Marzorati festeggia il compleanno con il libro "La leggenda dell'ingegnere volante"
Il sorriso è quello disincantato di un bambino felice; i capelli brizzolati dimostrano che il tempo scorre lento anche per le leggende; l'eloquio resta brillante e affascinante, a dimostrazione che la classe non è acqua. Pier Luigi Marzorati, per tutti quelli che amano il basket solo "Pierlo", ha festeggiato i 62 anni e, proprio per non farsi mancare niente, ha voluto celebrarli al Coni Event Point nella piazza più futuristica di Milano: Gae Aulenti, tra i palazzi che sfidano le aquile e le leggende viventi che, come lui, hanno fatto la storia della pallacanestro.
Ecco allora sfilare Alessandro Gamba, Dino Meneghin, Antonello Riva, Cesare Brugola e il coach dei coach, Dan Peterson. Ecco il mitico massaggiatore della nazionale Sandro Galleani e la presidentessa della Pallacanestro Cantù Anna Cremascoli, da 5 anni al vertice del club canturino, ma con gli occhi lucidi davanti al monumento Marzorati. Una grande festa per Pierlo dunque e soprattutto per la presentazione del libro autobiografico che Alberto e Alessio Figliolia e Mattia Guastafierro gli hanno dedicato: "La leggenda dell'ingegnere volante", con un sottotitolo che è tutto un programma: "al basket per caso, al Coni per scelta".
La storia di una vita, dalla pallacanestro scoperta a 5 anni, alle vittorie con la sua amata Cantù (per lui una pelle impossibile da togliere) e con la Nazionale, le due squadre che hanno fatto di Marzorati un mito al punto che nel 2007 la Fiba l'ha inserito nella Hall of fame, là solo dove i grandi sono ammessi, fino alla laurea in ingegneria civile a dimostrazione che lo sport sa creare anche grandi uomini per la società civile. Un libro di 347 pagine (Acar Edizioni), da leggere in un fiato, condito da una serie incredibile di fotografie rigorosamente in bianco e nero, tante inedite appartenenti allo stesso Marzorati e tutte da vedere per la gioia degli occhi e la commozione che producono. La stessa che gli autori hanno voluto mettere nelle loro parole, niente prosopopea, solo la realtà dei fatti, la narrazione di un mito rimasto tale nel tempo e che, dopo aver attraversato in 62 anni cinque decenni di basket,ora ha deciso di mettere la sua arte al servizio di tutti assumendo l'oneroso incarico di Presidente del Coni Lombardia.
Una grande festa, insomma, con gli amici di ieri e di oggi a celebrare Pierlo che, anche se non lo vuole ammettere, lui che ha calcato tutti i parquet del mondo, gli ha procurato sensazioni forti, perchè la voce rotta dall'emozione, gli occhi lucidi e lo sguardo estasiato non sono cose di tutti i giorni. Ma per una volta, una volta soltanto, anche le leggende si possono commuovere.