Sankaku, festa del judo: tre podi per Bergamo


7 novembre 2011 - Se un judoka, maschio o femmina, vuol verificare il proprio profilo tecnico in uno schietto clima di gara, ma senza le trepidazioni necessariamente tipiche di un campionato nazionale o europeo, ebbene sceglie il torneo Sankaku di Bergamo. Apprezzamenti per l’elevata qualità judoistica, per l’alta competitività sancita da frotte di atleti in quasi tutte le categorie di peso, sono stati espressamente rilasciati. Il 22° Torneo Sankaku di judo, opera inimitabile di Santo Pesenti, ha chiuso ieri sera tardi i battenti. In due giorni sono volati sui quattro tatami del PalaNorda ippon e wazaari (tecniche di judo) della più varia qualità e interpretazione. Gare si susseguivano ininterrottamente, con atleti sorridenti e mesti (i perdenti), ma sempre in grande compostezza. Nella moltitudine anche diversi bergamaschi che hanno affrontato l’impegnativa gara: molte le sconfitte, ma tre ragazze sono riuscite ad uscire dall’anonimato conquistando un podio. Brillante il secondo posto di Alessia Chiodi (Judo Bg Grassobbio) nei kg 57 cadette che vince quattro incontri con autorevolezza, battendo Mazzoni, Tirindelli, Sartor e Boccotti, mentre nella finale resiste e anzi mette in difficoltà la quotata svizzera Jolly che nei tempi supplementari riesce a piazzare un yuko e a vincere la partita. Ma Alessia c’è e farà ancora risultati. Terza classificata Beatrice Morbis, kg 57 esordienti: perde con la belga Christiaens, batte la spagnola Jimenez e la Dalsass. Terzo posto per Simona Merzi del Judo Costa Volpino nella categoria kg +70. Marchetti ha in serbo un’altra constatazione che caratterizza il Sankaku: «Gli atleti e anche gli istruttori sono affascinati dal medaglione che Santo Pesenti consegna ai primi tre classificati. È solo una medaglione ma così fatto, così pesante, così bello, non mi risulta esserci in nessun’altra manifestazione». Su queste basi sono arrivati al Sankaku 899 atleti in due giorni frenetici di gare. Il venti per cento in meno rispetto alle preiscrizioni, in parte per ritiri fisiologici, in parte a causa del maltempo che opprime l’Italia settentrionale. Riferisce Pesenti: «Dalla Liguria non sono potuti partire anche su consiglio delle autorità locali, circa settanta judoka. Ma il Judo Pro Recco è arrivato lo stesso a Bergamo con sei atleti, mostrando grande interesse per la gara e amicizia fra judoka». Novità assoluta del Sankaku 2011 la collaborazione con l’agenzia Italiajudo.com che ha creato alcuni momenti inediti: i migliori atleti della manifestazione, l’accoglienza di circa cento atleti al Bobadilla di Dalmine sabato sera, e lo sketch «Facce di judo». E una chicca ancora si è dato questo Sankaku di un pur esausto Pesenti: la trasmissione in diretta, con gare ferme, della finale della categoria kg 100 del campionato del mondo juniores di Judo in svolgimento in Sud Africa fra l’italiano Vincenzo Di Guida e il cubano Armenteros. Una fase delle bellissime gare del torneo Sankaku di judo, andato in scena al Palasport