
Questi i risultati delle partite di domenica 6 novembre: UNDER 18 - I Seamen ripetono l'exploit della settimana scorsa contro i Daemons: dopo averli battuti in casa al Vigorelli, li battono anche a Cernusco sotto la pioggia. La difesa dei Lupi di Mare si assesta ad ogni gioco, impedendo ai demoni qualunque azione offensiva, mentre in attacco ci pensa Filippo Turrin a tener alto il morale dei Seamen. I Rhinos Milano battono i Crusaders Cagliari nel secondo tempo, dopo che la prima metà di gara era terminata in sostanziale parità 8-6. Questi i risultati degli incontri del weekend Pirates Savona Seahawks Versilia - rinviata Predatori GdT Giaguari Torino - rinviata Marines Lazio Grifoni Perugia - 40-13 Daemons Martesana Seamen Milano - 0-44 Draghi Udine Saints Padova - 27-6 Angels Pesaro Ravens Imola - 6-21 Rhinos Milano Crusaders Cagliari - 14-6 Grizzlies Roma Storms Pisa - 17-0 UNDER 21 Ad inizio secondo quarto si aprono le segnature tra Lions Bergamo e Seamen Milano. Ci pensa Bonaparte ad aprire le danze segnando e trasformando da due. I Lions tentano il recupero nel terzo periodo con Visani che ritorna il kickoff di inizio secondo tempo dei Seamen, ma nell'ultimo sono i milanesi a prendere il largo restituendo con gli interessi la sconfitta al Vigorelli della settimana scorsa. Questi i risultati delle partite del weekend Warriors Bologna Elephants Catania - rinviata Marines Lazio Crusaders Cagliari - 8-0 Doves Bologna Panthers Parma - 0-52 Rhinos Milano Lakers Lugano - 37-0 Legio XIII Roma Barbari Roma Nord - 6-56 Lions Bergamo Seamen Milano - 6-24 Islanders Venezia Resdkins Verona - 31-0 Guelfi Firenze Bobcats Parma - 48-12 Aquile Ferrara Giants Bolzano - 26-8 SB

Il convegno “Quale futuro per lo sport nell’oratorio del Terzo Millennio?”, promosso dal Coni Lombardia e svoltosi il 4 novembre all’Università Cattolica di Milano, ha ricevuto giudizi positivi da parte dei partecipanti. Sul tema, in un’aula Pio XI gremita di ascoltatori e studenti, sono intervenuti il presidente del Coni Lombardia, Pierluigi Marzorati, don Alessio Albertini (responsabile sport della Diocesi di Milano), Massimo Achini (presidente del Csi), Aldo Grasso (docente dell’Università Cattolica ed editorialista del Corriere della sera), Maurizio Mondoni (docente dell’Università Cattolica), Andrea Cardinaletti (presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo) e i grandi ex Roberto Bettega e Francesco Toldo. «Al di là degli sforzi che tutti dobbiamo fare per cercare di portare quanto più possibile lo sport nella scuola - ha dichiarato in apertura dei lavori il presidente Marzorati -, non possiamo pensare di rinunciare a priori ad un contributo fondamentale quale quello rappresentato dagli oratori. Obiettivo è capire quanto l'oratorio di oggi, così cambiato e rinnovato, possa assolvere ancora a questa funzione». La risposta che ha trovato tutti concordi, espressa chiaramente e sottolineata da Achini, è che lo sport nell’oratorio avrà sicuramente un futuro da protagonista. «In questo millennio caratterizzato da una crisi di valori e di quattrini - ha spiegato il presidente del Csi -, la cosa più importante è mantenere viva la speranza per il futuro: questo può essere fatto solo educando i giovani, i cittadini di domani, e lo sport è lo strumento ideale per svolgere questo compito e quindi per regalare speranza». Il tema dell’educazione è stato poi approfondito da don Albertini e dal professor Mondoni, concordi nell’evidenziare tanto la difficoltà, quanto l’importanza dell’atto educativo. «Ogni periodo può avere i suoi pregi e i suoi difetti - ha chiosato il docente -, ma è sempre tempo di educare. Questo deve accadere soprattutto nelle attività sportive oratoriane, dove chi si impegna deve riconoscere l’importanza del proprio ruolo e svolgerlo nel migliore dei modi. Coniugare verbi come allenatore ed educatore non è facile, ma se si riesce, si crea una figura perfetta: l’“alleducatore”, cioè la persona ideale per operare in un ambito come l’oratorio». «Perché lo sport possa tornare a essere un fattore vincente per le parrocchie - ha aggiunto Grasso - è importante spiegare ai ragazzi che sport è cultura. Credo che la famiglia e soprattutto la scuola siano due fattori alla base della crisi dello sport, seguiti negli ultimi anni dalla televisione, che ha eliminato l’esperienza sportiva diretta “mediandola” dal teleschermo. È utile quindi che gli oratori trasmettano lo sport ai ragazzi come un’applicazione di tecniche e rispetto delle regole, cioè come cultura». Gli ex campioni Bettega e Toldo hanno ricordato le loro prime esperienze calcistiche nei rispettivi oratori: il portiere nerazzurro ha cominciato l’attività sportiva presso l’Usma, mentre l’attaccante bianconero segnò i primi gol negli oratori della periferia torinese. Numerose le differenze emerse tra la vita parrocchiale della loro gioventù e quella odierna: gli oratori devono adeguarsi ai tempi e alle esigenze delle nuove generazioni. Per questo è importante che ci siano campi e strutture all’avanguardia, persone qualificate, motivate e preparate, per poter attrarre e anche per riuscire a reggere la concorrenza delle nuove offerte presenti oggi sul mercato. Per tornare a essere non solo una fucina di campioni sportivi, ma anche una scuola di vita dove imparare a crescere e un luogo di aggregazione positiva, l’oratorio deve dunque sicuramente essere in grado di rispondere alle nuove esigenze. Ma non deve mai dimenticare la propria vocazione educativa che può realizzarsi in maniera più fruttuosa grazie allo sport, strumento formativo per eccellenza. [flagallery gid=20 name="Gallery"] [fb_like]

Dobbiamo ringraziare Italo Manusardi e suo nipote Lorenzo Ravazzani Manusardi se possiamo leggere in italiano questo trattato fondamentale di scherma, più precisamente il trattato di scherma di spada. Italo Manusardi ha tradotto dal francese l'opera di Jean Joseph Renaud a 100 anno esatti dalla prima pubblicazione in lingua originale. Il libro permette di "vivere" in prima persona le lezioni del grande Renaud maestro di grandi maestri del nostro mondo schermistico primo fra tutti Giuseppe Mangiarotti di Milano che, a sua volta, ha formato grandi maestri e atleti di forte spessore come Marcello Lodetti e i suoi figli Edoardo e Dario Mangiarotti. Condividiamo l'affermazione posta all'inizio del suo contributo sugli aspetti psicologici della scherma di spada del dr. Giovanni Lodetti, che afferma: "Il libro di Renaud è il caposaldo scritto della Spada". E' un libro sicuramente affascinante per gli addetti ai lavori ma anche per atleti, appassionati e profani possono affrontarne la lettura senza rimanere delusi, anzi partecipando ad un pezzo di storia.



Il Torneo internazionale Sankàku di judo è come una calamita: di giorno in giorno nazioni si aggiungono a nazioni, atleti ad atleti, società a società. «Siamo a quota 1.159 preiscrizioni - osserva anche un po’ preoccupato il patron Santo Pesenti - e se vengono tutti, oltre a formalizzare una gara di altissimo livello agonistico, sarà messa a dura prova anche la nostra capacità organizzativa e logistica». In effetti il torneo, in programma sabato 5 e domenica 6 novembre al PalaNorda di Bergamo, sta esondando: 18 le nazioni annunciate, con la new entry Finlandia che si aggiunge a Belgio, Brasile, Congo, Tanzania, Egitto, Romania, Israele, Inghilterra, Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Russia, Ucraina, Malta, Repubblica di S. Marino e Italia. Gli atleti stranieri sono 200 e 950 gli italiani. Fra questi spiccano alcuni judoka di spessore mondiale come Luca Poeta, perugino, recente vincitore dei Giochi Mondiali delle Polizie di Stato a New York, campione d’Italia assoluto kg 81 nel 2009 e terzo nel 2011; Luca Marmo kg 100 campione d’Italia junior e vincitore del Sankàku 2010; Margherita Truglia, savonese, terza agli assoluti d’Italia; Diego Giorgis kg 81 quinto agli Assoluti; Luca Ardizio kg 100 terzo ai campionati italiani U23. Da Milano giungono i campioni della società Isao Okano, come Miranda Giambelli, campionessa italiana junior e campionessa di Coppa Italia; Giulia Aragozzini, 3ª in Coppa Italia; Amedeo Accorsi, 3° agli Europei universitari, campione d’Italia junior; Francesco Mosca, 3° in Coppa Italia. I bergamaschi stanno aspettando tempi migliori, ma non sono da sottovalutare Alessia Chiodi, terza ai campionati italiani Esordienti, il senior Diego Cressi, atleta di interesse nazionale, e Simona Merzi del Judo Costa Volpino, campionessa regionale Esordienti. Ieri mattina nel municipio di Bergamo s’è svolta la conferenza di presentazione con l’assessore allo Sport, Danilo Minuti, e il responsabile del Decentramento, Francesco Benigni. Entrambi hanno sottolineato la valenza della manifestazione a cui non può far difetto l’appoggio delle istituzioni perché oltre a diffondere lo sport come veicolo educativo e formativo dei giovani, è per Bergamo anche un’occasione di visibilità turistica con beneficio di molti operatori. Pesenti ha quasi supplicato l’indispensabile sostegno economico; e Minuti ha osservato che «riuscire a promuovere una gara così partecipata in questo delicato momento significa che c’è una regia appassionata alla quale non si può non dare sostegno. E l’anno prossimo lo vogliamo ancora». Erano presenti dirigenti e atleti del Brasile, russi della University Minning San Pietroburgo e di Belgorod, i quali hanno elogiato l’organizzazione e l’accoglienza a Bergamo. Nel gruppo di San Pietroburgo, diretto dal professore universitario Vladimir Bogacev, anche un campione di Russia. E il Sankàku vola. EM Cliccare qui per scaricare la locandina della manifestazione. [fb_like]