
Domenica 13 novembre, nella cornice dello splendido Palazzetto dello Sport di Gerenzano (Va), è iniziata la 5^ edizione della Billy Cup, manifestazione giovanile di baseball indoor cui prendono parte quest’anno 12 squadre suddivise in 3 gironi. Dodici gli incontri disputati nella prima giornata e subito al comando dei 3 gironi, rispettivamente, Senago Milano United, Bollate Baseball e Milano ’46 a punteggio pieno. [flagallery gid=22 name="Gallery"] L’ampiezza del Palazzetto di Gerenzano ha permesso la creazione di due campi ove i giocatori, compresi fra gli 8 e gli 11 anni, hanno potuto disputare le partite in contemporanea. L’Assessore locale allo sport, Cristiano Borghi, ha effettuato su entrambi i campi i lanci di apertura. Presente per il C.R.L. Fibs Lombardia il consigliere delegato alla manifestazione Ferdinando Turconi, oltre agli esponenti del comitato organizzatore, Maurizio Zoia e Claudio Gallo. Tra i “bomber” si è distinto Andrea Di Giovine, n. 52 del Senago, che ha battuto 2 homerun, decisivi per la vittoria della propria squadra nel primo incontro. Di Giovine per ora comanda la classifica dei fuori campisti valida per l’assegnazione del Trofeo alla memoria di Umberto Bianchi. Domenica 27 novembre ancora due incontri per ciascuna squadra: l’ultima partita del girone e la finale diretta per assegnare la posizione in classifica e, quindi, la partecipazione alla finalissima di Caravaggio a inizio febbraio. Da segnalare che, prima dell’inizio degli incontri finali sul campo 1 sul campo 2 è stato osservato un minuto di silenzio per onorare la memoria del Prof. Alberto Botta, Presidente del Coni provinciale di Como, scomparso pochi giorni fa. [fb_like] Per visitare le pagine Facebook della Billy Cup, cliccare qui.


Visto l'alto numero di iscrizioni pervenute, le stesse sono da oggi chiuse.

11 novembre 2011 - Il Consiglio della Regione Lombardia ha premiato Daniele Gilardoni con il Sigillo Longobardo, una delle piu alte onoreficenze che la Regione assegna a chi si contraddistingue in campo economico sociale culturale e sportivo. Campione di canottaggio, con i suoi 11 titoli mondiali è uno degli sportivi più rappresentativi e dei più amati da tifosi e semplici appassionati. Ma Daniele Gilardoni è soprattutto un esempio per tutti i ragazzi che lo hanno preso a modello per la sua serietà e la sua simpatia, oltre che per i suoi successi. Accanto infatti al suo palmarés - che comprende 11 titoli di Campione del Mondo, una Coppa delle nazioni, nove successi in Coppa del Mondo, sette titoli di Campione d’Italia, 18 ori ai Campionati Italiani universitari, medaglia d oro ai Giochi del Mediterraneo, due vittorie alla Golden Boat University e per ben sei medaglie d’oro al valore sportivo - Daniele, ha infatti anche conseguito la Laurea in Scienze Politiche e un Master in Management e gestione dello Sport, continuando a studiare nonostante il gravoso impegno degli allenamenti. Campione anche di semplicità e modestia, alle parole preferisce i fatti: le tante vittorie sono risultato di un rigoroso allenamento quotidiano nel quale si mescolano passione, classe e fatica. Manca un sogno a Daniele, le Olimpiadi. Un sogno che, consegnandogli il Sigillo Longobardo, gli auguriamo di cuore di potere coronare. "Sono onorato e felice di aver ricevuto questo bellissimo premio dal Consiglio Regionale lombardo davanti a una cosi prestigiosa platea e in un bellissimo teatro come la Scala di Milano penso che questo premio rappresenti un importante riconoscimento per quello che ho fatto in ambito sportivo e sociale per la mia Regione e anche futuro nella speranza di restare sempre legato al mio territorio. Ringrazio le societa che mi hanno dato la possibilità di arrivare a questi successi, le amministrazioni pubbliche e private che mi hanno scelto come loro testimonial in campo sportivo e sociale e tutti coloro che hanno creduto e credono in me anche per il futuro." L’Anello Sigillo Longobardo consiste nella riproduzione, autorizzata dal Ministero dei Beni Culturali ed in particolare dalla Sovrintendenza Archeologica di Milano, di un oggetto prezioso rinvenuto in una piccola necropoli di Trezzo d'Adda, con la scritta “Rodchisvil”. Il sigillo è assegnato dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale a personalità che si sono particolarmente distinte in campo sociale, civile, culturale. L’anello sigillo presenta sul castone monetiforme la raffigurazione di un busto maschile che, dai richiami alla tradizione tardo romana e bizantina, traspare chiaramente essere quella di un re. Sul retro è inciso il nome della persona insignita del titolo di Vir Illustris. L’importanza del sigillo viene accentuata dall'originale contenitore, realizzato in legno di quercia (albero che nei secoli ha contraddistinto con la sua presenza la pianura lombarda), che ha la duplice funzione di astuccio e di base per esposizione.

I funerali si svolgeranno martedì 15 novembre alle ore 14.00 nella chiesa del Collegio Gallio, Piazza Cacciatori delle Alpi, Como. 12 novembre 2011 - Ancora qualche giorno prima della sua scomparsa, aveva voluto informarsi sugli esiti del convegno, che lui stesso aveva contribuito a organizzare, in cui il mondo dello sport, dunque il Coni, si era messo a dialogare con la direzione regionale dell'agenzia delle entrate e l'ordine dei dottori commercialisti, dunque il suo mondo professionale. Alberto Botta, il presidente del comitato provinciale Coni di Como, e componente della giunta regionale, era proprio così: attento e disponibile, scrupoloso. "Perderò ma lotterò fino alla fine" ha ripetuto negli ultimi giorni, consapevole purtroppo della superiorità dell'avversario, quel male che lo ha vinto senza in realtà spegnerlo mai. Sindaco di Como per due mandati consecutivi, dal 94 al 2002, figlio di un politico che ha lasciato in eredità al Paese l'ora legale, anche Alberto è sempre stato esempio di puntualità. Quella puntualità che nello sport, la sua grande passione, si traduce anche con presenza e sensibilità per gli altri. Parlava poco, specie di sé, preferendo informarsi degli altri, per un consiglio o un incoraggiamento, ma proprio centellinando le parole convinceva tutti, e subito, sulla chiarezza delle sue idee. Questo il ricordo del Vice Presidente del CP CONI Como, Antonio Pini: «Alberto Botta lo conosco da più di 40 anni. All'inizio con frequentazioni molto sporadiche, ci si conosceva e ci si salutava ma niente di più. Poi con il trasferimento nell'attuale sede di Viale Masia, la Federazione Pallacanestro, ha trovato asilo nei locali del Coni provinciale. Dal 2000 Alberto mi ha chiamato a fare parte della sua Giunta in qualità di Vice Presidente prima e in seguito di Vice Presidente Vicario. In questi anni ho avuto la fortuna di conoscere e apprezzare le qualità dell'uomo, dello sportivo, dell'organizzatore, del lavoratore indefesso che non si tirava mai indietro anche quando c'era da "tirarsi su le maniche". Era il Presidente che lasciava fare, che dava la possibilità a tutti di lavorare e di esprimersi ma che in qualche caso interveniva e con garbo era capace di dare i consigli appropriati. Il Suo fiore all'occhiello è sempre stato l'attività dello Staff Tecnico -Responsabile Claudio Zanoni. Questo fiore all'occhiello è diventato per il Coni di Como un punto di forza, con iniziative che hanno coinvolto i Comuni del Territorio, l'Amministrazione provinciale, Istruttori, Studenti di Scienze Motorie e sopratutto centinaia di ragazzi ogni anno. La brutta bestia ce lo ha portato via troppo presto, ma in due anni di calvario e sofferenza non ho mai sentito da Alberto un lamento, una frase di commiserazione per la Sua malattia. E' stato un esempio anche nella morte che ha accolto con grande dignità. A me mancherà molto e mancherà anche a tutti gli amici del Coni di Como che lo hanno conosciuto». Anche il Presidente Onorario del CONI Lombardia, Pino Zoppini, lo ricorda con commozione: «Ho conosciuto Alberto Botta intorno alla metà degli anni 80 sempre nell’ambito della nostra attività all’interno del Coni. Ovviamente i nostri rapporti si sono intensificati dopo la mia elezione alla Presidenza del C.R. Coni Lombardia nel 1994. Non posso quindi non ricordare con commozione una collaborazione durata oltre 25 anni. Alberto era una persona molto preparata, concreta e disponibile alla discussione. Oggi vorrei ricordare i suoi atteggiamenti positivi che nascevano anche dalla sua competenza professionale che metteva a disposizione di chi operava nell’ambito del Coni ai diversi livelli. Alberto era tra gli amici ed i dirigenti di grande spessore che non dimenticherò». Nell'unirci al cordoglio della sua famiglia e del mondo comasco in generale, non possiamo non rimpiangere le qualità della persona e dell'amico che adesso continuerà a guidarci dall'alto. Ciao Alberto Il CR Coni Lombardia

11 novembre 2011 - Il gruppo Nuotatori Milanesi ospita il campione brasiliano César Cielo Filho per gli allenamenti durante il suo soggiorno milanese. A partire da questo fine settimana il campione olimpico e mondiale dei 50m stile libero parteciperà ad una serie di appuntamenti con sponsor ed incontrerà media locali ed internazionali. [flagallery gid=21 name="Gallery"] Denominato l’uomo più veloce al mondo per via della memorabile medaglia d’oro conquistata ai Mondiali di Roma 2009 nei 100m stile libero in 46"91, il campione carioca si allenerà, tra un impegno e l’altro insieme agli atleti della Nuotatori Milanesi, tra cui Samuel Pizzetti e Massimiliano Rosolino. "È un onore poter ospitare un atleta del calibro di César Cielo e vederlo nuotare tra i nostri atleti - commenta Roberto Del Bianco, Presidente Nuotatori Milanesi - Cielo è l'immagine della determinazione e allo stesso tempo della persona semplice e sensibile". Il ventiquattrenne César Augusto Cielo Filho, originario di Santa Barbara d' Oeste, è stato medaglia d'oro nei 50m stile libero e nei 50m farfalla ai recenti Campionati del Mondo di Shanghai (Luglio 2011), medaglia d'oro nei 100m stile libero ai Campionati del Mondo di Roma 2009 e medaglia d'oro nei 50m e bronzo nei 100m stile libero ai Giochi Olimpici di Pechino 2008. [fb_like]