Tra le giovani stelle del Garbosi brilleranno anche i ragazzi del Vharese


La proposta degli organizzatori del Garbosi era di quelle che non si possono rifiutare. L’occasione di esibirsi nel tempio della pallacanestro varesina, davanti a un pubblico d’eccezione, era troppo ghiotta per declinare l’offerta. E allora anche quest’anno il Vharese, associazione polisportiva che rivolge la sua attività ai disabili intellettivi, parteciperà con entusiasmo al prestigioso Trofeo bosino dedicato al basket giovanile. Gli atleti del team diretto da Anna Sculli si cimenteranno nella giornata di lunedì 25 aprile, tra una finale e l’altra, in un match-esibizione al quale prenderanno parte pure alcuni ragazzi presi in prestito dall’associazione “La Finestra” di Malnate e dalla “Sport Anch’io” di Tradate. Si tratterà di una sola partita, ma in cantiere per i prossimi anni c’è il progetto di dar vita addirittura a un torneo parallelo. Lo spirito del Garbosi, del resto, si sposa alla perfezione con i valori che animano lo sport per disabili: fratellanza, passione, entusiasmo e divertimento. “Per i nostri cestisti - spiega Dario Capelli, che con Emanuele Tibiletti allena il Vharese tutti i sabati al PalaWhirlpool - poter giocare davanti a un tale pubblico è qualcosa di unico, una sensazione che non vivono durante i circuiti di federazione”. Lo scorso anno l’emozione giocò brutti scherzi agli atleti e la precisione sottocanestro venne un po’ a mancare, ma poco importa: ognuno ricevette un’ondata di applausi e complimenti, in un momento di gloria ampiamente meritato e pronto a rinnovarsi lunedì.