Giovedì 15 novembre alle ore 11:30, presso la sala stampa di Regione Lombardia (piazza Città di Lombardia, 1 – Milano - ingresso N.1, 11° piano), nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Golf in Piazza” alla presenza di Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia; Martina Cambiaghi, Assessore allo Sport e Giovani della Regione Lombardia; Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022. Nel corso della conferenza - moderata dal giornalista Marco Dal Fior - il tema del golf come sport aperto a tutti e altamente formativo per i ragazzi sarà oggetto degli interventi di due giovani giocatori di golf lombardi: Lorenzo Scalise, che quest’anno ha raggiunto il traguardo del professionismo dopo numerose esperienze internazionali in maglia azzurra, e Alessia Nobilio, leader del ranking europeo dilettantistico femminile, medaglia d’argento ai Giochi Olimpici Giovanili 2018, campionessa europea con il Team Girls, campionessa mondiale nella gara a squadre under 18 e fra le 12 componenti del Team Europe nella Junior Ryder Cup di Parigi.
“Golf in Piazza”, quarto appuntamento stagionale della “Road to Rome 2022”, avrà luogo domenica 18 novembre a Milano a Piazza Città di Lombardia, dove dalle 10 alle 18 si potrà vivere l’esperienza unica di giocare a golf dal Belvedere del 39° piano di Palazzo Lombardia, che per l’occasione sarà aperto al pubblico con ingresso libero.
L’evento, organizzato dalla Federazione Italiana Golf con Regione Lombardia e inLombardia, il brand di promozione turistica di Regione Lombardia, offrirà altre numerose postazioni di prova gratuita a Piazza Città di Lombardia dove le famiglie e tutti i cittadini potranno scoprire la magia del golf con il supporto di tecnici qualificati.
Si pubblicano qui di seguito le graduatorie definitive in Lombardia, dei Tutor Sportivi candidati per Sport di Classe 2018/2019. Si pubblica anche il calendario delle giornate di abbinamento.
Graduatoria generale Tutor della Lombardia
Si pubblica qui di seguito l'elenco delle Istituzioni scolastiche aderenti al progetto "Sport di Classe" per l'A.S. 2018-2019 della Lombardia
Saranno testimonial durante la stagione invernale dell’associazione lombarda che si impegna a favore dei malati oncologici
Il presidente della FISI, Flavio Roda, ha annunciato che gli sciatori Peter Fill, Elena Fanchini e Francesca Marsaglia saranno testimonial di Cancro Primo Aiuto. Si rinsalda, così, una collaborazione che va avanti da anni tra l’associazione lombarda e la Federazione Italiana Sport Invernali e che si è concretizzata nell’organizzazione di importanti eventi sulle nevi lombarde. Ecco i profili degli atleti.
Peter Fill
Peter Fill è uno dei migliori discesisti italiani in attività. Nel corso della sua lunga carriera può vantare molti successi. Si è messo al collo due medaglie ai Mondiali: d’argento a Val-d’Isère nel 2009 in SuperG (unica medaglia iridata degli azzurri nelle gare maschili in quella rassegna iridata) e di bronzo a Garmisch-Partenkirchen, nel 2011, in Supercombinata. Ma nella sua bacheca figurano soprattutto tre Coppe del Mondo: due conquistate in Discesa Libera, nella stagione 2015/2016, primo italiano a farlo, dopo aver vinto la prestigiosa gara di Kitzbühel, e nella stagione successiva; e una Coppa del Mondo di combinata, primo italiano a riuscirci, nell’ultima stagione 2017/18. Per numero di trofei è il terzo italiano più vincente in Coppa del Mondo.
Elena Fanchini
Specialista di Discesa libera, Supergigante e Combinata, Elena Fanchini fa parte della nazionale italiana dal 2003, nella sua lunga carriera, purtroppo costellata da gravi infortuni e dalla malattia (a gennaio 2018 ha annunciato di dover rinunciare alle Olimpiadi di Pyeongchang per curarsi da un cancro), ha ottenuto importanti risultati, il più prestigioso dei quali è la medaglia d’argento nella Discesa Libera ai Mondiali di Bormio del 2005, dopo appena un mese dal suo esordio in Coppa del Mondo. Pochi giorni dopo, ai Mondiali juniores di Bardonecchia, ha vinto l’argento nella Discesa Libera e il bronzo in Supergigante.
Elena, che è sorella di Nadia e Sabrina, a loro volta sciatrici alpine di alto livello, può vantare anche due vittorie in Coppa del Mondo: il 2 dicembre 2005 nella Discesa Libera di Lake Louise, in Canada, e il 16 gennaio 2015 a Cortina d’Ampezzo nella stessa disciplina.
Francesca Marsaglia
Francesca Marsaglia è una sciatrice che pratica diverse discipline, ama quelle veloci (Discesa Libera, SuperG), ma non disdegna di cimentarsi anche in Gigante. E’ sorella di Matteo, a sua volta sciatore alpino di alto livello. Fa parte della nazionale femminile dal 2007 e ha esordito in Coppa del Mondo il 9 febbraio 2008 a Sestriere, in Italia, giungendo 41ª in discesa libera.
Può vantare una vittoria in Coppa Europa nel Supergigante che si è svolto sulle nevi elvetiche di Sankt Moritz il 21 gennaio 2010. Ha ottenuto i suoi primi punti in Coppa del Mondo, giungendo 13ª nella Discesa Libera di Lake Louise. Ha partecipato ai XXII Giochi olimpici invernali di Soči 2014 (16ª in Gigante) e ai Mondiali di Vail/Beaver Creek 2015 (18ª in SuperG e 8ª in Combinata) e a quelli di Sankt Moritz 2017 (17ª in SuperG).
Cancro Primo Aiuto - Chi siamo
“Siamo solo uomini che aiutano altri uomini”. E’ questo il motto della Onlus Cancro Primo Aiuto, nata nel 1994 in memoria del senatore Walter Fontana. L'Associazione non ha scopo di lucro e propone iniziative nel campo dell’assistenza socio-sanitaria a favore degli ammalati di cancro e dei loro familiari.
Sostenuta da oltre un centinaio di sponsor, tra enti pubblici, associazioni imprenditoriali e soprattutto aziende private, Cancro Primo Aiuto estende la sua azione nell’ambito territoriale della Lombardia, in particolare nelle oltre 50 strutture ospedaliero-sanitarie in cui si è consolidata una collaborazione, distribuite nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.
Nel corso del 2017 hanno avuto rapporti con l’associazione quasi 30mila pazienti per un totale di circa 60mila prestazioni. Sono una quarantina i collaboratori sostenuti economicamente dalla Onlus e un centinaio i medici volontari collegati a Cancro Primo Aiuto, sempre a disposizione gratuita per i malati e le loro famiglie.
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Vivere l’atletica, scrivere di atletica, raccontare l’atletica. Tre concetti che Carlo Monti, velocista azzurro terzo agli Europei 1946 sui 100 e ai Giochi di Londra 1948 nella 4x100 e poi firma del Corriere dello Sport e de La Notte, conosceva molto bene: a una grande figura dell’atletica lombarda è dedicato un premio giornalistico. La seconda edizione del Premio Giornalistico Nazionale Carlo Monti sarà un modo di celebrare racconti e storie di atletica di qualità, sulla scia degli articoli e dei servizi giornalistici vincitori nell’edizione 2017. Un anno fa il successo nelle tre sezioni previste è andato a Ennio Buongiovanni per la Carta stampata, a Dario Ricci per le opere Audio/video e a Cinzia Boschiero per il Web, con menzioni speciali per Daniele Perboni e Daniele Porro: alcuni lavori sono consultabili in questa SEZIONE del nostro sito. L’iniziativa è indetta da ASD All Sport con il patrocinio del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e del Comitato Lombardo FIDAL Lombardia presieduto da Gianni Mauri, che esprime così la propria soddisfazione: «È importante il rapporto con i giornalisti e soprattutto con i giornalisti che parlano del nostro sport. Sono già arrivate numerose richieste di partecipazione: sarà un bel modo di parlare di atletica nonché un veicolo di promozione dell’atletica in Lombardia».
FINALITÀ E SEZIONI - Il Premio è riservato a giornalisti (professionisti, pubblicisti, praticanti e allievi delle scuole di giornalismo), nei settori radiotelevisivo, della carta stampata e del web. Il premio intende promuovere l’atletica e il racconto delle gesta più emblematiche in campo amatoriale e professionistico nella forma dell’indagine giornalistica, del racconto e del reportage (anche video e fotografico).
TEMA -Storie di Atletica e di Corsa volte a promuovere l’associazionismo sportivo e le gesta degli atleti per promuovere la diffusione della pratica sportiva. A titolo esemplificativo e non esaustivo si indicano di seguito alcune tematiche collegate al tema: i valori e il fair play espresso dagli atleti, il racconto del "viaggio" verso la gara. Il premio si articola in tre sezioni: articoli sulla carta stampata, articoli sul web e premio della giuria. Sono possibili, per ciascuna sezione, menzioni speciali come riconoscimento del lavoro svolto. La manifestazione in oggetto non rientra nel novero dei concorsi e delle operazioni a premio, ai sensi dell’art 6 comma 1 del Dpr 430/2001.
REQUISITI DI PARTECIPAZIONE - Le sezioni sono aperte a candidature presentate da giornalisti professionisti, pubblicisti, praticanti e allievi delle scuole di giornalismo. I progetti devono essere presentati e realizzati in lingua italiana.
TEMPI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE - La partecipazione al premio è gratuita. La scadenza per la compilazione della domanda di partecipazione e di presentazione dei materiali è fissata alle ore 12:00 di domenica 9 dicembre 2018. Le candidature devono essere inviate al Comitato Regionale FIDAL Lombardia (indirizzo
La partecipazione al Premio presuppone l’integrale conoscenza e accettazione di questo Regolamento. I lavori non corredati dalle indicazioni sopra riportate non saranno ammessi. Ogni candidato potrà partecipare con un solo progetto o servizio realizzato. Saranno prese in esame esclusivamente le domande di partecipazione pervenute con tutti gli allegati prescritti. La non osservanza del Regolamento e/o la mancanza dei requisiti di partecipazione comporta l’esclusione dal Premio, senza che sia dovuta comunicazione al candidato. La mancata presenza alla cerimonia di premiazione, laddove non motivata, determina decadenza dalla condizione di vincitore. I candidati sollevano il Comitato Promotore e la Giuria da qualsiasi responsabilità derivante dalle opere giornalistiche presentate, dalla loro originalità, dalla violazione dei diritti d’autore e delle riproduzioni. La documentazione relativa alle opere giornalistiche inviate non sarà restituita e le opere potranno essere pubblicate su organi di informazione nell'ambito del Premio. Ai sensi del D.lgs 196 del 30 giugno 2003 e successive modiche, i dati dei candidati saranno utilizzati ai soli fini del Premio e potranno essere resi noti durante l’attività di promozione del Premio stesso.
MODALITÀ DI SELEZIONE E AVVISO DEI VINCITORI - Le candidature saranno vagliate dalla Giuria del Premio che esprimerà il suo giudizio e comunicherà i risultati ai selezionati. La decisione della Giuria è definitiva e insindacabile. Le motivazioni saranno illustrate durante la premiazione. Il giudizio sui lavori presentati sarà basato su criteri di rilevanza e originalità dei contenuti, rigore, completezza e accuratezza dell’informazione, qualità della scrittura, stile espositivo, e aderenza ai temi del bando.
GIURIA - La Giuria del Premio è composta da Guido D’Ubaldo (Segretario Nazionale Ordine dei Giornalisti), Alessandro Galimberti (Presidente Ordine dei Giornalisti Lombardia), Gianni Mauri (Presidente Comitato Regionale FIDAL Lombardia), Fabio Monti (firma del Corriere della Sera e figlio di Carlo Monti), Franco Bragagna (giornalista Rai), Aurelio Biassoni (Giornalista Consiglio regionale Lombardia) e Luigi Crippa (capo ufficio stampa F.C. Internazionale).
PREMIAZIONE - La Premiazione si svolgerà nell’ambito della Festa dell’Atletica Lombarda nella prima metà di gennaio 2019.
CHI ERA CARLO MONTI - Monti inizia la propria avventura atletica al secondo anno di ginnasio al Liceo Classico Carducci di Milano con i Ludi Juveniles e dei Giovani Fascisti: un professore di educazione fisica lo porta al Giuriati, dove incontra personaggi del calibro di Caldana e Gonnelli, che di lì a poco sarebbero approdati all’argento olimpico nella 4x100 a Berlino 1936. Un altro componente del quartetto berlinese, Orazio Mariani, lo chiama “urfanel” con disprezzo: il 21 luglio 1940 Monti si prende la rivincita battendo Mariani sui 100 proprio all’Arena e la sua carriera prende slancio. Nel 1941 arriva la prima chiamata in Nazionale, agli Europei di Oslo 1946 la prima medaglia prestigiosa, il bronzo nei 100 metri con il tempo di 10.8: «Ci arrivammo dopo un viaggio tragico durato tre giorni…cose di quei tempi!» dichiarerà in un’intervista. L’apogeo del percorso atletico di Monti coincide con i Giochi della ricostruzione. Londra 1948, il CT era Giorgio Oberweger: «Eravamo pieni di entusiasmo - ricorderà poi Monti -. A Milano ci caricarono in treno e poi in nave. Sbarcati in Inghilterra ci sono venuti a prendere con un bus e ci hanno portato al villaggio olimpico: un campo con tante casette che, durante la guerra, avevano ospitato i feriti. Ricordo che mentre noi brontolavamo per l’ambiente davvero spartano, Teseo Taddia, martellista, era riuscito come al solito ad accalappiare una ragazza bellissima!». Nella finale della staffetta gli azzurri Carlo Monti, Michele Tito, Enrico Perucconi e Antonio Siddi saranno bronzo in 41"5 dietro ai due Paesi leader dello sprint, Stati Uniti e Gran Bretagna.
La chiusura della carriera atletica nel 1954 non coincide con l’uscita dal mondo dello sport: “Carletto”, laureato in chimica, già a 20 anni aveva iniziato a collaborare con alcune testate giornalistiche scrivendo di calcio e, al termine dell’attività agonistica, diventa giornalista e appassionato scrittore (decisamente apprezzato il suo libro Cento per Cento sui cento anni della 100km di marcia), trasmettendo la propria vocazione al figlio Fabio, conosciuta firma del Corriere della Sera. Dalle sue iniziative sono nati tanti apprezzati annuari della SNIA, storico club milanese capace di incette di scudetti ai Campionati di Società.