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News
25 Marzo 2014

Badminton: dal 28 al 30 marzo a Milano il IV Italian Junior International

Milano 24 marzo.  La città meneghina ospiterà nell’ultimo week end di marzo, da venerdì 28 a domenica 30, la quarta edizione del Torneo “Italian Junior International”. All’evento in programma al PalaBadminton – Centro Tecnico Federale di via Cimabue 24, si sono accreditati 147 atleti (87 maschi e 60 femmine) provenienti da 30 Nazioni di 4 Continenti.

 

Gli Italian Junior International sono uno dei più importanti tornei Under 19 organizzati in Europa sia per il numero di partecipanti che per le nazioni presenti.«Parliamo di un evento in continua crescita che raccoglie attorno a sé sempre più entusiasmo e consenso visto che rispetto alla prima edizione il numero degli atleti partecipanti si è raddoppiato – le parole del Presidente Federale Alberto Miglietta -. Quest’anno inoltre, gli Italian Junior International oltre ad essere un’ottima occasione per vedere all'opera i giovani talenti in erba accoglieranno anche un raduno del progetto di sviluppo della Confederazione Europea, “BEC  - Regional Projects”, condotto dallo Staff della Nazionale».

 

Il BEC - Regional Projects, è un evento promosso dalla Confederazione Europea per favorire la crescita tecnica degli atleti, che divide le federazioni associate in aree di pertinenza geografica. All'evento, in programma da oggi fino a giovedì 27 marzo, partecipano 28 atleti juniores e under 17, di cui 12 spagnoli, 6 portoghesi e 10 italiani mentre lo staff che seguirà il raduno è composto da  Arturo Ruiz (Direttore Tecnico dell'Italia), Fabio Morino (Direttore Tecnico Giovanile dell'Italia), Lorenzo Pugliese (Preparatore Atletico dell’Italia), Henri Vervoort (Allenatore Italiano), Jorge Caçao (Allenatore Portoghese) e Cesar Gonzàles (Allenatore Spagnolo).

 

Ritornando alla competizione internazionale del fine settimana, tra gli atleti partecipanti i giovani top players di Austria (Wolfgang Gnedt n. 15 nel BWF ranking mondiale juniores), Bulgaria (Maria Mistova n. 19), Croazia (Maja Pavlinic, n. 14) Germania (Max Weisskirchen n. 4), Messico (Luis Ramon Garrido n. 13), Olanda (Alida Chen n. 15), Spagna (Enrique Penalver, n. 8 e Clara Azurmendi n. 17), ma anche giocatori dello Sri Lanka ed Egitto.

 

L'Italia sarà rappresentata da ben 16 atleti: Lucrezia Boccasile (campionessa U15 di doppio misto 2013), Greta Cavone, Giulia Fiorito, Lisa Iversen (vice campionessa  U17), Karin Maran (campionessa juniores 2013), Marah Punter e Hannah Strobl (vicecampionesse assolute di doppio femminile), Camilla Taramelli, Matteo Bellucci, Fabio Caponio (Campione U15 2013), Lukas Osele e Kevin Strobl (campioni di doppio maschile U17), David Salutt (vicecampione U17), Bruno Stegani, Andreas Stocker e da Lidia Rainero.

 

Si gareggerà nelle specialità di singolo maschile, singolo femminile, doppio maschile, doppio femminile e doppio misto. La competizione avrà inizio venerdì alle ore 9.00 con gli incontri dei tabelloni principali nelle cinque specialità, proseguiranno poi sabato sempre dalle ore 9.00 mentre le finali, che saranno trasmesse in diretta streaming sul sito federale www.badmintonitalia.it, sono fissate per domenica dalle ore 10.00.

 

Link del torneo:

 

http://tournamentsoftware.com/sport/tournament.aspx?id=3E35C03D-6F6F-4B55-A1E6-99509E5E3E44

 

News
25 Marzo 2014

Stramilano 2014: dominio del Kenya

Nonostante le condizioni climatiche per nulla favorevoli, si è svolta nella giornata di domenica la 39esima edizione della Stramilano Agonistica Internazionale. La competizione ha visto il trionfo, sia in campo maschile che in quello femminile, dei colori keniani. Tra gli uomini si è imposto Thomas J. Lokomwa, che ha chiuso con il tempo di 1h 01: 39, che ha superato il connazionale campione uscente Kiprop Lipo, giunto al traguardo staccato di soli 16 secondi; la gara femminile ha invece visto la vittoria della keniana Lucy Wambui Murici con il crono di 1h 10: 52, staccando di pochi secondi le etiopi Biruk e Jepkurgat. Nella gara maschile il migliore degli italiani è stato Yassine Rachik, giunto quinto, mentre tra le donne Claudia Pinna è giunta settima. All’Arena Civica gli atleti sono stati premiati da Camillo Onesti, Presidente di Stramilano, e da Pier Luigi Marzorati, Presidente del Comitato Regionale CONI Lombardia. Ad attendere i vincitori c’erano gli oltre 50.000 presenti, che nella prima mattinata hanno partecipato alla 43esima edizione della Stramilano, corsa di 10 km da percorrere in 5 ore, e alla Stramilanina dei bambini. Tra le personalità note che hanno partecipato alla corsa: Stefano Baldini, l’assessore allo Sport e alle Politiche dei Giovani della Regione Lombardia Antonio Rossi, l’assessore allo Sport e il tempo libero del Comune di Milano Chiara Bisconti, oltre alla partecipazione del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia. 

News
24 Marzo 2014

Scatta l'obbligo di POS per i gestori di impianti sportivi

Il prossimo 30 giugno scatterà ufficialmente l’obbligo di accettazione della moneta elettrica da parte degli esercenti di attività commerciali e di servizi. Con la conversione in legge del Decreto milleproroghe (150/2013), tutti i gestori di impianti sportivi, associazioni e società sportive dilettantistiche dovranno necessariamente dotarsi di un POS (Point of Sale). In vista di aggiornamenti futuri l’obbligo è in vigore, anche se non sono ancora previste sanzioni in caso di inadempienze. 

News
24 Marzo 2014

Intervista a Roberto Galia, Gianluca Zambrotta e Daniele Gilardoni

20140321 111205Durante la manifestazione, organizzata in occasione della Giornata Mondiale contro il razzismo, presso il Lido di Milano da Comunità Nuova per il progetto “Io tifo positivo”, abbiamo intervistato tre grandi campioni del passato, che hanno partecipato agli incontri tenutisi tra le personalità legate allo sport e gli studenti delle scuole medie di Milano, all’interno dell’evento “Tweet off racism”.

Roberto Galia, ex terzino e mediano della Juventus di inizi anni ‘90, ci ha tenuto a sottolineare l’importanza di manifestazioni di questo genere: «penso che siano importanti giornate dello sport dedicate al razzismo perché alcuni personaggi, resi famosi dai successi sportivi, possono far capire la centralità di certe questioni. È fondamentale, a mio modo di vedere, mostrare ai giovani che saranno il nostro futuro, di avere più rispetto per le persone di colore»; per poter riuscire in questo Galia riconosce un ruolo chiave alle famiglie affinchè «diano indicazioni positive ai propri figli». In seguito aggiunge che «a volte le televisioni amplificano dei semplici episodi: succede così che si confondano degli sfottò contro una squadra avversaria, fatti da alcuni tifosi, con delle accuse di razzismo. Il razzismo c’è, ma bisogna stare attenti a non confonderlo con altro; ritengo che bisogni insegnare un modo di tifare differente, che parta dal rispetto della persona». Infine chiediamo a Galia il modo migliore per debellare il razzismo, ci dice che «è fondamentale educare le famiglie e i figli. Anche se nella mia vita di calciatore e di responsabile del settore giovanile non mi sono mai imbattuto direttamente in episodi di razzismo, capita che i figli siano ulteriormente osannati e difesi dai genitori. Giornate del genere hanno un peso fondamentale nel far intendere che spesso bisogna pensare prima di agire».

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In seguito incontriamo Gianluca Zambrotta, campione del mondo nel 2006, tra i migliori interpreti a livello internazionale del ruolo di terzino e oggi allenatore del Chiasso. Anch’egli evidenzia l’importanza di un evento del genere, «il cui slogan potrebbe essere “un calcio al razzismo”, perchè è un messaggio a 360° che parte dalla certezza che tutte le persone sono uguali e nessuno è diverso. Ritengo sia importante comunicare questo messaggio ai giovani, ma anche ai meno giovani perché è giusto fargli comprendere che il loro ruolo di educatori è fondamentale come esempio e come mezzo per far passare un messaggio positivo». Poi ci racconta il suo pensiero su come andrebbe debellato il razzismo: «è chiaro che se, andando a vedere una partita, sento i classici “buu” contro giocatori di colore, le istituzioni hanno il dovere di chiudere parte dei settori dello stadio. In questo modo mandano un messaggio duro e concreto per combattere il razzismo. Lo sfottò è comprensibile, ma il “buu” è un chiaro messaggio razzista». 

Da ultimo ci dice la sua opinione sul razzismo anche Daniele Gilardoni, ben 11 volte campione del mondo di canottaggio; anche Daniele conferma che il fenomeno nello sport purtroppo esiste, ma ci tiene a ricordare che «lo sport può sconfiggerlo, ed in tal senso fondamentale è il contributo che possono dare gli sportivi e coloro che vengono stimati come idoli dalla gente. Eventi, come quello organizzato da Comunità Nuova, sono importanti perché sono sempre una cosa buona, in quanto si propongono di combattere un aspetto negativo della società. Il Comitato Regionale CONI Lombardia tiene molto a queste iniziative, e per questo motivo ha voluto la partecipazione di atleti di alto livello, soprattutto del mondo del calcio che è l’ambiente dove il razzismo è più presente (oltre a Zambrotta e Galia, erano presenti Damiano Tommasi e Pietro Vierchowod). I bambini hanno reagito bene ai discorsi, anche perché hanno sentito parlare dei campioni». Molto interessante quello che Gilardoni sottolinea in seguito quando ci dice che «purtroppo in alcuni paesi manca la cultura sportiva, e ciò a volte fa nascere alcuni episodi legati al razzismo. È proprio l’assenza di una cultura sportiva che genera episodi gravi, essi non vanno combattuti con la violenza ma bensì con le parole che spesso incidono maggiormente». Da ultimo il campione di canottaggio ci racconta come nel “suo” sport  ci sia «una cultura sportiva che nasce dentro di te già da piccolino, in quanto da agonista vedi si lo sport come confronto per battere altre persone, ma una volta terminata la gara si resta amici. È  bello che il senso di unione e di amicizia continui negli anni e non finisca con il termine dell’attività agonistica, questo clima infatti contribuisce a far nascere dei sintomi positivi che portano ad andare contro il razzismo. Alla fine siamo tutti uguali e ci dobbiamo scontrare “solo” sui campi di gara».

News
19 Marzo 2014

Malagò a Milano all'evento di Samsung per gli azzurri di Sochi e per rilanciare sull'Expo

fotoNella giornata di ieri il Presidente del CONI Giovanni Malagò ha presenziato a due differenti eventi nel capoluogo meneghino. Malagò è intervenuto presso la cerimonia conclusiva di “Ola Azzurra”, progetto che ha visto la collaborazione del CONI assieme con il colosso coreano Samsung, tenutasi presso il teatro “La Scala”; ed al convegno “Ex(s)port 2015. Lo sport ai tempi dell’Expo”, svoltosi nella Sala Appiani dell’Arena Civica “Gianni Brera”.

Il progetto Ola Azzurra prevedeva la raccolta fondi per finanziare la ricostruzione di impianti sportivi all’interno di due scuole italiane: l’Istituto Comprensivo Rinnovata Pizzigoni di Milano e l’Istituto Comprensivo Statale San Luca-Bovalino di San Luca di Reggio Calabria; Samsung ha raccolto circa 80 mila euro grazie al sostegno di quello che è stato denominato Samsung GALAXY Team, un gruppo composto da 5 atleti italiani che aveva il compito di avvicinare le persone agli sport invernali. A posteriori bisogna affermare che le scelte si sono rivelate azzeccate visto che tra questi azzurri figuravano i medagliati: Armin Zöggeler, Christof Innerhofer e Arianna Fontana, insieme allo snowboarder Omar Visintin e alla sciatrice paralimpica Melania Corradini. Al termine delle premiazioni Malagò ha evidenziato tutto l’orgoglio e la gioia per i traguardi raggiunti a Sochi, senza nascondere un filo di amarezza per non essere riusciti a conquistare il metallo più pregiato. Sia la Fontana che Zöeggeler non hanno sciolto i dubbi sul loro eventuale ritiro, affermando che si stanno entrambi concentrando sui prossimi impegni che si terranno a breve, pur confermando di aver considerato l’ipotesi di fermarsi.

Il convegno tenutosi presso l’Arena Civica “Gianni Brera, vedeva come relatori, oltre al Presidente del CONI, anche il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il Presidente dell’ASI (Alleanza Sportiva Italiana) Claudio Barbaro, il Vice Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, l’Assessore allo Sport e al tempo libero del Comune di Milano Chiara Bisconti e il Presidente di CONI Servizi Franco Chimenti. Durante il suo intervento il Presidente del CONI ha ribadito che vuole al termine dell’Esposizione del 2015 si cercherà di costruire una vera e propria cittadella dello sport sul terreno di Rho-Pero così da «poter dar vita a strutture che permettano attività» che hanno bisogno per il loro rilancio di modernizzarsi con strutture adeguate sia verso gli atleti che per il pubblico. Oltre al nuovo stadio del Milan (dato che è arrivata una “manifestazione d’interesse” da parte della società rossonera), si cercherà di valorizzare sport come l’hockey sul ghiaccio, la pallamano e la pallavolo tramite la costruzione di un palazzetto polivalente, in più è stata segnalata l’assenza di una piscina olimpica a Milano. L’idea è chiarissima: «a Milano bisogna fare qualcosa che resti nei decenni».     

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