
Il 7 dicembre è comparso un bellissimo articolo sull'Avvenire a firma di Jacopo Della Palma in cui si da una lettura della disciplina schermistica più ampia. Il giornalista intervista Giovanni Lodetti, fondatore nel 2002 assieme a Roberta Ravasi del Circolo della Spada M° Marcello Lodetti, e si fa accompagnare in un percorso storico che affonda le sue radici nel lontano 1987 che ha il pregio di "vivere la scherma" in una dimensione che non è solo quella degli ori olimpici. Tutti infatti conosciamo questa disciplina perchè, puntualmente, ogni 4 anni concorre ad arricchire il medagliere olimpico italiano. Pochi di noi si soffermano però a riflettere quanto può fare questa disciplina se utilizzata da un acuto psicologo clinico dello sport che la reinventa come strumento terapeutico per aiutare la crescita della persona a 360 gradi. L'intuizione vincente dl dr. Lodetti è stata quella di comprendere che la scherma è una disciplina universale e permette a chinque di "dire la sua". Con "chiunque" si intendono sia persone normodotate che diversamente abili di ogni età. La scherma è una disciplina fortemente strutturata e dotata di regole che tutti rispettao e imparano a rispettare. Permette alle persone che la praticano di trovarsi in un setting comune in cui si parla lo stesso linguaggio e che permette a chi lo pratica con "testa" di ottenere risultati gratificanti sotto tutti i punti di vista. Il primo avversario che uno schermitore deve affrontare, normodotato o diversamente abile, è se stesso. E' fondamentale imparare ad avere un colloquio sereno con se stessi, riconoscendo i propri limiti e i propri punti di forza, e lavorare per raggiungere obiettivi misurabili e gratificanti. Nella realtà lombarda l'unica sala di scherma che ha saputo aprirsi in modo efficace ed efficiente a tutte le realtà di atleti è la sala M° Marcello Lodetti: in questo spazio trovano posto atleti normodotati, atleti diversamente abili e atleti ipovedenti e tutti "tirano" tra loro con entusiasmo e determinazione contribuendo ognuno alla crescita del compagno di sala. Vi invitiamo a leggere l' articolo per conoscere meglio questa importante realtà che non desidera rimanere unica ma essere di stimolo affinchè questo modo di operare si diffonda a livello nazionale. Clicca qui per scaricare l'articolo.

Traguardo importantissimo quello raggiunto da Fidaf relativamente allo sviluppo e alla diffusione della disciplina presso il pubblico giovanile: il MIUR, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università della Ricerca, ha inserito il football americano, nella sua versione "Flag" cioè il football senza contatto, nel programma di prossimi Giochi Sportivi Scolastici. Un importante tassello nel percorso di sviluppo della nostra disciplina in Italia. Con una circolare di fine novembre, il Ministero ha diffuso presso i Direttori degli Uffici Scolastici Regionali e ai coordinatori regionali degli educatori di educazione fisica, le schede tecniche dei vari sport ammessi tra i quali, appunto il Flag Football. L'inserimento del Flag Football nel panorama degli "Sport Scolastici" non potrà che agevolare le squadre, molte delle quali già attive con programmi propri di flag football scolastico, ad attingere ad un serbatoio di atleti non indifferente con il risultato di aumentare sia la visibilità sia la diffusione del Football Americano partendo dal basso, coinvolgendo quei giovani che saranno gli atleti del domani. Il football scolastico contribuirà sia allo sviluppo del football americano sul territorio, sia al coordinamento tra le varie realtà nazionali che potranno con più facilità condividere le proprie esperienze. SB

Nessuno come Roberta, che ha battuto tutti anche a Montecatini. Dopo due flop, l’ennesimo trionfo: «Stavolta impossibile perdere» «Ero determinata al massimo. Non avrei perso con nessuno... avevo troppi puntini da mettere sulle i». Questo pensiero spunta sulle labbra di Roberta Minet, karateka che ha raggiunto il 30° titolo di campionessa d’Italia. Un’impresa unica. Minet, la leggenda del karate italiano. Un traguardo sudato. Che come un folletto burlone le danzava davanti agli occhi, a portata di mawashi o di kizami, ma al momento opportuno svaniva. Così per tre volte: agli Assoluti 2010 e 2011, e ai campionati a squadre 2010. Un folletto che non ha fatto i conti col carattere bergamasco, e con la caparbietà di Roberta. Un’impresa mai riuscita nemmeno ad atleti riconosciuti fra i migliori al mondo come Guazzaroni, Talarico, Valdesi; fra le donne ne ha in saccoccia una quindicina la barese Stella Bux. Un distacco insormontabile. L’atleta di Gandosso questo primato se l’è cucito addosso a Montecatini ai campionati assoluti a squadre, ai quali Minet ha partecipato con il Gs Forestale: il suo club. Minet ha cominciato a imperversare a 14 anni (ora ne ha 36) vincendo 2 titoli nei cadetti, 2 nelle Speranze, 2 studenteschi, 3 Juniores, 1 Seniores, 8 a squadre, 12 assoluti individuali. A Montecatini è la capitana di campionesse internazionali come Greta Vitelli, Laura Pasqua, Lorena Busà, e la bergamasca Susanna Mischiatti. La Forestale vince, ma non è tutto così scontato, tanto più che alla Forestale manca l’atleta della categoria kg 50, pertanto in ogni gara concede un punto alle avversarie e ha una sola possibilità di sconfitta su quattro atlete in gara. E il rischio di vedere anche stavolta il 30° titolo vaporizzarsi fra le nuvole è stato corso alimentando adrenalina e fibrillazioni. È accaduto nel secondo incontro fra Forestale e Kyhoan Simmi: Minet lascia il posto a Lorena Busà (campionessa d’Italia, mica carneade) che resta impigliata nelle trame dell’avversaria e perde. «Fortuna che Greta Vitelli ce la fa e il conto finale è 3-2 per la Forestale», riferisce, commosso, Claudio Scattini, scopritore e allenatore della Minet al Skc Valcalepio Credaro. Minet disputa due incontri: dapprima regola 5 a 0 l’avversaria del Kodokan Firenze; nel secondo c’è ancora una volta lo zampino del folletto burlone che oppone a Minet la sua compagna di palestra e di tante gare, Veronica Foresti, in prestito al Karate Nakayama giunto alla finale. Una sorte bizzarra: Minet contro Foresti: il duello di tutte le sere nella palestra di Credaro. Ma qui c’è di mezzo l’onore della squadra, il tricolore, e il mito del 30° titolo. Minet rumina pensieri, dubbi e opportunità: vince 3- 0. Campionessa d’Italia con la Forestale anche Susanna Mischiatti, alle gare dopo più di un anno. Susanna vince tre incontri per 1-0 contribuendo al successo di squadra. Veronica Foresti è seconda con la Nakayama, ma il turbine per lei è l’incontro con la «maestra» Minet. Veronica confessa: «Mi alleno tutte le sere con Roberta, ma sul tatami di gara ero confusa, avevo davanti colei che mi ha cresciuta da quando avevo 8 anni». In gara con la Nakayama maschile anche Guido Fenaroli (scuderia Scattini) che vince i suoi tre incontri ma non fanno altrettanto i compagni di squadra: quinto posto finale. EC

Il 3 e il 4 dicembre u.s. si è svolta a Rapallo l'edizione annuale del Trofeo delle Regioni Master, gara a squadre che ogni anno vede aumentare il numero degli entusiasti partecipanti. L'organizzazione dell'edizione 2011 è stata curata dal Club Scherma Rapallo presso la palestra della "Casa della Gioventu'''. Sabato 3 dicenbre si sono svolte le prove di fioretto e sciabola sia maschile che femminile. Per quanto riguarda i nostri atleti lombardi, che hanno aderito con entusiasmo alle convocazioni effettuate dal referente regionale Andrea Parducci, si sono distinte le fiorettiste. Le due squadre lombarde si sono aggiudicate i gradini più alti del podio. Iliana Diana Bonato, Nereide Bonato, Gianna Cirillo, Loredana Grillo hanno disputato la finale contro Adriana Albini, Emma Carmina e Silvana Esposito aggiudicandosi il primo posto. Per quanto riguarda il fioretto maschile la Lombardia è riuscita a partecipare con ben tre squadre ma solamente la squadra composta da Marco Bosio, Marco Mazzotta, Roberto Pulega ed Enrico Rovere è riuscita a conquistare il terzo gradino del podio sconfiggendo la squadra veneta. Le gare sono proseguite con la spada il giorno successivo , 4 dicembre. Anche in questa occasione la performace delle squadre femminli è stata nettamente superiore alla performance delle squadre maschili. Le donne si sono aggiudicate il secondo e il terzo posto. La Lombardia è riuscita a schierare ben tre squdre di spada femminile. Purtroppo solamente la Lombardia 1 (Monica Besani, Gianna Cirillo, Laura Purricelli, Antonella Gervasini) e la Lombardia 2 (Nereide Bonato, Iliana Bonato, Loredana Grillo, Emma Carmina) sono arrivate seconde e terze mentre la Lonmbardia 3 (Paola Centemer, Marta Lami, Marilena Sciacca) sono state fermate alla diretta dalla corregionale Lombardia 1. Gli uomini, rappresentati anch'essi da tre squadre, sono riusciti a guadagnarsi il terzo gradino del podio con la squadra Lombardia 3 (Giovanni Colombo, Jurgen Hermenegger, Massimo Lama, Luca Preite). La Lombardia 3 ha sconfitto la corregionale Lombardia 2 (Leonardo Fabiano, Giuliano Peroni, Enrico Rovere, Lucio Santini) per l'accesso ai quarti di finale mentre la Lombardia 1 (Alberto Beonio Brocchieri, Federico Bollati, Andrea Parducci, Roberto Pulega) ha dovuto cedere il passo alla fortissima Emilia Romagna, seconda classificata, sempre per l'accesso ai quarti di finale. Un grazie anch agli sciabolatori (Riccardo Carmina, Pasquale Parisi, Stefanmaria Anghileri, Michele Levi) e alle sciabolatrici (Maria Teresa Giordano, Emma Carmina, Patrizia Ragnini, Alessandra Cova) che hanno partecipato all'evento con passione ed entusiasmo. La regione Lombardia ha voluto esprimere la propria riconoscenza al Comitato Organizzatore Ligure donando una targa gentilemente messa a disposizione dal dr. Marzorati, presidente del Coni Lombardia, e dal dr. Magnini, presidente del Comitato Lombardo Scherma. Arrivederci all'edizione 2012.....speriamo in Lombardia.

6 dicembre 2011. C’è anche la firma del Governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel muro delle glorie sportive del Coni Lombardia. Questa mattina, nella nuova sede della Regione Lombardia, il presidente Formigoni ha apposto la sua firma sul mattone numero 150, elemento simbolico del muro che sarà inaugurato nel mese di gennaio 2012, e che ricorderà sportivamente il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Prima di lui, ad apporre la firma sul mattone numero 149, è stato il presidente del Coni Lombardia, Pier Luigi Marzorati. Gli altri mattoni del muro sono stati firmati dai più importanti atleti lombardi e dai protagonisti dell'organizzazione di eventi sportivi, come il Giro d’Italia, che da sempre danno lustro alla Regione.