Canottaggio: la Canottieri Milano vince il 1° Trofeo “DA VINCI”


Nella foto: Daniele Gilardoni, Filippo Moscatelli, Paolo Maneo, Ludovico Vacchelli, Enrico Schinelli, Francesco Pello’, Davide Cappelletti, Edoardo Pozzato A dispetto del tempo avverso, è stata sfida vera. Sabato 17 settembre, di fronte al caloroso pubblico di tifosi che, incuranti del nubifragio, hanno sostenuto con entusiasmo gli atleti, l’equipaggio titolare della Canottieri Milano ha conquistato il 1° TROFEO “DA VINCI”, l’inedita gara in notturna sul Naviglio Grande organizzata dalla Società Canottieri Milano in collaborazione con Navigli Lombardi. Nella lotta contro il tempo a colpi di remo, tra le 8 squadre concorrenti su barche 8+ (8 vogatori e un timoniere) – le regine del canottaggio –, l’equipaggio capitanato dal nazionale italiano Daniele Gilardoni, medaglia d’oro ai Mondiali (11 titoli iridati, record assoluto), ha percorso il tratto dal ponte di San Cristoforo al ponte della Canottieri Milano in 44’’2, aggiudicandosi l’ambita coppa di cristallo in palio. Seconda, a soli 3 decimi di secondo, si è piazzata la Canottieri Sebino, mentre ha completato il podio la compagine del CUS Pavia. A chiudere in bellezza la serata di sabato, la performance fuori-concorso – col tempo irraggiungibile di 40’’ netti – della selezione “ALL STARS”, tra cui alcuni dei vincitori dei Mondiali di Bled: con Daniele Gilardoni hanno remato i ‘compagni di oro’ Stefano Basalini (Corpo Forestale,7 titoli mondiali) e Franco Sancassani (Marina Militare,9 titoli), gli ‘argenti’ Giorgio Tuccinardi (Corpo Forestale,2 titoli) e Gianluca Santi (CUS Pavia), il Nazionale tedesco Jonas Schutzeberg (argento mondiale), Matteo Macario (Canottieri Sebino) e Filippo Moscatelli (Canottieri Milano). “Veniva giù tanta di quell’acqua che stavamo per cancellare la gara – ha commentato sorridente Daniele Gilardoni, il campione della Canottieri Milano – Poi però abbiamo visto un centinaio di tifosi venuti ad assistere alla sfida, ci siamo guardati e ci siamo detti ‘perché no?’. Nonostante la pioggia, il ‘clima’ era quello giusto: eravamo un gruppo di ragazzi avversari sulle barche ma amici a terra, tutti appassionati dello sport che pratichiamo e che ci unisce al di là della squadra o della nazione. Non è un caso – ha aggiunto Gilardoni – che nell’equipaggio All Stars abbiamo invitato a remare il tedesco Jonas Schutzeberg, argento ai mondiali dietro di noi, rivale fino all’ultimo centimetro in finale ma nostro grande amico fuori: insieme alle vittorie, frutto di impegno, passione e sacrifici, credo che sia proprio questo spirito il bello dello sport.”