
Torna il Giro d’Italia di Handbike con il suo carico di fortissime emozioni che coinvolgono sempre più. Domenica 8 maggio a Desenzano del Garda (BS) è in programma la seconda tappa e l’organizzazione annuncia numeri da record. Ad oggi, infatti, si contano ben centotrentacinque corridori già iscritti che per questa disciplina segnano una partecipazione numerosissima. Nel dettaglio il programma della seconda tappa invita alla gita e a condividere l’esperienza con questo sport così emergente. Il ritrovo e la verifica delle licenze dei corridori è fissato già sabato 7 maggio dalle ore 16.00 presso l’hotel Splendid & Mayer. Domenica il ritrovo è fissato dalle ore 7 presso la sede della Lega Navale Italiana mentre la partenza sarà data alle ore 9 in piazza Capelletti, nel centro storico di Desenzano del Garda. Il circuito cittadino su cui si svolgerà la competizione sviluppa km 6,6, da percorrere più volte con la formula “45 minuti + 1 giro” o massimo 33 km. Il tracciato di gara, considerato di media difficoltà, costeggia il magnifico Lago di Garda ed è per questo molto suggestivo e meta continua di migliaia di turisti da tutto il mondo. La competizione è organizzata dall’Associazione Active Sport Disabili e dall’Associazione Gruppo Sportivo San Martino della Battaglia. Intanto non si è ancora spenta l’eco suscitata dalla tappa inaugurale, disputata lo scorso 10 aprile a Loreto nello scenario del monumentale Santuario della Santa Casa; il Giro d’Italia di Handbilke costituisce sempre più la sceneggiatura di un racconto sportivo bellissimo che i suoi formidabili protagonisti stanno scrivendo sulle strade di un Paese spesso unico al mondo. Il Giro d'Italia di Handbike 2011 10/4/2011: 1a tappa - LORETO (AN) - org: Team Ponte 08/5/2011: 2a tappa - DESENZANO (BS) - org: GS San Martino della Battaglia 15/5/2011: 3a tappa - MARINA DI MASSA (MS) - org: Polisportiva Diversamente Abili 05/6/2011: 4a tappa - SOMMA LOMBARDO (VA) - org: Velo Club Sommese 25/6/2011: 5a tappa - OLGIATE/SOLBIATE OLONA (VA) - org: GS Solbiatese & Ass. Amici Del Gamba 26/6/2011: 6a tappa - BREGNANO (CO) - org: Team MTB Bee and Bike 09/7/2011: 7a tappa - FOSSANO (CN) - org: Polisportiva P.A.S.S.O. 17/7/2011: 8a tappa - PORDENONE - org: Ass. Sportiva Disabili "Basket e Non Solo" 31/7/2011: 9a tappa - SULMONA (AQ) - org: AS Pedale Sulmonese 28/8/2011: 10a tappa - ALBA (CN) - org: Sportabili Alba

I più bei nomi dello sport milanese sono intervenuti lunedì 2 maggio nella prestigiosa “Sala delle Colonne” alla sede centrale della Banca Popolare di Milano per applaudire la “Famiglia Abbagnale” alla quale quest'anno è stato assegnato il prestigioso Premio “Emilio e Aldo De Martino – Amore per lo Sport e per la Vita”, alla 24.a edizione, ma da quattro anni trasformato da individuale a gruppo familiare. Nel 2008 fu assegnato alla Famiglia Mangiarotti, nel 2009 alla Famiglia Moser, nel 2010 alla Famiglia Simeoni/Azaro e quest'anno agli Abbagnale. La manifestazione è stata condotta impareggiabilmente da Bruno Pizzul, storica voce della televisione italiana che ne aveva seguito le iniziali vicende prima che entrasse in campo con le sue irruente cronache Giampiero Galeazzi, che tra l'altro aveva inviato un simpatico messaggio che è stato letto da Pizzul. Al tavolone presidenziale del salone c'erano, oltre ai premiati ed a Bruno Pizzul, Giovanni Pipi, dirigente della Banca Popolare, Claudio Gregori della Gazzetta dello Sport, il prof. Robertino Ghiringhelli dell'Università Cattolica con dichiarato lontano amore per il canottaggio varesino, Mario Resca, dirigente del Ministero dei Beni Culturali e Andrea Vaccani, presidente del Premio. Claudio Gregori, tra l'altro anche lui con un passato nel canottaggio all'Università di Pavia, ha illustrato in maniera impareggiabile l'alata genesi della grande famiglia di campioni del remo, ricordandone la “nascita” nel piccolo club di Castellamare di Stabia dove “si aprì il capitolo più bello, unico e indimenticabile della storia del canottaggio italiano”. E dove – sottolineava ancora Claudio Gregori – “in quella palazzina in legno e muratura adagiata sulla banchina del porto nasceva il mito sportivo di Giuseppe e Carmine Abbagnale. E nel loro destino di campioni c'era il due con timoniere, la barca che evoca più delle altre lo sforzo, la fatica e il sudore, come la cultura contadina di cui gli Abbagnale sono figli. E come per incanto quella barca dura si trasforma, diventa suntuosamente elegante e attraverso tredici anni consecutivi (dal 1981 al 1993) ci fa attraversare momenti emozionanti nella storia del canottaggio”. “Momenti – grazie anche alla passione e intuizione del loro zio-allenatore Giuseppe La Mura, prosegue Gregori - che saranno traino per il canottaggio italiano dopo la stasi sopravvenuta al periodo di Baran e Sambo”. Giuseppe e Carmine entrano da protagonisti nella storia del canottaggio e nel libro d'oro dello sport e con loro al timone della barca, che con ardita visione Gregori fa nascere da una immaginaria conchiglia dal mare, il timoniere Peppiniello Di Capua. Poi ne ha ricordato i momenti magici del percorso vittorioso, le sette medaglie d'oro, una d'argento e una di bronzo ai mondiali e i due ori e l'argento nelle tre edizioni consecutive dei Giochi Olimpici. Accostandone i nomi ai gradi campioni, ai grandi singolisti del passato e ricordando anche le gesta del comasco Giuseppe Sinigaglia trionfatore a Henley nel 1914, e associandogli anche l'altro campione stabiese Ciccio Esposito, sino ad arrivare alla continuità familiare con il successo in tre Olimpiadi successive del terzo fratello, Agostino, oro a Seul nel quattro di coppia, ad Atlanta nel doppio e a Sydney ancora nel quattro di coppia, “una impresa esclusiva per chi ha le stimmate del fuoriclasse”. Agostino non era presente, impegnato a Piediluco per le sue funzioni di tecnico federale, ma è stato ugualmente applaudito. Come in futuro, riteniamo, si aggiungerà l'applauso degli sportivi milanesi quando con padre e zii approderà a Milano anche Vincenzino, il figlio di Giuseppe Abbagnale che tanto sta crescendo nella loro scia. “Questo riconoscimento – ha spiegato il presidente del Premio, Andrea Vaccani – ripropone il senso della vita e dello sport vissuti con amore, passione e impegno, come è stato per Emilio e il figlio Aldo, epigoni del giornalismo italiano”. Riconoscimento culminato con l'assegnazione alla “famiglia Abbagnale” de l'Albero d'Europa, originale multiplo dell'opera del maestro Mario Rossello realizzato in esclusiva per l'Associazione che promuove il premio, mentre a Peppiniello Di Capua è stato consegnato il riconoscimento speciale il “Cuore d'Argento”, in parallelo ad analogo riconoscimento a Mario Resca, dirigente del Ministero dei Beni Culturali impegnato nella promozione sportiva. E tra i tantissimi presenti ricordiamo la signora Carla, vedova di Aldo De Martino ed anima della manifestazione, Edoardo Mangiarotti, Carlo Monti, Pilade Del Buono, Sante Gaiardoni, Sergio Meda, Alcide Cerato ed anche un cugino dei fratelloni, Carmine Abagnale (ma con una sola B, puntualizza) attivo nella vita politica e civile di Milano. E validissima memoria dello sport italiano Vito Liverani, l'eccezionale fotografo fondatore di Omega Fotocronache, che pur essendo andato ufficialmente in pensione lo scorso anno, è sempre attivamente presente ai grandi avvenimenti dello sport e dal suo archivio ha fornito le preziose immagini per la brochure dell'avvenimento ed anche a noi per la circostanza le foto per questo servizio. FC


- Torneo 3 vs 3 maschile - under 13 1998-1999 - under 15 1996-1997 - under 17 1994-1995 - senior 1971-1993 - master fino al 1971 (max 1 under)
- Torneo femminile - under 16 1996-1998 - over 16 dal 1995
- nome della squadra e nominativi dei suoi componenti (completi di data di nascita e recapito telefonico)
- nominativo del capitano, suo indirizzo, e-mail e numero di telefono (compilando in maniera leggibile il modulo di iscrizione, in tutte le sue parti)

Sabato 21 maggio 2011, alle ore 9.30 presso la Sala Stampa dell'Autodromo di Monza (Via Vedano 5), si svolgerà il Congresso "Il Panathlon e la donna nello sport". Lo sport è anche donna, la donna atleta non ha bisogno di rincorrere il modello maschile. Lo sport al femminile è naturalmente qualcosa di diverso da quello praticato dagli uomini; costituisce un "unicum" che non ha bisogno di confronti, così è assurdo cercare di ottenere "innaturalmente" risultati vicini a quelli dell'altro sesso. I relatori di questi interessante incontro saranno il Prof. Maurizio Mondoni, Governatore Area 2 Lombardia e ricercatore Università Cattolica di Milano, il Dott. Giuseppe Mari, Ordinario di Pedagogia Generale Università Cattolica di Milano. Sono previsti importanti contributi di: Debora Tundo (Karate), Marika Kullmann (Pattinaggio), Laura Vernizzi (Ginnastica ritmica), Germana Cantarini (Bocce) e Claudia Giordani (Sci). Ognuno di noi è chiamato a riflettere con particolare attenzione sul "genio delle donne" anche in campo sportivo. La loro eleganza, la maestria, la coordinazione, la bellezza: sono questi gli ingredienti che ci permettono di affermare che lo sport è anche donna. Persino il barone De Coubertin, considerato da tutti il fondatore dello sport moderno, è stato ferocemente contrario allo sport femminile e l'ingresso delle donne alle Olimpiadi è stato ritardato fino ai Giochi Olimpici di Amsterdam del 1928, dove le donne parteciparono solo al tennis, al tiro con l'arco e al golf. Lo sport al femminile però ha radici lontane. Molti autori e storici sostengono che in Grecia le ragazze si esercitavano non solo nel gioco della palla, nella corsa e nei salti, ma anche nel lancio del disco e nel giavellotto. Appuntamento quindi a Monza il 21 maggio per approfondire l'argomento.

2 maggio 2011 - Pubblichiamo un articolo apparso su "Il Giorno" - Edizione di Milano Sud del 30 aprile 2011, con un servizio pubblicato sul recente riconoscimento a commendatore di Pino Zoppini. Clicca qui per scaricare l'articolo