Cordoglio per la morte di Carlo Tavecchio
Il presidente Marco Riva, il CR CONI Lombardia con tutto il mondo sportivo lombardo accolgono con dolore la notizia della morte di Carlo Tavecchio ed esprimono il proprio cordoglio alla famiglia dell'amico, oltre che ex presidente della FIGC e attuale numero uno del Comitato Lombardo della Lega Nazionale Dilettanti.
Il presidente Marco Riva lo ha voluto ricordare con questo messaggio:
"Ci sono uomini di sport che hanno attraversato la vita di tutti noi lasciando un segno importante e a cui solo il tempo ha reso il giusto merito.
Carlo Tavecchio è stato, per chi ha avuto la fortuna di percorrere con lui anche soltanto un breve tragitto del suo percorso di vita sportiva, un punto di riferimento e fonte di ispirazione.
La concretezza, la genuinità, la capacità di non mollare mai, di mettersi sempre in gioco e accettare le difficoltà a testa alta, con la consapevolezza che alla sconfitta segue sempre una nuova sfida nella quale trovare riscatto e soprattutto una grande passione per il suo mondo, il mondo del calcio; queste erano le caratteristiche che più di ogni altre lo rappresentavano al meglio.
La sua schiettezza di pensiero, unita alla lucidità di visione politica e all'orgoglio di rappresentare il mondo del calcio e in particolare il territorio, attraverso un’operosità costante, hanno tracciato un percorso all'insegna del lucido pragmatismo che è proprio di chi ama fare, invece che parlare.
Siamo debitori a lui, per la capacità di guardare sempre avanti e l'impegno profuso al servizio del mondo dello sport, caratteristiche che hanno senza dubbio illuminato la sua storia di dirigente sportivo.
Il nostro mondo oggi non lo perde, perché il suo esempio è prezioso insegnamento che rimane, nel ricordo di tutti noi, parte imprescindibile del modo di interpretare la nostra missione: essere servitori di sport.
Oggi il movimento sportivo lombardo non piange la sua scomparsa: con gratitudine celebra la sua memoria e la sua eredità destinata a rimanere per sempre nei cuori di tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Buon viaggio, Carlo, amico mio".