Domani mercoledì 7 giugno alle ore 11.00 con il Patrocionio del CONI Milano, conferenza stampa di presentazione della mostra: Un libero soffio d'arte nello Sport presso il Palazzo CONI Lombardia di Via PIranesi. Ci sarà anche il presidente Oreste Perri a presentare l'iniziativa.
Mentre giovedì 8 giugno, alle ore 20, si terrà il vernissage della mostra che nasce come un' iniziativa tesa a coniugare l’arte con l’emozione pura dell’attività sportiva.
Gli Artisti, di diversa formazione, sono stati selezionati dal direttore artistico Adamo Panessidi, curatore della mostra e ideatore del progetto.
I partecipanti sono: Adamo Panessidi, Aldo Leonardi, Alfredo Rapetti Mogol, Fabrizio Gavatorta, Filippo Biagioli, Luca Alinari, Michele Carminati, Mirko Pagliacci, Pietro Messina, Silvio Formichetti
Organizzata dall’Associazione puntoelinea con il contributo del Municipio 4 del Comune di Milano, la mostra sarà ospitata dal CONI fino a giovedì 15 giugno e aperta al pubblico con ingresso libero nei seguenti giorni e orari:
Giovedì 8 giugno (vernissage) dalle 20 alle 23
Venerdì 9 giugno dalle 10 alle 22
Giovedì 15 giugno dalle 10 alle 22
Presso la sede del CONI Regionale della Lombardia, il Dr. Oreste Perri, Presidente del CONI Lombardia ed il Dr. Luigi Pagano, PRAP (Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) della Lombardia, hanno sottoscritto il rinnovo dell’Accordo Attuativo a suo tempo stipulato a seguito dell’accordo tra Comitato Olimpico Nazionale Italiano e Ministero della Giustizia nel 2013. L’Accordo è finalizzato a promuovere, in collaborazione con Enti, Associazioni e privato sociale, le attività sportive in favore della popolazione detenuta e la cultura del benessere psico-fisico.
Si è parlato quindi dello Sport in Carcere come strumento di valorizzazione di sé, di socializzazione e di miglioramento dell’autostima. Oltre al fatto che, in considerazione del generale sovraffollamento delle strutture e dell’elevato turn-over dei detenuti, le attività sportive e di formazione contribuiscono a riempire il tempo della detenzione consentendo di scaricare le energie negative e favorendo il rispetto delle regole e la socializzazione.
Si è parlato anche di benessere di chi opera all’interno degli Istituti Penitenziari ed il CONI Lombardia si è detto favorevole a consentire la partecipazione del personale di polizia penitenziaria ai corsi di formazione per Operatore Sportivo di Base, organizzati dalla Scuola Regionale dello Sport e già calendarizzati nelle varie Province della Lombardia, per il prossimo quadriennio.
Altra novità è quella di programmare un’attività sportiva dedicata agli sport della mente, come gli scacchi, la dama ed il bridge, i quali potrebbero esseremolto graditi soprattutto per la popolazione adulta carceraria. Le altre iniziative che vogliamo perseguire sono quelle che finora hanno portato maggiori soddisfazioni sia per la dirigenza penitenziaria che per i detenuti e nello specifico continueremo a proporre consulenza tecnica in Impiantistica Sportiva nelle diverse sedi sia per quanto riguarda gli impianti in uso al personale che alla popolazione detenuta. Il CONI vuole anche sviluppare la programmazione di incontri con atleti/testimonial/Mental Coach, già effettuati presso alcuni Istituti Carcerari e dove è emerso un interessante scambio di opinioni e di condivisione delle regole, basato solo sull’esperienza.
Tante idee concrete alle quali sia il Dr Perri che il Dr Pagano, vogliono dare continuità per ottenere riscontri immediati.
Nella foto: Il dr Luigi Pagano, il presidente Oreste Perri, la Drssa Maria Siciliano del PRAP e il Delegato Provinciale di Milano, Claudia Giordani
Al 39° piano di Palazzo Lombardia, con tanti ospiti eccellenti, tra i quali il Presidente Nazionale CONI Giovanni Malagò, Roberto Maroni ha consegnato i premi speciali Rosa Camuna 2017 a Silvio Berlusconi e a Massimo Moratti per "l'impegno nel sociale dei due gloriosi club" Inter e Milan e delle loro Fondazioni. "Abbiamo deciso di assegnare il premio speciale a questi due gloriosi club che hanno fatto di Milano e della Lombardia un punto di riferimento dello sport nel mondo" ha detto Maroni durante la cerimonia di consegna: "Ci avete fatto inorgoglire, soffrire e gioire molto. Questo non è un amarcord ma un premio a quello che le due squadre fanno e continuano a fare nel campo del sociale". "Noi siamo molto impegnati su questo fronte, in cui investiamo tante risorse, e con questo premio speciale vogliamo riconoscere l'impegno di Milan e Inter. Questo è il significato principale del premio di oggi" ha concluso Maroni.
Il governatore ha donato a Moratti una maglia del Milan con la scritta Massimo e il numero 1, mentre a Berlusconi una maglia dell'Inter con la scritta Silvio e il numero 1.
I due ex presidenti hanno raccontato, intervistati dal direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti, della loro passione per le loro ex squadre e insieme del grande rispetto nutrito per i rivali cittadini.
Una mattinata dedicata allo sport e al divertimento in cui i detenuti sono stati i veri protagonisti con partite di calcio e pallacanestro, diretti da due speciali allenatori come Emiliano Mondonico e Carlo Recalcati
Presenti anche Oreste Perri, Presidente CONI Lombardia, Fabio Pizzul, Consigliere regionale Lombardia, Cherubina Bertola, Vicesindaca del Comune di Monza, Massimo Achini, Presidente CSI Milano, Nicola Colombo, Presidente S.S. Monza 1912 e Ilaria Conciato del Consorzio Vero Volley
Non una comune conferenza stampa, ma un momento di unione, in cui tutte le barriere, per un attimo, sono state abbattute. Questa mattina, presso la Casa Circondariale di Monza è stato inaugurato un nuovo campo da gioco polivalente per basket e volley, simbolo di come lo sport possa essere veicolo ideale per ridare forza al senso delle regole e per far ritrovare dopo un momento di buio la possibilità di una nuova prospettiva.
Alla conferenza, iniziata con il taglio del nastro in campo di alcuni detenuti, sono intervenuti:
- Maria Pitaniello, Direttrice della Casa Circondariale di Monza: “Il progetto dello sport in carcere va avanti da diversi anni e con il nuovo campo polivalente siamo in grado ampliare la proposta sportiva per i detenuti. Uno sport che educa a rispettare le regole, a rispettare i compagni e anche a rispettare se stessi. Divertirsi, allentare la tensione e fare squadra è importante per migliorare la vita di tutti, anche qui”.
- Massimo Achini, Presidente del CSI Milano: “Oggi la novità non è lo sport in carcere, ma crederci davvero con l’ambizione di poter esprimere al meglio le sue potenzialità educative. Oltre ad inaugurare il nuovo spazio polisportivo del Carcere di Monza, annunciamo che i detenuti della casa circondariale parteciperanno ai campionati della prossima stagione sportiva del Csi Milano con una squadra di pallavolo e una di pallacanestro, oltre alla squadra di calcio a 7 che milita da alcuni anni nelle nostre competizioni”.
- Oreste Perri, Presidente CONI Lombardia: “In campo oggi ho visto delle persone che si sono sentite libere giocando. Lo sport aiuta a tirare fuori la parte buona di ciascuno, a sentirsi meno solo e a credere in se stessi. Riuscire a far sorridere qualcuno è il regalo più bello che si può fare a se stessi e agli altri. Il rispetto delle regole, l’aiuto e lo scambio reciproco sono i valori che un progetto come questo riesce a trasmettere”.
- Fabio Pizzul, Consigliere regionale Lombardia: “Mi impegno da diversi anni nel mettere a sistema tutte le attività che vengono realizzate in carcere costruendo un collegamento con il territorio e con la società. Lo sport e la voglia di mettersi in gioco sono una vera scuola di vita in grado di dare speranza e prospettive migliori per il futuro.”
Hanno portato la loro testimonianza anche:
- Emiliano Mondonico, ex allenatore di calcio: “È importante aiutare chi è in difficoltà. Non ho allenato solo dei campioni, ma oggi alleno anche squadre con ragazzi in difficoltà e si vive meglio quando si ha la forza e la volontà di sostenere gli altri. Questi ragazzi ogni mattina si alzano e sanno che devono fare goal, non solo in campo, ma soprattutto nella vita. Fare squadra e rispettare le regole sono insegnamenti che lo sport può offrire”.
- Carlo Recalcati, allenatore della Pallacanestro Cantù : “La capacità e la voglia di stare insieme dei detenuti erano evidenti sul campo di gioco. Attraverso lo sport si possono imparare le regole necessarie per ributtarsi nella vita dopo aver scontato la pena dei propri errori. Sapere che il nostro intervento di oggi può aiutarli è davvero appagante”.
- Nicola Colombo, Presidente della S.S. Monza 1912: “Noi del Monza calcio siamo venuti qui per poter tendere una mano a coloro che vivono il difficile mondo del carcere e per cercare di aiutarli a recuperare la propria vita ed i contatti con l’esterno. Parlare di sport e in particolare di calcio può favorire il reinserimento sociale e poterlo praticare anche qui è sicuramente un veicolo per raggiungere e mantenere la salute fisica e mentale”
Per maggiori info vai sul sito www.CSI.milano.it