Tennis Tavolo: intervista a Gianfranco Palazzoli
Si è chiuso qualche giorno fa il torneo nazionale veterani disputato a Bolzano. Tra gli atleti che vi hanno preso parte c’era anche il veteranissimo Gianfranco Palazzoli, capace di centrare il secondo posto nella categoria 70-80. Una posizione che in linea di massima potrebbe soddisfare un arzillo pongista nato nel 1934. Non è invece il caso di un’icona dello sport come Palazzoli passato dai trionfi nell’automobilismo, alle telecronache di Formula 1 per la Rai ed infine a primeggiare in addirittura 30 tornei da quando iniziò a 50 anni la sua carriera di pongista. “Quando arrivo secondo sono arrabbiatissimo – racconta Palazzoli. La classe era quella riservata ai 70-80 anche se nelle manifestazioni italiane, europee o mondiali io faccio parte di quella 75-80. Comunque al di là di questo ho vinto il girone battendo anche Sergio Ceroni, un difensore. Sono arrivato in finale dove mi sono ritrovato di nuovo contro l’atleta del TT Vicenza. Stavo vincendo facilmente poi però probabilmente mi sono rilassato e non ho avuto la cattiveria giusta per chiudere. Nel quinto set ho rimontato dal 2-8 all’8-8. Poi siamo arrivati sul 10-10, ma negli ultimi due punti ho avuto un pelo di sfortuna e diciamo così: mi sono bevuto il cervello”. Palazzoli spiega dunque in maniera scherzosa, ma senza peli sulla lingua il perché della sconfitta. Il veteranissimo ci racconta poi più in generale la sua storia personale con il tennis tavolo. “Ho iniziato a 50 anni perché fino ai 45 ho corso in macchina. Mi sono stufato quando avevano iniziato a chiamarmi nell’ambiente automobilistico “il senatore”. Mia moglie mi indirizzava sull’andare a giocare a golf, ma con tutti gli impegni che avevo durante il giorno ho preferito dedicarmi ad uno sport che avevo già sperimentato in gioventù: il ping pong. Andai dapprima a Milano al Vigorelli, dove si allenavano quelli bravi e cercai di rubar loro qualcosa dal punto di vista tecnico. Avevo un movimento di dritto bruttissimo e l’ho corretto con il materiale, usando cioè la puntina sul dritto e la liscia sul rovescio, che rimane il mio colpo migliore”. Il veterano del TT Varese spiega poi quali saranno i suoi prossimi impegni: “Dipende dal lavoro. In questo periodo cerco di giocare di più perché ho più tempo libero. Andrò a fare gli Italiani Veterani e poi gli Europei in Repubblica Ceca”.