Ginnastica: Pro Lissone, che festa


15 maggio 2011 - L'onore delle armi è un particolare tipo di riconoscimento, un onore cavalleresco che si conferisce in ambito militare per rendere ossequio al valore dell'avversario sconfitto. Mai come in questo caso dobbiamo concedere l’onore delle armi alla Brixia di Brescia, regina assoluta della nostra Serie A da otto anni consecutivi, 11 titoli all’attivo, che ieri, a Firenze, è stata costretta ad abdicare, per causa di forza maggiore – l’indisponibilità di mezza squadra – in favore della GAL Lissone. Le ragazze di Enrico Casella, decimate dalla sfortuna, non si sono presentate al Mandela Forum, congelando la propria stagione sugli 84 punti del dopo Padova. Un punteggio che è bastato comunque alla Ferrari e compagne per rimanere sul podio generale, un bronzo con tre sole gare a disposizione contro le quattro delle avversarie, a riprova della forza di un club che, con un po’ di sfortuna in meno, avrebbe certamente venduto cara la pelle. Peccato soltanto per quel podio vuoto,;un rappresentante, magari il Presidente Donati o lo stesso caporal maggiore dell’Esercito Italiano, poteva venire a ritirare la coppa e a ricevere il caloroso applauso del pubblico gigliato, sarebbe stato molto più bello, soprattutto per il Centro Ginnastica Firenze che per l'occasione aveva predisposto una scenografia hollywoodiana. I flash dei fotografi sono stati così tutti per Lissone, la cittadina brianzola che con il 10° scudetto della GAL, quello della attesa stella, e la piazza d’onore delle ragazze di Massimo Gallina e Federica Gatti, si riprende il primato della Ginnastica rosa, un primato detenuto ininterrottamente, per un decennio, dal 1987 al 1997 (con l’unica eccezione del 1981, quando vinse Torino). “L’argento è una conseguenza del forfait della Brixia – precisa con onesta il direttore tecnico bianco blu – Ma con quello di oggi sono quattro piazzamenti su quattro, e finire una stagione sempre sul podio è stato solo merito nostro. Pur da neopromosse con questo en plein abbiamo ufficialmente aperto i festeggiamenti per i 110 anni della Pro Lissone. Il 29 maggio faremo una grande festa, sfilando dal Comune fino allo stadio e non fa niente se il Tricolore è finito sul petto delle cugine della GAL perché l’anno prossimo glielo scuciamo”. Intanto Arianna Salvi, Enus Mariani, Chiara Franco, Chiara Carnevale e Sara Bordenga (assente la polacca Marta Pihan Kulesza) mostrano la bandiera con l’anno della fondazione, il 1901, felici e sorridenti, mentre il consigliere federale Ermes Cassani consegna loro il trofeo delle vice campionesse italiane. Sul gradino più basso dell’ultima giornata l’Artistica ’81 Trieste, cui non è bastata una buona gara, impreziosita dal successo al volteggio con 40.200, per agganciare gli amici di Brescia.