Kickboxing: quattro bergamaschi cercano l’impresa iridata


Chissà se Carlo Kummer tornerà a casa iridato come l’anno scorso, quando a Belgrado vinse i Mondiali juniores. Chissà se Elio Pinto ce la fa stavolta a battere l’azero Mammadov. E chissà quali altri efficaci gesti atletici realizzeranno Andrea Ceresoli e Ottavio Saletti. Nessun chissà invece per Enea Meni, che martedì è stato battuto dal polacco Banaszewski nei kg 57 di light contact. Sono i cinque prodi bergamaschi che a Skopje in Macedonia stanno disputando i campionati del mondo di kickboxing, specialità light contact, kick light, low kick e k 1 rules, della federazione internazionale Wako a cui aderisce l’italiana Fikbms (Coni). I campionati, 61 nazioni e 850 atleti, si concluderanno sabato. Ai cinque atleti nostrani si devono aggiungere altre due icone della kickboxing bergamasca e mondiale: Federico Milani, dt della Nazionale di light contact, e Barbara Plazzoli, già iridata, convocata in Macedonia per essere di stimolo e sostegno agli atleti della low kick. Dunque un settebello orobico, per una partita dall’esito imprevedibile. Kummer, ad esempio, conosce, lo ha detto a Luca Gamba direttore del centro Sportpiù di via Baioni dove si allena, le difficoltà come primo avversario lo slovacco Vilia Vanta; se vince gli tocca il vincitore fra il turco Dastan e lo svizzero Francioni. Elio Pinto (K.B. Bergamo club) gareggia nei kg 60 di low kick con altri 17 concorrenti: categoria difficile. Esibisce il terzo posto agli Euroei 2010 a Baku, dove fu battuto dall’azero Mammadov: che è lì, a Skopje. Il primo incontro di Pinto sarà con il vincente fra brasiliano Mattos e il bosniaco Delic; se Pinto vince un altro incontro potrebbe finidi ripetere l’exploit dell’anno scorso: è molto aumentata la qualità dei praticanti. Ma Gamba è fiducioso «perché io stesso ho visto Carlo, quest’estate, in pieno agosto, venire in palestra, allo Sportpiù, ad allenarsi per questi Mondiali. Finito il lavoro era lì, a fibrillare pugni e calci, e a sudare, guidato dall’allenatore Omar Tarchini. Carlo è concentrato, convinto di fare bene, ci crede. Un bel risultato se lo merita». Kummer (Yamato Damashii Bg) nei kg 63 kick light avrà re proprio nelle sgrinfie di Mammadov; se, rinfrancato dalla presenza della Plazzoli, batte anche Mammadov è fatta, una medaglia sicura c’è, ancorché si debbano fare i conti con il serbo Anic. Andrea Ceresoli (Yamato D. Bg) gareggia nei kg 89 di kick light: primo incontro con il vincente di Grzsda (Pol)-Jakimovski (Mac). E un macedone, Adem Ademi, sarà il primo avversario di Ottavio Saletti (K.B. Bergamo club) nei kg 69 di light contact. EC [fb_like]