Ad Amsterdam Mondiale faticoso per Matteo (Sebino) e i compagni dell\'8+
Amaro rientro dai Mondiali Under 23 di Amsterdam per l'ammiraglia azzura che ha visto in acqua l'atleta della Sebino Matteo Macario, insieme al capovoga Tommaso Rossi e ai compagni Simone Ferrarese, Marco Alberti, Alessandro Addabbo, Luca Parlato, Edoardo Gattai, Cesare Gabbia e Luca Benco. L'equipaggio si è lasciato sopraffare dall'ostile campo di regata (vento e acque agitate hanno caratterizzato tutto lo svolgimento della manifestazione) e soprattutto da avversari evidentemente più potenti, riportando l'8° posto nella graduatoria finale della specialità 8+. Giovedì 21, al primo appuntamento in batteria l'equipaggio italiano si è collocato in 4^ posizione con un distacco importante sia da Stati Uniti e Gran Bretagna (fra i quali si è ingaggiato un emozionante duello risoltosi a favore dellla barca a stelle e strisce) sia dalla Germania. Sfumato così il sogno della qualificazione immediata, nella giornata di venerdì gli azzurri si sono sfidati ai recuperi con Germania, Gran Bretagna, Olanda e Polonia, ma anche qui la barca azzurra ha mostrato una generale difficoltà a tenere il contatto con gli avversari: già nei primi 500 metri si trova a 2''74 dalla Germania (leader e poi vincitrice del recupero); nonostante l'attacco sferrato poco prima dei 1000 e l'elevato numero di palate al minuto (41) - che contribuiscono a migliorare notevolmente il tempo rispetto alla prova in batteria - la barca azzurra nonn riesce ad acquistare velocità e rimane relegata in coda insieme all'Australia, mancando la finale. Quest'ultima ha confermato la forza degli Stati Uniti, che escono titolari del titolo iridato, seguiti da Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Germania, Polonia, Olanda. Mentre agli azzurri non è rimasta altro che la speranza di un riscatto perl'orgoglio e l'onore contro l'Australia, sfida anche quest'ultima a senso unico, con un'Australia subito scattata in avanti e imprendibile che ha spiazzato gli azzurri. L'esito dell'ardua trasferta non ci esime dall'esprimere i doverosi complimenti a Matteo che per il secondo anno consecutivo (dopo il bronzo del 2010) ha rappresentato la nazionale italiana nelle competizioni valevoli per il titolo iridato. La giovane età ed il talento gli daranno la possibilità di confermarsi anche in futuro. Un grazie anche alla Direzione Tecnica della società, che ha portato questo giovane ai ranghi agonistici internazionali. Complimenti anche ai neo-proclamati campioni mondiali del quattro senza pesi leggeri Pinca, De Maria, Amarante, Nicoletti, oltre che agli atleti del quattro senza maschile e femminile e del quattro di coppia femminile che hanno portato in terra italiana tre belle medaglie d'argento, confermando l'intramontato ruolo del canottaggio italiano nel panorama internazionale. FP