Ufficializzato il calendario del Campionato regionale invernale 2012 individuale e a squadre dalla Fitav Lombardia per la Fossa Olimpica, lo Skeet, il Double Trap, la Fossa Universale e il Compak, che vedranno impegnati i tiratori di tutte le categorie e qualifiche con in palio anche le “card” per la qualificazione alla finale tricolore invernale. Il circuito della Fossa Olimpica, diviso in due zone (Est e Ovest), consta di 8 gare sui 50 piattelli con la possibilità di scartare le 2 peggiori prestazioni e avrà inizio venerdì 6 gennaio per concludersi il 19 febbraio. La finale per quanti si saranno qualificati è invece in calendario domenica 26 febbraio sulle pedane del Concaverde di Lonato del Garda. Le classifiche per stabilire gli aventi diritto di partecipazione alla finale, che verranno unificate al termine delle 8 prove di qualificazione, saranno stilate a differenza zeri (penalità). Si riparte, dunque, all'Epifania dai campi del Concaverde e del Tav Belvedere di Uboldo per passare poi, il 7 e 8 gennaio alla seconda tappa, quella che vedrà interessati i centri di Mattarona e Arluno. Cieli Aperti domenica 15 e Fagnano il 14 e 15 gennaio, ospiteranno invece la terza prova, mentre il Bettolino di Trenzano e il Campanile di Mesero saranno teatro della quarta prova, quella che già potrà in qualche modo conto di stilare un primo bilancio, in programma il 21 e 22 gennaio. Girone, per così di di ritorno, con la 5 prova che vedrà i tiratori impegnati sulle pedane del Tav Bergamo il 28 e 29 gennaio per la zona ovest, mentre quelli appartenenti alla zona est si daranno appuntamento domenica 29 a Uboldo. Sesta prova, e passiamo al 4 e 5 febbraio, a Mattarona e Arluno prima iniziare il rusch conclusivo, quello più delicato soprattutto per quanti non hanno ancora maturato il numero di gare obbligatorie, con la settima tornata dell'11 febbraio sui campi del San Fruttuoso e di Fagnano per poi ultimare il circuito regionale a Mesero e Bonate Sopra il 18 e 19 febbraio. In palio, anche i titoli regionali per Società che, in base al risultato globale fatto segnare in ogni singola prova, otterrà ogni volta punteggi variabili dai 10 punti ai 2 punti che verranno poi sommati al fine di ottenere i bonus da 12, 8 e 5 punti per le prime 3 classificate, da “spendere” nella finale regionale. Ogni società potrà schierare squadre da 6 tiratori con la limitazione di 1 tiratore della categoria Eccellenza e 1 di Prima. Per quanto concerne le 3 prove regionali dello Skeet, il via alle ostilità è fissato per domenica 22 gennaio al Tav Sant'Ambrogio per poi far tappa al Tav Cieli Aperti il 12 febbraio e concludersi domenica 19 febbraio a Mattarona Rivarolo. Anche in questo caso, saranno 50 i lanci da affrontare in ciascuna prova e le classifiche verranno stilate a piattelli colpiti con la possibilità, per il singolo tiratore, di scartare quella meno performante, norma che non vale invece per la classifica a squadre. Saranno 2 le prove di Double Trap con la prima in calendario per domenica 5 febbraio al Concaverde e il 12 febbraio al San Fruttuoso. In questo caso, ogni prova si svolgerà sulla distanza di 3 serie da 15 doppietti ciascuna con classifica finale a piattelli colpiti. Eccoci al Compak, specialità che va prendendo sempre più piede, con le sue 5 prove da 75 piattelli ciascuna e la possibilità di scartare quella peggiore, sia a livello individuale che di società. Si inizia il 14 e 15 gennaio da Arluno per trasferirsi, il 21 e 22 al San Fruttuoso fino a chiudere il mese di gennaio il 28 e 29 al Tav Bergamo. Quinta e ultima prova sabato 25 e domenica 26 febbraio sulle pedane bresciane del Tav Bettolino di Trenzano. Chiudiamo con la Fossa Universale con le 2 prove del 18 e 25 marzo, entrambe da disputarsi al Tav Melzo sulla distanza di 50 piattelli con formula a scorrere e classifiche stilate per somma piattelli distrutti. La parola dunque passa adesso ai tiratori e alle società che non mancheranno certo di mettersi in mostra nel corso di questa importante vetrina che non è che l'antipasto di una stagione ricca di eventi e, speriamo per tutti, di grandi soddisfazioni.
Quasi 70 giocatori in gara a Milano per il Trofeo Franzioni, una delle più importanti gare nazionali della Dama. In gara (quasi) tutti i migliori specialisti, giunti da ogni parte d’Italia – da Udine alla Sicilia. Ha vinto imponendo i diritti di una classe superiore il campione livornese Michele Borghetti (protagonista la scorsa estate del match mondiale con il russo naturalizzato americano Moyseev), che ha preceduto il romano Marcello Gasparetti e il valdostano Paolo Faleo. Tra le varie gare disputate anche il campionato italiano femminile che ha visto la conferma di Erika Rosso, sedicenne di Aosta, che il prossimo anno si batterà per il titolo mondiale femminile assoluto con la campionessa in carica del Turkmenistan.
Grande successo per il torneo internazionale di Scacchi organizzato dalla Società Scacchistica Milanese e intitolato alla memoria di Edoardo Crespi, fondatore del sodalizio nel 1881. Quasi 300 partecipanti ai vari gruppi: moltissimi i ragazzi e le ragazze Under 16, numerosa la pattuglia femminile, e ben 10 Grandi Maestri (il massimo titolo negli scacchi) al via nel Magistrale. [gallery columns="2"] Nelle foto: Jobava con il piccolo Luca Moroni (a sinistra) e Jobava con la campionessa Marina Brunello Classifiche complete sul sito www.scacchisticamilanese.com Da segnalare che il torneo dei Maestri ha visto il netto dominio del georgiano Baadur Jobava (28 anni, giocatore tra i primi 50 al mondo), che ha concluso con otto vittorie e un pareggio, realizzando un punteggio stratosferico che ha suscitato l’interesse dei media e dei siti internet di tutto il mondo. In evidenza nel torneo anche il bergamasco Alessio Valsecchi, 19 anni, che ha conquistato il titolo di Maestro Internazionale (il secondo livello nella graduatoria mondiale). Buone anche le prove della campionessa Marina Brunello (17 anni) e del piccolo milanese Luca Moroni, 11 anni, che ha stupito per la caparbietà e la sicurezza nel gioco. All’inaugurazione è intervenuto il presidente Pierluigi Marzorati.
Sono appena tornata da due splendidi giorni passati a Pescara dove ho avuto l'onore di rappresentare la Lombardia nella 29esima edizione del Trofeo delle Regioni UISP di nuoto. Erano 17 le regioni rappresentate quasi 600 atleti della categoria esordienti A ed esordienti B la più piccola aveva 8 anni mentre il più grande ne aveva 12, tutti i migliori nuotatori della UISP si sono dati appuntamento nella bellissima piscina di Pescara. Siamo partiti in pullman Venerdì pomeriggio da Milano, che bello mezza giornata di scuola è stata saltata (per qualcuno anche tutto il giorno), dopo 7 ore di viaggio siamo arrivati a sera in albergo a Pescara. Gli allenatori ci hanno diviso nelle camere, mentre già durante il viaggio avevamo cominciato a stringere amicizie con i bambini e le bambine contro cui di solito ci scontriamo nelle gare sia UISP sia Federali, ma c'era qualche cosa di strano nell'aria, questa volta si sentiva che c'era qualche cosa di diverso, non gareggiavamo per le nostre squadre abituali, gareggiavamo per la Lombardia, la nostra regione, non gareggiavamo contro la tale squadra o la tale bambina gareggiavamo INSIEME. Nelle stanze quindi siamo stati divisi con bambine e bambini di altre squadre ma tutti accomunati dalla stessa provenienza. Il mattino di Sabato è volato in un lampo e dopo pranzo siamo corsi in piscina dopo la partita di pallanuoto delle squadra locale che milita in serie A2 abbiamo sfilato per regione davanti alle grandi tribune stracolme di gente, ma mentre ci stavamo cambiando ecco che è scoccata la scintilla vedevamo gruppetti di bambine, ma poi mi sono fatta raccontare anche di bambini che ci guardavano e non ci chiedevano come ci chiamavamo ma da dove venivamo, per loro noi non eravamo Gaia, Sara, Francesca, Anisha, Stefano o Gioele, ma solo Lombardia: “Ecco arrivano le Lombardia” “Ciao chi siete ? Lombardia ?” Ecco iniziano le prime gare e sugli spalti anche i papà e le mamme fanno amicizia con le persone che gli stanno a fianco: “Da dove vieni ?” anche con loro la domanda è la stessa: “Da Milano” “Ah tu sei Lombardia ! Io sono Piemonte !”. Un pomeriggio di vittorie e delusioni che alla fine ci lascia lontani dal podio come rappresentativa, qualcuno di noi ha portato a casa un oro altri un argento e poi tanta ma tanta fatica per restare vicini ai migliori sopratutto della Campania e dell'Emilia Romagna. Io dovrò gareggiare solo domenica, ma mi sono sgolata per dare la carica a tutti i miei compagni di squadra. La notte non riesco a dormire molto; ho paura, di solito è sempre così prima di una gara, figuriamoci questa, in cui non gareggio per me, ma per la mia regione. Colazione in fretta, mi sudano le mani, lo stomaco mi si contorce, e se parto prima ? Riesco a non pensare continuando a fare il tifo per chi gareggia, ma adesso tocca a me ! 50 metri nuotati in pochi secondi poco meno di 35 Non basta ! Arrivo seconda ! La delusione diventa brivido quando l'allenatore mi dice che farò anche la staffetta 4 x 50 mista, ultima frazionista. La staffetta è una delle gare più belle non si nuota da soli ma si nuota in SQUADRA, non nuoti per te stessa e le tue compagne fanno affidamento su di te di solito le prestazioni si moltiplicano e l'adrenalina arriva a mille. Le mie tre compagne danno il massimo ma al mio cambio siamo solo terze non c'è tempo per pensare non c'è tempo per guardarsi intorno testa bassa gambe veloci e bracciate distese arrivo in fondo tocco con la mano mi guardo intorno e scopro di essere arrivata davanti a tutte !!! Una festa con le compagne ci abbracciamo e ridiamo, quasi mi spunta una lacrima, ancora poche gare poi scopriremo se la squadra è arrivata sul podio. E' l'ultima gara e l'annuncio è importante la Lombardia è Terza ! Dietro all'Emilia e alla Campania davanti al Piemonte siamo tutti felici e tutti ci applaudono. Non applaudono Maya, Ludovica, Errico o Matteo si applaude alla Lombardia ed io sono felice perché oggi non mi chiamo con il mio none oggi mi chiamo LOMBARDIA.
Il 7 dicembre è comparso un bellissimo articolo sull'Avvenire a firma di Jacopo Della Palma in cui si da una lettura della disciplina schermistica più ampia. Il giornalista intervista Giovanni Lodetti, fondatore nel 2002 assieme a Roberta Ravasi del Circolo della Spada M° Marcello Lodetti, e si fa accompagnare in un percorso storico che affonda le sue radici nel lontano 1987 che ha il pregio di "vivere la scherma" in una dimensione che non è solo quella degli ori olimpici. Tutti infatti conosciamo questa disciplina perchè, puntualmente, ogni 4 anni concorre ad arricchire il medagliere olimpico italiano. Pochi di noi si soffermano però a riflettere quanto può fare questa disciplina se utilizzata da un acuto psicologo clinico dello sport che la reinventa come strumento terapeutico per aiutare la crescita della persona a 360 gradi. L'intuizione vincente dl dr. Lodetti è stata quella di comprendere che la scherma è una disciplina universale e permette a chinque di "dire la sua". Con "chiunque" si intendono sia persone normodotate che diversamente abili di ogni età. La scherma è una disciplina fortemente strutturata e dotata di regole che tutti rispettao e imparano a rispettare. Permette alle persone che la praticano di trovarsi in un setting comune in cui si parla lo stesso linguaggio e che permette a chi lo pratica con "testa" di ottenere risultati gratificanti sotto tutti i punti di vista. Il primo avversario che uno schermitore deve affrontare, normodotato o diversamente abile, è se stesso. E' fondamentale imparare ad avere un colloquio sereno con se stessi, riconoscendo i propri limiti e i propri punti di forza, e lavorare per raggiungere obiettivi misurabili e gratificanti. Nella realtà lombarda l'unica sala di scherma che ha saputo aprirsi in modo efficace ed efficiente a tutte le realtà di atleti è la sala M° Marcello Lodetti: in questo spazio trovano posto atleti normodotati, atleti diversamente abili e atleti ipovedenti e tutti "tirano" tra loro con entusiasmo e determinazione contribuendo ognuno alla crescita del compagno di sala. Vi invitiamo a leggere l' articolo per conoscere meglio questa importante realtà che non desidera rimanere unica ma essere di stimolo affinchè questo modo di operare si diffonda a livello nazionale. Clicca qui per scaricare l'articolo.