Campionato italiano F.O. per società: Argento per il Poggio dei Castagni, bronzo ai Tav San Fruttuoso e Mattarona

Bilancio più che positivo per le compagini lombarde impegnate domenica nel Campionato italiano per società che hanno visto i bresciani di Vobarno del Poggio dei Castagni salire sul secondo gradino del podio a Casalecchio di Reno (BO), gli alfieri mantovani dei Tav San Fruttuoso di Castel Goffredo e Mattarona – Rivarolo conquistare il bronzo rispettivamente sulle pedane del Tav Umbriaverde e quelle bresciane del Trap Concaverde di Lonato del Garda.

A seconda della categoria di appartenenza, infatti, le società qualificatesi per questa finale nazionale, si sono contese gli scudetti tricolore nel centro perugino Umbriaverde di Massa Martana (Prima categoria), in quello bergamasco dei Cieli Aperti di Cologno al Serio (Seconda categoria), al Concaverde (Terza categoria) e al Tav Bologna di Casalecchio di Reno, dove a darsi appuntamento sono state le società di Quarta categoria.

Titolo tricolore di società di quarta categoria sfiorato, su un totale di 35 società al via, con il punteggio di 542/600 dal dream team del Poggio dei Castagni con in pedana Dario Premoli, Marco Zilioli, Fiorenzo Peli, Marco Minini, Bruno Sabattoli, Ferruccio Ghidoni e Italo Rubinelli quale riserva e coach, a soli 2 piattelli dai vincitori siciliani del Tav Pachino (544/600) con al terzo posto i portacolori del Tav Aosta con 538/600.

Bronzo tra le società di Prima categoria conquistato con grande caparbietà, quello vinto dalla formazione del Tav San Fruttuoso che ha schierato allo start Stefano Fenaroli, Davide Barbieri, Agenore Lorenzini, Luca Zanola, Silvio Baccolo e il giovanissimo Lorenzo Ferrari nel corso della kermesse ridotta da 100 piattelli a 75 per ciascun componente la squadra.

A cucirsi addosso gli scudetti nazionali sono stati i tiratori del Tav Cascata delle Marmore (424/450) seguiti a quota 418 dal Tav Fano e dal San Fruttuoso, che ha concluso la prova con il punteggio di 416/450.

Altra grande soddisfazione per i colori lombardi il bronzo delle società di Terza categoria conquistato con una gran bella prova di carattere e determinazione dagli alfieri del Tav Mattarona – Rivarolo grazie a Domenico Zacchi, Lorenzo Dalle Carbonare, Marco Micheli, Vittorio Taiola, Paolo Bertoni e Pietro Stevanoni in quel di Lonato del Garda con lo score di 539/600 + 131.

Gradino più alto del podio, peraltro meritatissimo, per gli alfieri del Tav Ventimiglia (556/600) seguiti dal Tav La Fattoria con 541/600.

E' stata questa la gara più “affollata” con in pedana, al Concaverde di Lonato del Garda, 43 società di Terza categoria provenienti da tutta Italia che ci hanno fatto vivere momenti di competizione ad alto tasso di adrenalina con tanto di spareggio, quello appunto vinto dalla compagine mantovana del Tav Mattarona contro i partenopei del Tav Le Dune di Villa Literno, per il bronzo.

Si diceva della meritata vittoria del sodalizio ligure del Tav Ventimiglia che fin dalla prima delle quattro serie da 25 lanci ciascuna per ogni tiratore ha mantenuto ben salda la sua posizione in testa alla classifica, raggranellando un ampio margine di vantaggio dalle più immediate inseguitrici che le hanno consentito di disputare l'ultima pedana in assoluta tranquillità.

Soltanto loro potevano, a quel punto, gettare alle ortiche uno scudetto ormai già semi cucito addosso e qualche piccolo brivido se lo sono concessi con 6 zeri di troppo all'attivo dopo le primissime battute, per poi riprendere a macinar piattelli fino al termine trascinati anche dalla performance di Mauro Rossetti, miglior tiratore unitamente al sassarese Nicola Peru (Tav Ampurias), che hanno concluso la gara con il punteggio di 97/100. E dire che fino a pochissimi giorni dalla gara la formazione era tutt'altro che fatta!

A “tempi regolamentari scaduti” il classico colpo di scena, a cui questa tipologia di gare ci hanno spesso piacevolmente sorpreso, con la perfetta parità (539/600) dei Tav Mattarona e Le Dune per l'assegnazione del terzo gradino del podio.

Spiccioli di piattelli, 3 per l'esattezza, a decidere il bronzo a favore dei mantovani sui 2 campi centrali del del Concaverde a pedane miste, con una nutrita cornice di pubblico alle loro spalle a commentare bisbigliando quello zero che proprio non ci voleva o quel piattello assai ostico polverizzato come nulla fosse.

A bocce ferme, ecco i protagonisti migrare verso la reception per l'ufficializzazione dello score seppure, alcuni segnali sui volti dei tiratori facevano chiaramente trasparire la consapevolezza del risultato ancor prima della formalizzazione del punteggio.

Impeccabile l'operato del coordinatore della gara, il direttore di tiro nazionale Pierluigi Bestetti e dello staff dei giudici di gara.

A portare i saluti del Presidente Nazionale della Fitav Luciano Rossi è stato il delegato della Fitav Lombardia Daniele Ghelfi che ha elogiato lo spirito e la passione di tutti i protagonisti scesi in pedana, veri artefici di questo appuntamento tricolore con tutta l'Italia rappresentata.

Intervista al Delegato Fitav Lombardia

Daniele Ghelfi.

Due impianti lombardi di eccellenza e altrettante medaglie nel carniere delle società sono già motivo di grande soddisfazione ma il Delegato Fitav Lombardia Daniele Ghelfi va oltre tutto ciò dispensando non pochi apprezzamenti a tutte le società presenti e in particolare a tutti i tiratori italiani e stranieri che frequentano sia il Concaverde che il Tav Cieli Aperti.

“Aver scelto come sedi delle finali nazionali due società lombarde sta chiaramente a significare che la nostra regione, a livello nazionale, sta lavorando molto bene, portando avanti un discorso di qualità e quantità a livello organizzativo che ci premia e ci gratifica”.

Così Ghelfi che ha aggiunto: “L'essere qui a commentare delle gare che iniziano in orari normali e terminano in tempi che danno la possibilità ai partecipanti di ritornare dalle loro famiglie in tempi ragionevoli sono fattori importanti e, quando si parla di qualità e quindi venire incontro e cercare di soddisfare al meglio le giustificate esigenze dei tiratori, questo aspetto riveste un ruolo di prim'ordine”.

“Sono da sempre convinto che dobbiamo dare a tutte le società e i tiratori d'Italia le medesime opportunità perchè possano esprimersi nel migliore dei modi, ovvero di sparare il numero di piattelli che stabilisce la gara, in tempi debiti e nella più assoluta tranquillità possibile”.

“E' questo un doveroso segno di rispetto per tutti perchè ritengo che, riducendo le gare o facendo cose non consone, si va a penalizzare i tanti tiratori che magari da alcuni mesi si sono preparati per una certa tipologia di gara”.

Anche in questa occasione, i centri lombardi hanno dunque dimostrato di aver meritato questo graditissimo riconoscimento nell'affidare loro da parte della Fitav nazionale questi due importanti appuntamenti tricolore chiuso in bellezza sia al Concaverde che ai Cieli Aperti.