a metà, era importante gareggiare, ma pensavo di avere più gambe, invece non girava tutto bene come avrei voluto”. Chi invece ha il sorriso sul viso è Silvia Weissteiner: “Una buona gara per me, molto muscolare, mi servirà per i prossimi mesi. Ho cercato di rimanere in gara, ma quando queste atlete cambiano il ritmo sono di un altro pianeta”.
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05 Gennaio 2012

DANIELE GILARDONI: E\' RECORD MONDIALE


È ufficiale, Daniele Gilardoni è l' atleta più iridato al mondo nella storia del canottaggio e tra i primi in tutti gli altri sport. Daniele Gilardoni, lombardo di Bellagio, è l' atleta più iridato al mondo della storia del remo, con i suoi 11 titoli mondiali. La notizia, ufficializzata gli scorsi mesi dalla F.I.S.A., è stata diramata dalla federazione italiana canottaggio. Il canottiere comasco svetta in testa alla classifica come l'atleta con, all' attivo, il maggior numero titoli mondiali di tutti i tempi, scavalcando il leggendario canottiere inglese Mattew Pinset. È un primato storico per il canottaggio e lo sport italiano, infatti Gilardoni entrerà nel Guinnes dei primati, portando ancora una volta l' Italia ai vertici dello sport mondiale. Gilardoni aveva già ottenuto un prestigioso primato nel 2006, vincendo la classifica annuale della F.I.S.A. come miglior atleta al mondo di quell'anno ma ora supera tutti solo per il numero di titoli mondiali vinti. Gilardoni, come atleta, è cresciuto nelle giovanili della Canottieri Bellagio, per la quale ha vinto il suo primo titolo mondiale. E' poi passato alla Canottieri Lario di Como, dove ha vinto ben nove mondiali e con la sua attività ha portato la società lariana ad essere tra le piu vincenti e prestigiose a livello nazionale. Attualmente è in forza alla Canottieri Milano con la quale, nel 2011 ha già conquistato l'ennesimo mondiale personale, nonchè un nuovo titolo mondiale assoluto, dopo 20 anni, per la società meneghina. Gilardoni ha un curriculum da capogiro tra vittorie in campo nazionale e mondiale e una partecipazione olimpica a Pechino. Oltre a essere un grande atleta, non è solo un campione nell'ambito sportivo, anzi, tra un mondiale e l'altro ha trovato anche il tempo di laurearsi ed è per questo motivo testimonial ideale per la promozione dello sport nell'ambito scolastico. “Sono molto felice d' aver ricevuto la comunicazione ufficiale del mio primato. Penso che sia una bella soddisfazione personale, soprattutto per l' ultimo titolo conquistato; arrivato dopo una stagione che sembrava segnare il mio declino. Mai come nel 2011 ho ricevuto cosi tanti riconoscimenti dalle istituzioni. Ma ciò che più mi fa piacere è essere considerato un punto di riferimento per i giovani. Il mio augurio, per il prossimo anno, è che il nostro paese possa uscire con determinazione da questo periodo di crisi e che lo sport continui a tracciare delle linee guida positive per i giovani ed anche per le istituzioni.” BIOGRAFIA Daniele Gilardoni è nato a Lecco il 1° aprile 1976 e vive a Bellagio (Como). Ha iniziato a praticare canottaggio a 10 anni nell' U.S.Bellagina. Attualmente è in forza alla Canottieri Milano. Daniele Gilardoni ha disputato 478 gare ottenendo 424 podi,249 medaglie d’oro, 103 d’argento e 72 di bronzo. Ha, all'attivo: 11 titoli mondiali; 1 argento e 1 bronzo. Nove successi in coppa del mondo, 1 oro ai giochi del mediterraneo e la partecipazione olimpica a Pechino 2008. Sette titoli di campione d' Italia. Laureato in Scienze Politiche a Pavia gli è stata anche conferita la Laurea in Maestria dello Sport per meriti sportivi(Università di Pavia). Ha conseguito inoltre un Master in Management dello Sport all’Università Bicocca di Milano. E' stato Consigliere Federale, in quota atleti, della Federazione Italiana Canottaggio per il quadriennio olimpico 2004/2008. Attualmente è membro della Giunta Coni Regione Lombardia 2010/2012.
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05 Gennaio 2012

Da Regione Lombardia il primo codice di autoregolamentazione “Per i Giovani e con i Giovani”


Un “Codice di Autoregolamentazione dello Sport - Per i Giovani e con i Giovani” affinché lo sport si identifichi nei valori della lealtà, correttezza, onestà, dignità e rispetto dell’atleta e della persona. Uno strumento di prevenzione e salvaguardia della salute che affonda le radici nella professionalità e competenza degli operatori e nella pratica in totale sicurezza. Monica Rizzi (assessore Sport e Giovani di Regione Lombardia) aveva posto questa iniziativa tra le priorità del suo mandato e oggi questa mission a matrice etica è una tangibile realtà. Dalle “parole ai fatti” perché in Lombardia questi valori fondamentali siano ufficialmente scolpiti a chiare lettere in un “Codice Etico”, frutto di un sentito lavoro in sinergia con Antonio Marziale (direttore dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori), co-ispiratore del documento condiviso da Pier Luigi Marzorati (presidente CONI - Comitato Lombardia) intervenuto alla presentazione e sottoscrizione in rappresentanza di Comitati Regionali delle Federazioni Sportive, Discipline Associate, Enti di Promozione e Associazioni Benemerite. Presente alla sottoscrizione anche Pierangelo Santelli (presidente Comitato Italiano Paralimpico Lombardia). Aderisce al codice anche Giuseppe Colosio (direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia). Questi in sintesi, i temi del “Codice Etico”, affrontati e condivisi dai relatori nel corso della conferenza stampa: CODICE Un Codice di autoregolamentazione che piace definire - Etico - perché parla di valori, concetti e regole legate al comportamento nell'ambito sportivo. Una dichiarazione di buoni intenti destinata agli operatori, a ragazzi, insegnati e genitori, in grado d’indicare direttive per tutti quelli che a vario titolo gravitano attorno al mondo sportivo dilettantistico. Un documento pensato e scritto anche per sottolineare i valori sociali, educativi e culturali dello sport, ossia le linee guida fondamentali di rispetto e correttezza da applicare alle pratiche sportive. REGOLE Viviamo in un mondo in cui la mancanza di regole è uno dei problemi fondamentali. Ma i nostri ragazzi invece chiedono a gran voce queste regole. Con questo Codice l'obiettivo è divulgare un importante atto per dare loro un concreto aiuto in tal senso. Questo è l'unico e fondamentale scopo. Disciplina, rispetto, amicizia, lealtà, volontà e competizione sono alcuni dei valori che lo sport, oggi frainteso come mezzo di facile successo e arricchimento economico anziché stile di vita positivo, è in grado di insegnare a chi inizia fin da giovanissimo a praticarlo. Piccole regole che anche nella vita aiutano a vivere e a far vivere meglio. DIRITTI La prima parte del Codice è dedicata ai diritti dei giovani. Tra questi, il diritto fondamentale è quello di fare sport in maniera assolutamente libera oltre che in un ambiente sano e in assoluta sicurezza per partecipare a competizioni adatte all'età e sviluppare il proprio potenziale nel pieno rispetto dei tempi di maturazione personale. Ogni forma di doping e di alterazione dei risultati è naturalmente bandita e condannata “senza appello”. RESPONSABILITÀ La seconda parte del Codice illustra invece le responsabilità dei genitori e degli accompagnatori che devono evitare ogni forma di pressione indebita, dando allo sport la sua giusta dimensione. I genitori, cui è demandato l’importante e delicato ruolo di avvicinare i propri figli allo sport in modo equilibrato in base alle esigenze, capacità ed età dei ragazzi, evitando ogni forma di pressione psicologica e aiutandoli a crescere e a maturare pur riconoscendo i propri limiti. Sono i genitori a trasmettere per primi i valori della solidarietà e della partecipazione; sempre loro quelli che hanno il compito di trasmettere ai figli quanto - vittorie e sconfitte - siano un concetto parimenti importante da spiegare e comunque legati a doppio filo con il fair-play. Nello sport si vince ma si può anche perdere e mai la sconfitta deve essere intesa come umiliazione sul campo e soprattutto nella vita, bensì essere interpretata come sprone a far meglio, a sacrificarsi ancora di più per raggiungere i migliori risultati possibili. Anche i professionisti devono essere competenti non solo dal punto di vista tecnico ma anche psicologico quando c’è da valorizzare principi etici e relazionali. Infine, sono coinvolti i ragazzi che devono impegnarsi a tenere un comportamento esemplare, rifiutando ogni forma di violenza, altresì rispettando i valori dello sport. Non meno importante il ruolo degli allenatori che per primi, con il loro esempio, devono trasmettere ai ragazzi lo spirito dell’agonismo, dell’impegno, della coesione di gruppo, della lealtà e dell’integrità morale. Un importante esempio di correttezza sportiva e non violenza, deve essere invece trasmessa dagli “ambasciatori” dello sport, ossia dagli atleti professionisti, esempi e modelli positivi da imitare soprattutto per tutti quelli che decidono di accostarsi allo sport a livello agonistico. PRESENTAZIONE E MONITORAGGIO Dal 2012, l’assessore Monica Rizzi darà il via a una serie d’incontri in ogni provincia della Lombardia e lo farà a stretto contatto con i ragazzi e il loro territorio proprio per illustrare loro i contenuti del Codice, altresì per raccogliere idee, suggerimenti, pareri e proposte. "Si tratta - ha spiegato l'assessore - di un documento giovane e dinamico per eccellenza che già nel sottotitolo identifica il suo target e per questo aperto a ogni possibile rafforzamento o miglioramento. Per questo motivo, si darà il via a un successivo monitoraggio per capire come il documento sarà recepito e applicato anche in previsione di un possibile riconoscimento a quelle società sportive che in maniera mirata e puntuale ne applicheranno i contenuti. Un grande aiuto in tal senso dovrà provenire dai co-firmatari il Codice, affinché attraverso i propri canali d’informazione e comunicazione, soprattutto on-line, diano ancor più risalto e slancio a questo documento appositamente concepito per il web, strumento di informazione che ben si presta all’interazione con i giovanissimi”. Accettare le regole e la disciplina dello sport significa accettare le regole e la disciplina della quotidianità: a scuola, in famiglia, sul posto di lavoro. Ecco allora che il Codice “Etico” assume la forma di uno strumento ausiliario volto a educare giovani generazioni di atleti ma anche a sostenere le agenzie di educazione nel loro arduo compito. Cliccare qui per visualizzare il "Codice di Autoregolamentazione dello Sport - Per i Giovani e con i Giovani".
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04 Gennaio 2012

OTTO RAGAZZI LOMBARDI IN PARTENZA PER I GIOCHI OLIMPICI INVERNALI GIOVANILI DI INNSBRUCK 2012


Il presidente del Coni Lombardia, Marzorati: «Per i ragazzi l’opportunità unica di sentire l’odore di un’Olimpiade» 3 gennaio 2012 - Timidi. Come si conviene agli adolescenti. Sono gli otto giovanissimi lombardi convocati nella rappresentativa azzurra in partenza per Innsbruck, dove dal 13 al 22 gennaio si svolgerà la prima edizione dei Giochi Olimpici Giovanili Invernali (YOG). I loro nomi sono ancora sconosciuti al grande pubblico. Il loro sogno è farsi conoscere cominciando a vincere in occasione di questo primo appuntamento a Cinque Cerchi. Si chiamano Micol Cristini (pattinaggio artistico), Jasmine Tessari e Stefano Colafato (danza su ghiaccio), Nicole Martinelli e Milan Grugni (pattinaggio di velocità/short track), Manuel Perotti e Alice Canclini (sci di fondo), Veronica Olivieri (sci alpino). Oggi sono stati salutati dal presidente del Coni Lombardia Pier Luigi Marzorati, ricevendo «un incoraggiamento affinché questa esperienza olimpica – ha affermato Marzorati - possa essere positiva, divertente, gioiosa e, perché no, conquistare qualche medaglia». «In occasione della prima edizione degli YOG estivi di Singapore – ricorda Marzorati - aprimmo la sede del CR Coni Lombardia per un saluto agli atleti e ai tecnici in partenza. I dodici atleti lombardi tornarono con un’esperienza da ricordare. Carlotta Ferlito, Ludovico Edalli e Nicolas Marini trovarono le prime medaglie importanti della loro carriera sportiva. Agli atleti in partenza per Innsbruck auguriamo di sfruttare al meglio l’opportunità unica di sentire l’odore di un’Olimpiade». A dare il proprio saluto agli atleti anche il vice presidente vicario del Coni Lombardia, Felice Belloli, e il membro del Cio e presidente della Federazione Internazionale del Ghiaccio, Ottavio Cinquanta. «Per tutti i ragazzi - ha detto Cinquanta - sarà un’intensa emozione». CHI SONO GLI OTTO LOMBARDI IN PARTENZA PER GLI YOG. Micol Cristini, pattinaggio artistico. Nata a Bergamo il 3 giugno 1997 (Olympic Ice Dream School Bergamo). «Sono felice, mi piace molto pattinare, spero di portare a casa una medaglia». Jasmine Tessari, danza su ghiaccio. Nata a Milano l’1 aprile 1996 (Forum Ssdrl Assago). «Sarà una bella esperienza». Stefano Colafato, danza su ghiaccio. Nato a Milano il 20 aprile 1995 (Forum Ssdrl Assago). «Ce la metteremo tutta, siamo felici per la convocazione a questo livello». Nicole Martinelli, short track. Nata a Sondalo (Sondrio) il 24 agosto 1996 (Bormio Ghiaccio). «E’ una partecipazione che fa molto piacere. Spero di riuscire a dare il meglio». Milan Grugni, short track. Nato in Nepal il 31 gennaio 1997, milanese d’adozione (Agorà Skating Team Milano). «E’ un’esperienza mai provata che mi attira molto». Manuel Perotti, sci di fondo. Nato a Sondalo (Sondrio) il 07 settembre 1994 (Sci Club Alta Valtellina). «Sono contento del traguardo ottenuto». Alice Canclini, sci di fondo. Nata a Sondalo (Sondrio) l’8 marzo 1994 (Sci Club Alta Valtellina). «E’ una grande soddisfazione, sono felice di aver conquistato questa convocazione». Veronica Olivieri, sci alpino. Nata a Erba (Como) il 22 marzo 1995 (Reit Ski Team). «Sono contenta dell’opportunità che mi viene data di confrontarmi con altri atleti a livello internazionale».
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04 Gennaio 2012

Omaggio a Giulio Onesti


“Tre settimane fa l'ipotesi, che oggi ha trovato conferma. La nuova annata italiana tra francobolli ed interi inizierà oggi 4 gennaio con l'autoadesivo (come la maggior parte delle successive emissioni) da 60 centesimi dedicato al dirigente sportivo Giulio Onesti nel centenario dalla nascita. “Poi, più nulla sino a “Milanofil”. Almeno stando al programma reso noto da Poste italiane, che prevede ancora un certo numero di voci non fissate nella data. Al salone della filatelia organizzato nel capoluogo lombardo, comunque, arriveranno quattro serie, tutte composte da tagli con nominale pari a 0,60 euro: il primo promozionale per l'Expo universale del 2015, l'omaggio alla lira nel centocinquantesimo del corso legale (entrambi in uscita il giorno 23), il “Made in Italy” questa volta inerente il vino a denominazione di origine controllata e garantita (quindici -sì quindici, una vera ubriacatura!- esemplari attesi (il 24), il tributo per l'economista e capo dello Stato Luigi Einaudi (il 25)”. Notizia riconfermata anche da Philasport, il trimestrale della Unione Collezionisti Olimpici Sportivi, che in apertura al nuovo numero di dicembre (n. 80) tratta ampiamente l'argomento con due articoli: “Giulio Onesti, il Coni e la Filatelia Sport Olimpica” di Maurizio Tecardi, presidente Uicos e “Giulio Onesti”, un ricordo di Fiammetta Scimonelli, per tantissimi anni responsabile stampa del Coni e che per un certo periodo firmò anche “Il canottaggio”, la rivista della Federazione Italiana Canottaggio. Pur senza essere troppo in là con gli anni, è fuor di dubbio che anche i più giovani non possano non sapere chi è stato Giulio Onesti, come cittadino e come dirigente del C.O.N.I. Ed è grazie alla sua capacità ed intraprendenza che oggi l'Italia può vantare un organismo del livello del nostro Comitato Olimpico. Ricordandone la nascita (cent'anni fa) il 4 gennaio 2012, certamente non sarà dimenticato anche l'anniversario della sua scomparsa, avvenuta trent'anni fa, l' 11 dicembre del 1981. E se come uomo di sport ha saputo ridare corpo all'ideale olimpico nei momenti tragici dell'ultimo dopo guerra, riaffermando la supremazia dei valori dello sport e degli sportivi, contemporaneamente ha saputo valorizzare anche gli aspetti della cultura sportiva e ricordiamo la ricchezza della Biblioteca Sportiva del Coni che oggi vanta una collezione superiore ai 35.000 volumi specifici, oltre alle notevoli raccolte di giornali. Ma in questo aspetto ha voluto anche valorizzare un altro elemento della sua attenzione ed amore per tutto ciò che può rappresentare l'esaltazione del grande capitolo della storia sportiva, dando il suo incondizionato appoggio allo sviluppo e alla affermazione della Filatelia Sport Olimpica in Italia. Ferruccio Calegari delegato regionale Unione Italiana Collezionisti Olimpici Sportivi

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