Bene la Fanchini e la Brignone, ma ancora un quarto posto

A poco meno di un mese di distanza dalla cocente delusione di Sochi, dove giunse quarta dietro la tedesca Rebensburg, Nadia Fanchini bissa la medaglia di legno “ottenuta” in terra russa, arrivando nuovamente ai piedi del podio durante lo Slalom Gigante di Coppa del mondo disputatosi ad Are in Svezia. L’atleta bresciana ha svolto una seconda parte di gara eccezionale fermando il tempo sul 2.01.86. Il risultato finale è stato compromesso dalla prima manche, dove la Fanchini si era classificata con l’undicesimo crono. Dopo il quarto posto di Stefano Gross nello slalom maschile della mattinata, anch’egli reduce da un quarto posto a Sochi, Nadia ha dimostrato il non invidiabile feeling degli atleti azzurri con i “traguardi sfiorati”. Il lato positivo della medaglia è la conferma delle sciatrici, e degli sciatori, italiane con le migliori in qualunque tipo di specialità, e a sottolineare questo vi è anche il nono posto di Federica Brignone, capace di disputare un’ottima seconda manche.

Per la cronaca, la vittoria è andata alla “cannibale” Anne Fenninger che, non paga di aver vinto la Coppa del Mondo generale, ha conquistato anche quella di specialità, soffiandola alla svedese Jessica Lindell-Vikarby nella gara casalinga, tra le due sul podio si è inserita l’austriaca Eva-Maria Brem.