Avis, lo sport e la scuola: esperienze di crescita e solidarietà nei giovani al \"IX Seminario Cristina Rossi\"
Sabato 3 dicembre 2011 presso il Cosmo Hotel Torri di Vimercate si è tenuto la nona edizione del seminario Cristina Rossi, organizzato da Avis Regionale Lombardia e Avis Vimercate, che quest'anno ha affrontato il tema del rapporto tra volontariato, sport e scuola come esperienze di crescita di solidarietà tra i giovani. [flagallery gid=27 name="Gallery"] Il seminario è stata anche l'occasione per sancire il nuovo accordo tra Avis Regionale, Coni Lombardia e Regione Lombardia per la promozione di sani stili di vita, del dono e della cittadinanza attiva tra i giovani, che è stato siglato nel pomeriggio con l'intervento dell'assessore allo Sport della Regione Lombardia, Monica Rizzi e del presidente di CONI Lombardia, Pier Luigi Marzorati. La convenzione, è stato ribadito tra i tre promotori dell'intesa, nasce per una naturale sinergia tra le finalità istituzionali e le mission dei tre soggetti ed è il primo importante passo per una serie di azioni e interventi che i partner dovranno avviare sul territorio, iniziando in particolare da una campagna di informazione sui temi oggetto dell'accordo. Elena Marta, dell'Università Cattolica di Milano ha aperto i lavori della mattinata analizzando sinergie e differenze tra sport e volontariato. L'associazionismo sportivo, ha ricordato la professoressa, ha una forza generativa che si colloca nella capacità degli adulti di aiutare i giovani. Uno dei guadagni maggiori è il consentire agli adulti e ai giovani di sperimentare generatività sociale, ossia la cura dell'altro che nasce per necessità o caso, al di là dell'obbligo. Questo associazionismo si colloca nella storia dei movimenti sociali ed il suo compito, se vuole impattare sul territorio, è riconoscere e dichiarare questi valori. Comprendere che si agisce in un contesto più ampio, con cui vale la pena di fare rete, diventando promotori di azioni e creatori di luoghi in cui intrecciare legami. A seguire il presidente nazionale di Avis Vincenzo Saturni, che ha inquadrato il tema degli stili di vita sani e ha ripercorso la storia recente degli interventi e delle campagne di informazione su questo tema. Prendendo come spunto l'analisi del virus HIV, Saturni ha ricordato come in questo caso si sia passati dal concetto errato di categorie a quello di comportamenti a rischio. Per modificare i comportamenti il primo problema che si affronta è la necessità di percezione del rischio, spesso assente, od un approccio, come accade nei giovani, che si basa su un rapporto tra costo - il rischio - e beneficio che deriva dal comportamento. Per un intervento efficace, ha evidenziato Saturni, bisogna avere un meccanismo di comunicazione personalizzato, specifico e dissonante. Tiziana Ferrittu, responsabile dell'area promozione di CSVnet, ha affrontato il tema spinoso della scuola come meccanismo di integrazione e solidarietà. In un contesto dove i giovani hanno definitivamente sdoganato il narcisismo, esprimendo al massimo la loro individualità, dove una società frammentata vive un grande silenzio relazionale, dove gli adulti non sono più un riferimento, i ragazzi in età scolare, ha evidenziato Ferrittu, sono soli ad affrontare i modelli culturali dominanti. Come prima cosa è però importante abbattere il mito del disimpegno giovanile, negato peraltro dai dati statistici che confermano, dal 99 al 2010 un aumento, seppure leggero, della loro partecipazione. Ma le organizzazioni di volontariato che sono chiamate a gestire servizi hanno aspettative sempre più alte e necessità di formazione molto intensa sui nuovi volontari, con percorsi a cui i ragazzi non sempre sono disponibili. Come fare, quindi? Ferrittu ha suggerito qualche intervento molto chiaro: innanzitutto peer education, ossia avviare processi di passaggio di conoscenze direttamente tra ragazzi, parlare sempre di “plurali”, non essere giovanilisti per rapportarsi ai giovani e soprattutto mantenere un alto benessere ambientale nelle organizzazioni. Il pomeriggio si è riaperto con la firma del protocollo di intesa Avis, CONI e Regione, per dare poi spazio alla presentazione dei progetti legati allo sport di alcune Avis. Viviana Bossi, responsabile comunicazione di Avis Toscana, ha presentato l'iniziativa “Nuovi Naviganti” promossa dall'Avis di Rosignano (LI), con l'obiettivo di coniugare i valori del volontariato e della generosità a quelli della navigazione. Presente anche Fabrizio Gavazzi, ex campione del mondo della classe Vaurien e ufficiale di Regata, che dal 1985 al termine della carriera agonistica si è dedicato all'insegnamento dell'andar per mare con la vela ai bambini e si è reso disponibile a collaborare a questa iniziativa di promozione. E' stato poi il turno di Vittorio Gemmellaro, presidente di Avis Pesaro, che ha raccontato l'esperienza di Overtime, una rassegna nazionale del racconto e dell'etica sportiva che si è tenuta a Pesaro lo scorso mese di ottobre e che ha visto protagonisti sportivi di ieri e di oggi, giornalisti, case editrici ma anche artisti che hanno fatto dello sport il proprio credo e passione. In quell'ambito Avis Pesaro ha poi organizzato il convegno "Vivi il lato sano dello sport" finalizzato a sensibilizzare i giovani sul tema delle donazioni grazie all'esempio di famosi sportivi (Paolo Tofoli, Lucia Morico, Franco Del Moro). La giornata si è chiusa con una tavola rotonda sul tema del seminario a cui hanno partecipato per Avis il presidente Giupponi e Melanie dell'Era, responsabile scuola di Avis provinciale Como, per il CONI Gianni Podda, presidente del Comitato Regionale Lombardia della Federazione Pesistica e Cultura Fisica (FIPCF), e due sportivi di grandissimo livello ossia Daniele Gilardoni, canottiere undici volte campione del mondo e Claudio Riva, campione europeo paralimpico di sci nautico.